Foto di Alessandro Spolaore

Foto di Alessandro Spolaore

Nel preciso momento in cui mi sono trovata la prima volta su quella piccola barchetta, navigando lentamente sulle acque calme del fiume eterno ho pensato di aver realizzato il sogno di una vita.

Forse anche perché era il mio viaggio di nozze, ricordo la crociera sul Nilo con particolare emozione, ma soprattutto perché l’Egitto e i suoi misteri mi hanno da sempre affascinato tantissimo.

Voglio raccontarti del fiume, l’anima dell’antico e del moderno Egitto, la culla della vita per questa civiltà che ne ha sempre segnato e subìto i destini e i voleri.

Un tempo la prosperità di un’annata dipendeva strettamente dalle piene del fiume, l’inondazione creava un fortissimo disagio per la popolazione ma era anche la manna dal cielo, l’evento che avrebbe assicurato un buon raccolto e quindi la sopravvivenza.

Da quando è stata costruita l’enorme diga di Assuan, il fiume non esonda più ma esso rimane la fonte di sostentamento principale, insieme al turismo, per gli abitanti dell’Egitto.

Ecco perché quel primo istante in cui ho iniziato a solcare le sue acque tranquille e calde, mi ha subito assalito un senso di assoluto rispetto e devozione verso questo elemento essenziale.

C’era molto silenzio, era quasi il tramonto, e noi a bordo di una piccola imbarcazione a motore abbiamo iniziato a conoscere le sue rigogliose rive, nei pressi di Assuan.

Quel giorno abbiamo ammirato il suggestivo mausoleo dell’Aga Khan che è costruito in arenaria rosa a forma di moschea (vi è sepolto il capo spirituale degli Ismaeliti, l’Aga Khan Mohammed Shah).

La moglie vi abita ancora adesso per tre mesi all’anno.

In questo periodo di tempo, la vedova, ogni giorno depone sulla tomba del marito una rosa rossa (nei restanti mesi il compito affidato ad un giardiniere).

Ma in Egitto non si trovano rose rosse, quindi, si dice, che le rose arrivino da Parigi con un jet privato.

Ogni particolare legato a questo fiume nasconde una storia unica, che può essere raccontata come una bellissima favola, e che ho ascoltato avidamente mentre la mia espertissima guida turistica Atef la raccontava con passione e dovizia di particolari.

Ho ancora negli occhi quei colori e nelle orecchie quelle storie, perché il Nilo nasconde mille e più segreti e mille e più misteri, l’aria stessa in Egitto è pregna di eternità.

Nei giorni successivi avrei ammirato ancora molte volte quelle rive, così ricche di vegetazione da sembrare lussuosi giardini, con la strana e inquietante particolarità di adornare solo due strette strisce di terreno ai lati del fiume, lungo le rive.

Spingendo infatti lo sguardo oltre quella fetta di verde, gli occhi sono abbagliati dal familiare giallo ocra della sabbia del deserto.

Familiare perché lo ritrovi ovunque, perché il deserto è ovunque, anche le piramidi assumono quel colore e a volte pure il cielo, forse perché carico della stessa sabbia.

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Ad Ale dedico questo articolo di ricordi e questo giorno speciale

Ogni sole, ogni fiume,
ogni lacrima e ogni sorriso
li divido con te
e tu ci sei
sempre.
Sei il mio presente e sei il mio futuro
un futuro che arriva dal mare.
Sei quanto di meglio potessi sperare di avere dalla vita.
Nessuno è perfetto ma insieme siamo perfetti.
perché tu sei speciale.
Sei la mia gioia
sei la metà che completa il mio mondo.
Non lo scordare mai.

Articolo di
Alessia Scarparo