Foto tratta dal sito dei Musei Capitolini

Come Alessia ci ha detto questo è l’anno del Caravaggio,  ma nel nostro paese sono previste altre importanti mostre di cui parleremo oggi.

Se capiti a Roma per la mostra del grande Michelangelo Merisi potrai fare il pieno di arte con la mostra, dedicata all’arte antica greca e romana:

“L’Età della conquista. Il fascino dell’arte greca a Roma”.

La mostra sarà visibile fino al 5 settembre ai Musei Capitolini – Palazzo Ciuffarelli, in Piazza del Campidoglio al prezzo di 11 euro.

Potrai ammirare le opere più rappresentative dell’epoca tra la fine del III secolo e la seconda metà del I secolo a.C., nel progetto intitolato

“I giorni di Roma”

imperdibile perché offre l’occasione di riflettere su un’epoca di profondi cambiamenti nei canoni stilistici e sul gusto estetico della Roma antica negli anni in cui si faceva sentire profondamente l’influenza ellenica.

Il tutto raccontato attraverso imponenti statue in marmo, opere in bronzo e terracotta ed elementi di arredo domestico, di grande valore artistico.

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A Palazzo Strozzi a Firenze la mostra

“De chirico, Ernst, Magritte (di cui abbiamo parlato lo scorso anno), Balthus, Uno sguardo nell’invisibile”

Con il biglietto “speciale Palazzo” al costo di 20 euro potrai visitare tutte le mostre presenti al Palazzo Strozzi e alla Strozzina.

Tra queste al Centro di Cultura Contemporanea Strozzina di Palazzo Strozzi

“Gerhard Richter e la dissolvenza dell’immagine nell’arte contemporanea”

L’artista tedesco ha cambiato alcune idee sulla pittura avventurandosi nella dissoluzione dell’immagine, giocando con la particolare tecnica di una pittura sfuocata che non desse netti confini tra realtà e la sua apparenza.

All’interno della mostra, che sarà aperta fino al 25 aprile per la prima volta in Italia, viene proposto anche ‘Volker Bradke’, l’unico video realizzato da Gerhard Richter e girato nel 1966 nel suo studio, dove si vede e si “apprende” della sua tecnica pittorica e del suo dipingere partendo da foto originali.

Sempre a Firenze fino al 6 aprile potrai vedere la mostra

“L’Arma per l’arte. Aspetti del Sacro Ritrovati”

alla Galleria Palatina in Piazza Pitti, che presenta opere appartenenti all’arte sacra o di uso liturgico: dipinti, oggetti trafugati in chiese, un enorme patrimonio artistico recuperato nel tempo dal Comando Carabinieri Ministero Pubblica Istruzione – Nucleo tutela Patrimonio Artistico creato per questa particolare “missione” nel maggio del 1969.

Sul sito

=> Firenze Musei

potrai leggere di più di questa mostra.

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Al Palazzo Reale di Milano è imperdibile

“Goya e il mondo moderno”

fino al 27 giugno con ingresso 9 euro, che attraverso 180 opere del pittore spagnolo ricostruisce le relazioni con celebri artisti quali Delacroix, Mirò, Picasso, Pollock e tanti altri.

Il capoluogo lombardo inoltre ospita, fino al 28 marzo, alla pinacoteca di Brera la mostra

“Crivelli e Brera”

nella quale ammirare le 13 tavole del pittore veneziano Crivelli portati nella pinacoteca dai commissari napoleonici nel 1811 dopo una certosina ricerca di queste opere per tutto il territorio delle marche.

La ricerca di queste opere, di un pittore allora praticamente sconosciuto, suscitò qualche perplessità ma forse i commisari napoleonici avevano visto bene: sarà l’occasione per vedere l’Annunciazione di Ascoli ma anche per ammirare e studiare, per la prima volta gli uni accanto agli altri, i pannelli che componevano le due grandi pale d’altare eseguite per Camerino, il trittico di san Domenico e il polittico del Duomo.

