Foto di Mazzaq-Mauro Mazzacurati

La meravigliosa isola che è la Sicilia, ci regala moltissimi tesori naturali, culturali, storici e paesaggistici offrendo ai turisti bellissime città, panorami stupendi, un mare e dei luoghi unici al mondo.

Oggi voglio farti conoscere Sciacca, meta di una mia vacanza estiva, una cittadina che si affaccia sul mare con la forma di un anfiteatro, nella provincia di Agrigento, di fronte all’isola di Pantelleria e alla Tunisia e a metà strada tra le rovine di Selinunte, Eraclea Minoa, ed Agrigento.

Le risorse principali della città sono ovviamente il mare e il turismo, ma anche la pesca, le terme e uno storico carnevale che si svolge con fasto da 110 anni.

Il mare e le spiagge soddisfano qualsiasi esigenza, se ne possono trovare di affollate o tranquille, con acqua bassa o profonda, vicine al centro cittadino o fuori.
Principalmente sabbiose con sabbia dorata e acqua trasparente anche se in pieno agosto era sempre fredda, forse per una questione di correnti nel canale di Sicilia… ti rinfresca proprio, brrr…

I lidi principali sono:

Dello Stazzone, scogli e un’acqua limpida;
Della Tonnara e della Foggia con fondali prevalentemente sabbiosi;
– In località San marco, Renella e Maragani con insenature ora rocciose ora sabbiose, ma paradisi per i sub;
Sovareto con sabbia finissima;
San Giorgio;
Timpi Russi;
Macauda.

Il moderno porto è molto ricco e attivo, ospita pescherecci e piccole imbarcazioni che scaricano ogni anno molte tonnellate di pesce, la sua flotta peschereccia è la seconda di tutta la Sicilia e, tra mare e terra impegna quasi duemila persone.

La pesca al pesce azzurro è quella più praticata, grazie al pescoso mare dei dintorni, e attraverso il lavoro delle industrie conserviere viene esportato in tutto il mondo facendo di Sciacca il primo produttore europeo.

Proprio sul porto si possono trovare suggestivi ristorantini che offrono piatti sempre diversi che, ovviamente derivano e dipendono dalla pesca della giornata.

Anche la produzione ortofrutticola, olearia e vinicola sono settori portanti per l’economia, inoltre il territorio saccense è compreso nella zona di produzione dell’Arancia di Ribera D.O.P., una qualità che offre frutti grossi e dolcissimi grazie all’invidiabile clima della zona.

L’artigianato delle ceramiche è un’altra fonte di reddito e di pregio per la città, un vero fiore all’occhiello, si trovano in molti negozi del centro storico in cui si possono ammirare anche come abbellimento di scalinate o monumenti, sotto forma di mattonelle dipinte a mano.

Da visitare le numerose chiese, le porte della città, rimaste dall’antica fortificazione servivano per accedervi, i castelli (Castello Luna, Castello Perollo, e Castello Incantato) e gli altri monumenti che potrai ammirare facendo un giro a piedi nel centro.

Ti parlo infine del famoso Carnevale di Sciacca (e non pensare che sia già finito, leggi fino in fondo!), una fra le manifestazioni più conosciute d’Italia, ma che quest’anno ha avuto una storia un po’ sfortunata.

I carri allegorici e i relativi gruppi mascherati, vengono ideati, progettati e realizzati nei mesi antecedenti la festa, coinvolgendo, sin dai primi preparativi, molta gente del posto.

Il Carnevale inizia il Giovedì Grasso con la consegna simbolica delle chiavi della città al re del Carnevale Peppe Nappa, personaggio adattato dai saccensi come maschera locale che apre e chiude la festa.

Termina il Martedì grasso quando il Carro di Peppe Nappa viene bruciato in piazza.

La partenza del corteo dei carri, con in testa il carro di Peppe Nappa, avviene dalla Piazza Friscia.

Da quel momento il carro di Peppe Nappa inizia a distribuire vino e salsicce preparate sulla brace per tutta la durata del carnevale.

Quest’anno a causa di una frana in Piazza Libertà, che si trova sull’itinerario della manifestazione, il Carnevale ha rischiato di essere annullato.

Per fortuna questo non è avvenuto e il Comune ha deciso di organizzare un mini-carnevale nel periodo giusto, da giovedì 11 febbraio a martedì 16 febbraio, e la tradizionale sfilata di carri è prevista per il periodo 14-16 maggio 2010, che anche se “fuori stagione” permetterà ai saccensi e ai turisti di vedere per il 110° anno questa meravigliosa sfilata.

Sai ancora in tempo per organizzarti!

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Articolo di
Alessia Scarparo