Volo Ryanair

L’ultimo viaggio fatto (qualche giorno fa) a bordo di un volo low-cost mi ha fatto capire che ci sono ancora moltissime persone che non sanno come funzionano questi voli.

Ho assistito a diverse “scenette” e mi sono reso conto che alcune regole di base, per molti non sono “di base”!

Provo a spiegarti a costo di sembrare banale ma credimi, se durante un check-in o un imbarco provi ad ascoltare vedrai che non sto esagerando.

Quasi tutte le compagnie low cost non assegnano il posto a sedere, non ho detto TUTTE perchè potrebbe esisterne qualcuna che lo assegna ma io non la conosco.

Le due maggiori compagnie che operano in Italia, vale a dire Ryanair ed Easyjet non ti assegnano il posto.

Questo non vuole dire che rimarrai in piedi :)))) o non partirai, il bello delle low cost è che non attuano la pratica dell’over-booking (vendita di più biglietti rispetto ai posti disponibili) quindi se ci sono 150 posti vengono venduti al massimo 150 biglietti.

D’ora in avanti mi riferirò sempre alle due compagnie maggiori perchè ricoprono la maggior parte dei casi possibili.

Ecco la prima “scenetta” a cui ho assistito nei giorni scorsi.

Appena finito il check-in per il mio volo Easyjet sento parlare un gruppo di 5-6 persone che, controllando le loro carte d’imbarco dicevano:

“E’ andata bene, almeno siamo tutti vicini”

Allora guardo la mia carta d’imbarco per capire dove possono aver frainteso e sul momento non capisco…

Il campo con la scritta “seat” (posto) è vuoto quindi dove avranno letto?

Alla fine credo di aver capito l’errore, appena sopra alla casella “seat” c’è un numero nel riquadro “seq. n.” (sequence number) che identifica SOLO il numero di carta d’imbarco emessa, in ordine di arrivo.

In pratica, se sei stato/a quarantesettesimo al check-in sulla tua carta d’imbarco avrai impresso il numero 47.

Il gruppo da me ascoltato, avendo fatto il check-in tutti insieme avevano una serie di numeri in sequenza…

A scanso di equivoci se esiste, il posto assegnato su di un volo è sempre inserito nella casella “seat” ed è sempre formato da una lettera (il sedile vero e proprio) e una cifra (la fila), ad esempio 24A oppure 28D.

Altro nodo spinoso e carico di fraintendimenti, l’ordine di imbarco.

Ci sono alcune differenze tra Easyjet e Ryanair.

La prima imbarca subito le persone che hanno lo “speedy boarding“, è un privilegio che si paga e anche caro, di norma si spendono dai 25 ai 40 euro a seconda del volo.

Di seguito vengono imbarcate le persone con bambini, anziani e le persone che hanno problemi particolari (esempio problemi motori).

A questo punto Easyjet divide le persone rimaste in altri 2 gruppi, A e B a seconda dell’ordine di arrivo al check-in, in pratica il famoso “sequence number”.

Ti dico subito che il gruppo A di norma è formato dalle prime 20-30 persone che eseguono il check-in quindi la maggior parte delle volte sarai del gruppo B.

Il gruppo è indicato sulla carta d’imbarco.

Ryanair effettua l’imbarco circa alla stessa maniera, prima il “priority check” (da loro si chiama così), che puoi ottenere pagando oppure viaggiando con il solo bagaglio a mano e facendo il check-in online.

Dopo verranno imbarcate le famiglie, ecc… e poi tutti gli altri, ciò vuol dire che Ryanair solitamente non divide in 2 gruppi.

Mi è capitato solo una volta a Londra in cui hanno imbarcato prima le persone che avevano il numero sequenziale fino all’80 e poi tutti gli altri ma di norma non è così.

Capitolo bagaglio.

Il bagaglio da mettere in stiva si paga a parte rispetto al volo quindi se riesci sarebbe meglio viaggiare con il solo bagaglio a mano.

La Ryanair ha poi dei prezzi allucinanti, ad oggi si paga 15 euro per bagaglio a tratta… Easyjet si ferma ai 11 euro per bagaglio a tratta.