La mostra tuttavia non vuole solamente ricostruire la carriera di Crivelli, ma rappresenta un modo per ricordare i momenti che hanno visto la nascita di Brera e la crescita di alcuni importanti musei stranieri, spesso in lotta tra loro per superarsi ed aggiudicarsi le opere ritenute più prestigiose, nel corso dell’Ottocento.

Sempre il Palazzo Reale di Milano ospita da aprile a luglio la mostra

“I due imperi. L’Aquila e il Dragone”

che attraverso il lavoro e la cooperazione pluriennale tra le istituzioni cinesi e italiane mette a confronto per la prima volta l’Impero Romano e le dinastie cinesi Qin e  Han nel periodo che va dal II sec. A.C al II sec. d.C.

Una mostra imperdibile, che attraverso il confronto di 300 capolavori permette di accostare le strutture sociali, politiche ed intellettuali di due imperi che hanno avuto un ruolo importantissimo nella storia dell’umanità, gettando le basi di strutture politiche e sociali valide ancora oggi.

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A Ravenna presso il Museo d’Arte della città fino al 6 giugno

“I Preraffaelliti e il sogno italiano. Da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jones”

(che si sposterà poi dal 15 settembre al 5 dicembre 2010 presso l’Ashmolean Museum di Oxford), intende indagare il ruolo artistico e culturale dell’Italia per quel movimento chiamato “Preraffaellismo”.

Tale corrente nacque per il recupero di un’arte ispirata alla natura, identificata con l’arte dei pittori del passato prima di Raffaello (da cui il nome) e che, anche se nacque in  Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo, trovò in Italia con il suo paesaggio, la sua letteratura e la sua storia e la sua arte, il punto centrale della ispirazione di pittori inglesi capitanati da William Holman Hunt.

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Il Novecento è in scena a Parma fino al 25 aprile  presso tre diversi spazi espositivi:

– il Palazzo del Governatore,
– la Galleria San Ludovico,
– le scuderie della Pilotta.

Ti invito pertanto a consultare

=> Cultura-Comune-Parma

grazie alla mostra

“Nove 100. Arte, Fotografia, Architettura, Moda, Design”

dove per la prima volta la collezione dello CSAC (Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma) porta “fuori” più di 12 milioni di opere dal tema il Novecento in Italia.

Guttuso, Fontana, Sironi, Armani, Versace, Ferré, Man Ray, Iodice, Ghirri, Giacomelli, Munari, Mari Ponti, Nervi sono solo alcuni tra coloro che hanno fatto la storia dell’arte, della fotografia, del design e della moda del secolo appena finito.

In Italia, e non solo.

Una mostra da vedere al prezzo di 8 euro.

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Spostandoti di poco potrai vedere a Forlì la mostra

“Fiori. Natura e Simbolo dal Seicento a Van Gogh”

=> Mostra Fiori

presso i Musei di San Domenico nella quali grandi nomi e grandi pittori tra i quali Delacroix, Manet, Monet, Cézanne, Renoir, Klimt, Van Gogh.

Piu’ di 120 dipinti  provenienti da tutto il mondo e molti da collezioni private altrimenti non accessibili.

Non è una mostra di “Natura morta” anche se ben rappresentata, ma l’affascinante percorso di come in due secoli i fiori si sono trasformati da genere considerato dall’Accademia “secondario” in banco di prova per i pittori e tra questi il Caravaggio, convinto che “tanta manifattura gli (è) fare un quadro buono di fiori come di figure”.

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A Ferrara a Palazzo Diamanti la mostra

“Da Braque a Kandinsky a Chagall. Aimè Maeght e i suoi artisti”

=> Palazzo Diamanti

dedicata all’editore e gallerista Aimè Maeght, punto di riferimento, amico e mecenate di artisti del calibro di Matisse, Chagall, Mirò nonchè fondatore a Parigi di una importante e innovativa galleria che divenne punto di riferimento dei maestri dell’arte moderna e al spazio espositivo aperto alle ricerche sull’affascinate vita artistica che contraddistinse il dopoguerra.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti!

Articolo di
Bianca Ferracani