Foto di betta design

Direttamente dal Blog di Bianca:

***

Credo di non sbagliare se dico che nell’immaginario questo immenso paese fa sempre un pò storcere il naso: “troppo casino“, “troppo moderna“, “troppi cinesi“.

Queste sono le reazioni che ho raccolto nel dire: “quest’anno vado in Cina“.

Si, proprio la Cina: quella delle megalopoli, dei fast food americani, del traffico e dello smog, dei cartelloni pubblicitari, delle luci e dello sfarzo ammirato anche durante le ultime Olimpiadi, quella di un governo che reprime ogni forma di protesta e opposizione.

Ma per un viaggiatore attento la Cina è soprattutto il paese dalla storia millenaria, delle tradizioni antichissime che scandiscono i ritmi e le stagioni dei suoi abitanti, dei paesaggi da togliere il fiato, dei mille piccoli paesi dove i ritmi sono ancora lenti, dove lo yak, le anatre e i polli ti si affiancano nelle passeggiate attorno ai laghi, dove le donne minute ti sorridono con i loro denti neri e ti porgono la pipa, dove cammini lungo percorsi impervi intervallati da monasteri, che ti portano lassù, dove il cielo è davvero celeste…

Questa Cina per me sarà lo Yunnan!

***

Si apre così il mio blog che voleva raccogliere le mie sensazioni e le mie informazioni riguardo questo immenso paese.

E ho voluto iniziare con queste parole la serie di articoli che dedicherò alla Cina perché sono certa che sia il modo migliore per non farti abbondonare la lettura; perché mi rendo conto che spesso questo enorme paese asiatico non raccoglie molti favori: non hai idea di quanti mi han detto: “la Cina davvero non mi interessa, non andrò mai in Cina”.

Se sei tra questi ti invito a seguirmi in questo viaggio: proverò a suscitare la tua curiosità!

Mentre per gli altri che invece hanno già un opinione positiva della Cina mi auguro di fornirti informazioni che spero possano aiutarti ad organizzare il viaggio.

La Cina è un paese davvero grande, ci vorrebbero mesi per apprezzarlo nelle sue sfaccettature e nei suoi mille colori ma pochi dispongono di questo tempo, pertanto nell’organizzare un viaggio in Cina è assolutamente necessario farsi un’idea del Paese e poi focalizzar l’attenzione e gli sforzi organizzativi nella zona prescelta.

Sicuramente sbagliando, voglio provare a suddividere la Cina in alcune zone: c’è la Cina delle megalopoli (Beijing, Shangai e Hong Kong mettono infatti insieme la bellezza di oltre 33 milioni di abitanti), delle minoranze etniche, ben 57!, dei villaggi in cui la vita è ancora legata a ritmi lenti che noi oggi non conosciamo più (e forse non abbiamo mai conosciuto).

C’è la Cina dal passato coloniale che si rispecchia nell’architettura portoghese di Macao, nel Bund di Shangai o nello stile russo di Daoliqu.

Come dimenticare poi la Cina delle dinastie imperiali e dei paesaggi spettacolari tra laghi, fiumi, monti innevati e riserve naturali.

Insomma ce n’è davvero per tutti i gusti!

Io inizierò a parlarti di quella che è stata la mia esperienza nella capitale Beijing, augurandomi di stuzzicare la tua attenzione nei confronti di una città che ha destato la mia curiosità come poche altre al mondo.

Anzitutto tieni a mente che nella capitale, ma è così in tutta la Cina, i siti e i monumenti chiudono tra le 16.30 e il 17.00, il che implica a mio avviso una certa organizzazione circa ciò che si intende visitare e questo a maggior ragione se si ha poco tempo a disposizione, anche perché come immaginerai le distanze non sono propriamente “mini”.

Di seguito le mie pagelle sui siti principali.

La città proibita

Ingresso 60 yuan, 40 yuan per l’audioguida (anche in italiano).

Sarà anche il compleso monumentale più importante della Cina ma a me ha ispirato solo un “niente di eccezionale” e qui lo ribadisco.

Le sale e i padiglioni che accoglie sono spesso non accessibili al pubblico e al loro interno si presentano abbastanza spogli, quindi il più delle volte si deve lavorare di fantasia ed immaginare quanto accaddeva al loro interno.

La zona più interessante che meriterebbe la sufficienza, se non fosse che quanto visto prima delude ogni aspettativa, è probabilmente quella vicina alla Porta del genio militare, che solitamente rappresenta l’uscita della visita alla Città proibita.

Questo tratto è ricco di verde, giardini e verande rigorosamente in stile cinese e presenta una serie di ingressi a piccole e raccolte sale simili a cortili.

Se non altro divertente!

Se vuoi hai la possibilità di fare un giro virtuale della Città proibita sul sito

=> Beyond Space and Time

si tratta di:

“La Città proibita: oltre lo spazio e il tempo” nato dalla collaborazione tra il Palace Museum e Ibm dopo tre anni di lavoro e circa tre milioni di dollari di investimenti.

La Grande Muraglia

E’ forse il simbolo della Cina, e anche se vista sotto un cielo nuvoloso ha un fascino particolare… non si può non vedere!

Nel prossimo articolo ne parlerò ampiamente intanto il mio voto: 7.

Articolo di
Bianca Ferracani