Sono state tre le volte in cui mi sono spostata a Firenze

L’inaugurazione è avvenuta durante una gita scolastica di cui ricordo tutto tranne la città!

La seconda toccata e fuga è avvenuta per visitarne una parte, in quanto l’altra fetta l’ho potuta scorgere dall’auto mentre cercavo disperatamente un parcheggio…

La terza capatina fiorentina è servita per visitare gli Uffizi e perdermi al loro interno in una “passeggiatina” di tre ore circa…

Tre viaggi molto belli e unici nel loro genere, tutti per vari e peculiari motivi.

In uno di questi ricordo un episodio in particolare, che ha lasciato in me un senso di profonda e disarmante inutilità umana.

Penserai che si tratti di chissà quale esperienza, o di chissà quale incontro…

Già, Firenze è l’Arte, è la Bellezza, è la Fiorentina… (come carne intendo)

E tutto questo non potrebbe che deporre a favore di un’esperienza alquanto idilliaca.

Ricordo…

E’ la mia seconda volta in questa città e dopo aver trovato il parcheggio tanto bramato, mi dirigo verso il centro.

Cammina cammina e mi ritrovo sul lung’Arno, vicino a Ponte Vecchio, per godere la magnifica vista e scorgere qualche veduta antica.

Sono piacevolmente colpita, il tempo è amico e mi fermo su una parte del ponte per ascoltare il fiume che avanza e socchiudere gli occhi in attesa di quel pò di sole che maggio ha deciso di offrirci.

Che carini…

Una famigliola di anatroccoli sta procedendo in fila indiana verso una parte del fiume, e con maestria nuotano a gran velocità per arrivare chissà dove…

Le simpatiche zampe palmate si intravedono al di sotto dell’acqua chiara.

C’è la madre anatra, e quattro anattroccoli piccoli, ma panciuti.

Il quarto delizioso pennuto si trova in notevole svantaggio rispetto alla scia famigliare che lo sta lasciando…

Egli si sforza di riprendere la traiettoria, ma le zampe non sono abbastanza veloci e i “parenti” sembrano essere noncuranti della sua lontananza…

“Su forza, riprendili”! Esclamo a gran voce.

“Coraggio, ci sei quasi”! Continuo.

Lungo il percorso un sasso ostacola la ripresa, l’anatroccolo tenta di passare al di là ma…

“Nooooooo”! Urlo.

“Scappa”! Incito.

Alla mia destra ecco arrivare come un aliante un corvo, che con fare lesto si dirige proprio verso di lui…

Lo punta…

Lo prende…

Ora l’anatroccolo è tra il becco di quell’uccello, mentre la scia degi “altri” continua imperterrita la passeggiata.

Coperta dalla mia disarmante inutilità continuo il viaggio fiorentino.

Firenze è anche questo; così come la legge della natura.

Seppur triste e fugace.

Ciao,
Chiara

P.S.(di Cristiano): Trovare a prezzo deciente una camera a Firenze è alquanto difficoltoso, comunque puoi provare a vedere sui soliti siti di prenotazione hotel come Venere e Booking se ci sono offerte in corso nel periodo del tuo soggiorno.