Foto di Bianca Ferracani

Le ultime 3 cose che ti voglio consigliare su Pechino (Beijing), e che considero da non perdere assolutamente sono un mix di antico e moderno.

Prima però ecco tutti i link per le uscite precedenti:

=> Cina, Informazioni, Consigli e Impressioni – Parte Prima (Introduzione e Città Perduta)

=> Cina, Informazioni, Consigli e Impressioni – Parte Seconda (Grande Muraglia)

=> Cina, Informazioni, Consigli e Impressioni su Pechino – Parte Terza (I Palazzi)

=> Cina, Informazioni, Consigli e Impressioni su Pechino – Parte Quarta (Mercati Storici)

=> Cina, Informazioni, Consigli e Impressioni su Pechino – Parte Quinta (Hutong)

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Il Tempio dei Lama è il tempio più pittoresco della capitale e nel suo nome cinese Yonghegong “Palazzo dell’eterna armonia” racchiude l’essenza dell’intero tempio.

Prima di visitarlo pensavo al solito tempio buddista e dopo aver visto il monastero di Sumsanling a Zhongdian pensavo non reggesse minimamente il confronto; ancora di più se si pensa che il tempio dei Lama è all’interno della città di Beijing, quindi il primo pensiero è di traffico e smog, rumore e grigiore.

In realtà così è, fino all’entrata del tempio, perchè una volta dentro si gode di un silenzio quasi rigenerante, si osserva la devozione della gente, gli incensi bruciare e le preghiere davanti ai templi.

Si tratta di una struttura molto ben conservata, dai tetti e dagli affreschi molto belli e conserva nell’ultimo tempio (dei 5 che lo compongono) la statua in legno di sandalo del Buddha Maitreya (il Buddha del futuro) di ben 26 metri, di cui 8 sotto terra, che per le sue dimensioni è entrata nel guiness dei primati, come ricorda la targa posta all’esterno del tempio.

Interessante anche la mostra degli oggetti tibetani che ripercorre la storia del buddismo e permette a chi poco conosce questa religione, di apprendere alcune nozioni e curiosità di questa disciplina.

L’ingresso costa 25 yuan e insieme al biglietto ti verrà dato un piccolo dvd in inglese e cinese, un ricordo piacevole da vedere quando sarai a casa.

Il tempio è aperto dalle 9 am alle 16.30 pm.

Si arriva con l’autobus 116/117 oppure con la linea 5 della metropolitana fermata Yonghegong.

Voto 7 1/2

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La zona Olimpica

Forse sarai deluso/a di vedere tra le mie sorprese di Beijing una zona che ovviamente non rappresenta di certo un pezzo di storia di questa città…

Ricordo ancora il percorso in metro, via via che mi avvicinavo capivo che non sarei certo stata sola a vedere la zona olimpica, nonostante fossero le nove di sera; tutti andavamo nella stessa direzione, tutti seguivamo sulla metro le fermate che ci separavano dall’arrivo.

Sarà per la mia passione per lo sport e per la manifestazione regina delle Olimpiadi, sarà perché quelle erano le mie ultime ore a Beijing ma l’uscita dalla metro e lo sguardo sul water cube e “il nido” è stata davvero emozionante.

Un mix di architettura, di design e di colori, ma soprattutto credo sia lo spirito olimpico che riecheggia, a lasciarti con il naso all’insù.

Impossibile visitarlo senza immaginare le milioni di persone che lo hanno percorso e vissuto nell’agosto del 2008, come non ricordare le gesta che li dentro si sono realizzate, l’emozionante cerimonia di apertura e di chiusura.

La distanza tra la piscina e lo stadio è davvero minima, sono lì, uno davanti all’altro che si fanno quasi compagnia; vederli di notte è ovviamente bellissimo, per i colori che regala in particolare il water cube, ma credo valga la pena visitarli anche all’interno, specie per chi è appassionato di sport e può “sentire” l’emozione che questo spesso regala, solamente visitando un luogo che di emozioni ne ha sentite veramente tante e forti.

Non sarà un monumento antico che richiama la storia e la potenza dell’impero cinese ma certamente la zona olimpica con il water cube e il nido entrano di diritto tra i simboli di questa città.

L’ingresso alla zona olimpica è gratuito, mentre quello allo stadio costa 50 yuan.

Si arriva comodamente con la metro linea 8 fermata Olympic Sports Centre o Olimpyc Park: una arriva al nido da dietro e una da davanti.

Occhio perché la metro chiude alle 22.30!

Gli autobus che partono dalla zona potranno solo avvicinarti al centro ma nelle ore serali passano di rado.

Inoltre ti segnalo che se arrivi affamato nella zona troverai solamente alcuni chioschi che vendono bibite, gelati e noodles in scatola.

Voto, alla zona olimpica, 8.

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Terza ed ultima sorpresa di Beijing è… Pechino.

E’ stata di certo una bella sorpresa, in particolare per il movimento e per la gente; presenti ovunque in massa, un numero incalcolabile di persone che si muovono e disegnano file chilomentriche a ogni ingresso.

E’ stato bello osservarli nei templi fermarsi per un attimo per pregare e accendere incensi, racchiusi nei loro silenzi e nelle loro litanie.

E ancora è stato davvero bello vederli ridere, gioire e divertirsi giocando a dama o a carte, nei parchi a fare tai chi, a fare ginnastica tutti insieme a ritmo di musica.

E’ questo l’aspetto che di una grande metropoli amo di più, perché rapprensenta l’essenza della popolazione che la abita e la vive.

E adesso che scrivo, come dimenticare la difficoltà a farsi capire, che delle volte ha trovato muri invalicabili e snervanti ma tante altre infiniti sorrisi e voglia di comunicare; comunque, nonostante tutto.

Articolo di
Bianca Ferracani