trenino verde sardegna

Ogni volta che mi trovo all’estero e mi chiedono da quale parte dell’Italia provengo mi sorprende che siano in molti, non solo a conoscere la mia bella Sardegna, ma ad esserci stati e a conoscere spesso zone che nemmeno io ho mai visto.

Sono quasi sempre tedeschi e olandesi, che io considero più degli esploratori che dei turisti; perché sono sempre tra i primi a raggiungere posti isolati, poco turistici ma di una bellezza da togliere il fiato.

Forse tanti tra voi staranno organizzando la loro vacanza in Sardegna, una vacanza quasi certamente al mare, in una spiaggia bianca e fine come la farina o dai piccoli granuli di quarzo tondeggianti e colorati con lo sfondo di un mare così azzurro che spesso si confonde con il cielo terso…

Ops… scusami mi son lasciata un pò prendere ma in realtà la mia intenzione non è quella di parlarti del mare o delle spiagge sarde, quanto di accennarti a solo uno degli innumerevoli modi di vivere “l’altra Sardegna”:

quella degli antichi nuraghi, delle città fenicio puniche, delle torri aragonesi, dei piccoli paesi dove l’ospitalità è di casa, delle sagre paesane, di una natura ancora selvaggia, spesso impenetrabile, difficilmente percorribile, ma proprio per questo bellissima.

Potrei scrivere per giorni di questa Sardegna ma mi limiterò a suggerirti un modo per viver tutti questi aspetti.

Si tratta del

=> Trenino verde

un treno per lo più a vocazione turistica che racchiude nel nome i concetti più importanti di questo antico convoglio innaugurato nel 1888.

Una linea a scartamento ridotto (cioè con i binari più stretti rispetto a quelli normali) che si snoda tra pesaggi selvaggi dove assistere quasi ad un film lento che racconta di un’isola ricca di storia e di fascino.

Un trenino utilizzato negli anni venti anche dallo scrittore D.H.Lawrence e da sua moglie Frieda, che durante il loro viaggio di nove giorni nell’isola utilizzarono questo servizio dedicando due capitoli del suo Sea and Sardinian ai personaggi e ai paesaggi del territorio.

Sono 4 le linee turistiche tra le quali potrai scegliere:

Mandas-Arbatax
Isili- Sorgono
Macomer-Bosa
Nulvi-Tempio-Palau

per un totale di 404 km.

Sul sito ufficiale potrai trovare tutte le informazioni, gli orari e i prezzi (che non superano comunque i 20 euro andata/ritorno nella tratta più lunga) delle linee turistiche, così da organizzar al meglio il tuo giro sul Trenino verde.

Un trenino che tocca numerosi paesini dalle stazioni piccole (delle volte vecchie case cantoniere) tra montagne, laghi, ponti e il profumo di una natura aspra ma autentica che ti farà sentire come a casa.

Devo esser sincera, non saprei davvero quale linea consigliarti perché ognuna di esse ha un fascino particolare, ma come disse D.H. Lawrence:

Prendiamo il trenino delle Secondarie… ovunque esso vada.”

Articolo di
Bianca Ferracani