Foto di Alessandro Spolaore

Eccoci di nuovo in Liguria, ci siamo lasciati a Corniglia in attesa di prendere il treno per Vernazza.

Il borgo di Vernazza è l’unico porto naturale delle Cinque Terre e si sviluppa lungo il torrente Vernazzola (ora coperto) per poi risalire sulle pendici di uno sperone roccioso che nasconde il paese a chi proviene dal mare.

Ripidi e strettissimi percorsi scendono verso la strada principale che sfocia in una piazzetta situata in faccia al porticciolo.

Troviamo anche qui le tipiche case-torri dai colori pastello a cui si aggiungono anche forme architettoniche elaborate quali portali decorati e porticati, testimonianza della prosperità di cui godette il paese durante la dominazione genovese.

Molto ben conservati risultano i castelli, nota caratteristica delle Cinque Terre e di Vernazza in particolare.
Il porticciolo può ospitare barche medio-piccole ed è un valido riparo per onde di media intensità, mentre non risulta sufficiente per le grandi mareggiate invernali che sferzano la costa ligure.

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Risalendo sul nostro comodo mezzo di trasporto giungiamo all’ultimo paese che fa parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre che è Monterosso al Mare.

Il borgo di Monterosso è caratterizzato da un centro storico medievale, la parte antica, più ampia rispetto agli altri paesi delle 5 Terre, e dallo sviluppo di un quartiere residenziale moderno, che si estende lungo la spiaggia, sul litorale.

In passato, Monterosso possedeva un’importante tonnara, che portò il borgo ad essere rinomato per il suo pescato, soprattutto per le acciughe salate e lo scabeccio, pesce fritto, conservato sotto aceto in barilotti di legno.

Monterosso Vecchio è rimasta praticamente intatta e presenta le stesse caratteristiche degli altri borghi delle Cinque Terre, con le tipiche case-torri attraversate dagli stretti carruggi.

Essendo preda di continue lotte sul mare, vi furono realizzate diverse opere difensive.

Di questo imponente sistema rimangono il Castello, a strapiombo sul mare, che ingloba tre torri rotonde, alcuni tratti della cinta muraria, la Torre medievale, oggi campanile della Chiesa di San Giovanni, e la Torre Aurora, residuo delle ben tredici torri che nel XVI secolo cingevano il paese.

Monterosso con il suo lungomare e la spiaggia (unica nelle Cinque Terre) si presta meglio degli altri paesi ad ospitare un po’ di mondanità e vita notturna.

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Non fa più parte delle Cinque Terre, separata da esse dal Promontorio del Mesco, ma si trova lì accanto ed è raggiungibile mediante lo stesso servizio ferroviario, sicuramente merita una visita e dà l’inizio alla cosiddetta Riviera del Levante… sto parlando di Levanto.

E’ una tipica cittadina di mare, affacciata su un magnifico golfo e circondata da verdi colline immerse nella macchia mediterranea.

Levanto è una accogliente e rinomata località turistica, molto frequentata in estate per la sua vocazione balneare, per le sue spiagge e la sua costa rocciosa.

Grazie alla creazione di strutture moderne e confortevoli, inserite in uno splendido paesaggio naturale, la cittadina è un importante centro della Riviera di Levante, conosciuto non solo per i bagni, il sole e la nautica, ma anche per la natura, i monumenti.

Sulle colline circostanti, tra vigne e oliveti da cui si ricavano prodotti tipici di ottima qualità, si trovano numerosi piccoli borghi rurali dove natura e storia si fondono insieme.

Oltre Levanto troviamo gli altri paesi della Riviera del Levante che sono:

Bonassola,
Framura,
Deiva Marina,
Moneglia,
Sestri Levante

e pur offrendo un paesaggio simile a quello delle Cinque Terre, si connotano maggiormente come località balneari, con spiagge, ombrelloni, vie riservate al passeggio e allo shopping.

Per completare la visita nella zona nel prossimo articolo ti porterò nel Golfo dei Poeti con l’incantevole Portovenere e nel Tigullio con Portofino.

Articolo di
Alessia Scarparo