Il peso limite deve essere rispettato, punto e basta.

Altrimenti devi pagare un “tot” per ogni kg che hai superato e credimi, si tratta di cifre di tutto rispetto.

Se una volta ti è andata bene e su un volo Ryanair hai imbarcato una valigia che pesava 17 kg (il limite è 15 kg) non vuol dire che sarà sempre così.

In più c’è da dire che le compagnie, qualche volta sono poco corrette e ti fanno passare il bagaglio senza dire nulla all’andata e al ritorno (in aeroporto straniero) ti obbligano a pagare.

La soluzione è una sola: viaggiare leggeri.

O almeno controlla bene prima qual’è il limite imposto dalla compagnia aerea che stai per utilizzare, ad oggi con Ryanair (come dicevo sopra) puoi imbarcare un bagaglio da stiva da 15 kg massimo, Easyjet arriva a 20 kg.

Il bagaglio a mano, punto dolente…

Le regole dicono che puoi portare UN (uno solo;)) bagaglio a mano delle misure e del peso indicati dalla compagnia.

Quando dico uno solo intendo uno solo, in pratica se hai uno zainetto e una borsetta (per le donne) o un marsupio (per gli uomini) sono già due e ti possono creare problemi.

Sia ben inteso, ho detto che ti possono creare problemi, molte volte se il secondo bagaglio è piccolo non te lo guardano nemmeno anche perchè in caso di contestazioni esiste la soluzione… infili la borsetta o il marsupio nello zainetto o nel trolley!

Diventa un problema se i due bagagli a mano sono grandi uguali (tipo zaino invicta per intenderci), allora ti rompono le scatole sicuramente.

Altra “scenetta” a cui ho assistito.

Madre e figlia al check-in con due valigie da imbarcare (qui nessun problema) e in ordine di apparizione come bagaglio a mano:

– n.2 zainetti tipo invicta
– n.2 borsette grandi da signora
– n.2 borse di cartone enormi (quelle classiche dei negozi) con regali vari

Risultato: l’addetta al check-in che continuava a dire “One person, one baggage“, le due donne che continuavano a incavolarsi e le adducevano scuse in italiano e l’addetta che ogni tanto specificava “I don’t speak italian“.

Gran bel quadretto e soprattutto tempo perso da tutti quelli in fila.

Un’altra cosa, se riesci a non farti vedere al check-in con 2 bagagli a mano vedrai che al momento dell’imbarco uno te lo fanno mettere in stiva, non credere che siano stupidi.

Ti può andare bene una o due volte ma quando vogliono sanno far rispettare le regole.

Anche qui la soluzione è una sola, rispettare le regole.

Ti chiedo scusa se ho ripetuto cose banali ma dopo l’ultimo viaggio mi è sembrato che alcuni passaggi non fossero chiari.

Forse anche a causa della poca chiarezza delle compagnie stesse che ci marciano sopra con le spese aggiuntive a danno dei passeggeri.

Il mondo delle compagnie low-cost è davvero interessante e se vuoi capire meglio come funzionano e come lavorano ti consiglio un libro:

=> Il giro d’Europa con 30 euro. Low cost, istruzioni per l’uso
di Giusto Emanuele

si tratta di un indagine giornalistica con prove sul campo e aneddoti divertenti, oltretutto è scritto molto bene.

Se ti interessa la mia opinione, io la penso come Micheal O’Leary amministratore delegato Ryanair, il quale sostiene:

“Se una persona spende 30 euro per un volo da Milano a Londra le uniche cose davvero importanti sono la sicurezza, l’affidabilità e la puntualità, tutto il resto è secondario…

stai stretto/a, sono solo 1 ora e 40 minuti di volo… e poi una volta in quota ti puoi alzare
hai fame, allora paga oppure portatene dietro…
non rispetti le regole, allora paghi un sovrapprezzo…

Se queste restrizioni non vanno bene per te allora paga 250 euro per un biglietto aereo di una compagnia tradizionale e siamo a posto.”

Io sono per il risparmio, e tu?

Un saluto,
Cristiano