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L’Hammam, il bagno turco, è il bagno pubblico dalle origini antichissime che risalgono agli Egizi, ai Greci, fino all’antica Roma e rappresenta senza ombra di dubbio uno degli elementi fondamentali della città di Istanbul e della società musulmana.

Erede diretto delle terme romane, con l’unica differenza che non propone necessariamente la piscina d’acqua fredda, la funzione sociale dell’hammam emerse nel periodo ottomano in virtù del ruolo essenziale della pulizia nella religione islamica.

Ma il bagno turco ha risposto nel tempo anche al bisogno rituale di purificazione dal momento che questi popoli sostenevano che il bagno di vapore rinvigoriva e rigenerava non solo il corpo ma anche lo spirito.

Importato in Oriente, divenne un momento tipicamente femminile, un luogo di ritrovo per donne dove praticare rituali estetici ed igienici, nonchè punto di incontro sociale in un ambiente accogliente.

L’hammam soddisfava inoltre una necessità igienica, in quanto gran parte delle vecchie abitazioni era (ed è) totalmente priva di sala da bagno.
Il bagno turco tradizionale ha due strutture separate per gli uomini e per le donne e comunque questi possono accedere all’hammam in momenti separati della giornata, destinando gli orari più comodi alle donne.

Ogni hammam comprende un camekan, cioè una sala aerata che mette in comunicazione le cabine e accoglie i clienti prima e dopo il bagno di vapore; qui si può consumare una tazza di tè in un’atmosfera davvero rilassante.

Avvolti nel pestemal (il telo solitamente fornito all’ingresso) si indossa generalmente un paio di pantofole per camminare sul pavimento caldo e si passa dal tepidarium e poi dal calidarium (o hararet), al centro del quale di trova il gobek tasi (la pietra ombelicare), ossia la piattaforma in marmo riscaldata su cui ci si sdraia dopo essersi lavati.

All’interno dell’hammam si può usufruire di numerosi servizi, che benché pagati all’inizio con apposito gettone richiedono sempre la mancia per il massaggiatore.

Mentre si comincia a sudare il personale pratica un massaggio con il kese, un guanto che ha la funzione di levigare la pelle e dopo il massaggio ci si rilassa in un’apposita stanza.

Per godere pienamente dei risultati, la seduta di hammam dovrebbe durare almeno un’ora e mezza; un tempo necessario per riprender le forze dopo una intensa giornata trascorsa a visitare Istanbul.

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Eccoti allora alcuni indirizzi utili:

– L’Hammam Cemberlitas (orario dal lunedi alla domenica ore 6.00-24.00) vicino al Grand Bazaar è uno dei piu’ antichi della città, fu costruito nel 1584, ma nel IX secolo la sezione femminile fu distrutta e quindi in seguito ricostruita.

Gli spogliatoi, chiamati sogukluk, sono dotati di ampie cupole che precedono i veri e propri bagni, dotati di 38 vasche (kurna) nelle aree calde al cui centro si trovano la piattaforma di marmo e le cellette private collocate attorno.

– L’Hammam Cagaloglu (orario uomini 8-22 dal lunedi alla domenica e le donne dalle 8 alle 20) fu costruito nel 1741 per ordine del sultano Mahmut I ed è stato realizzato combinando diversi stili architettonici.

Fu uno degli ultimi costruiti nella città prima che la loro costruzione fosse proibita dal sultano Mustafa III nel 1768 a causa della carenza di legno e acqua (elementi fondamentali per l’hammam) nella città di Istanbul.

Il bagno che si trova nel quartiere omonimo, vicino alle belle cisterne sotterranee, ha due ingressi separati per uomini e donne: i primi entrano sulla via Yerebatan, le seconde sulla via Hamam.

Dopo l’ingresso, ti accoglierà la vasca con un grandissimo getto d’acqua nel centro con gli spogliatoi le cui cupole sono sorrette da archi e colonne tutt’intorno, prima di immettersi nel calidarium.

– Nel quartiere di Beyoglu si trova invece l’Hammam Galatasaray, aperto dal lunedi alla domenica dalle 8 alle 22, chiuso tra lo storico quartiere di Pera e la via Taksim è uno dei piu’ frequentato dai turisti.

Fu costruito nel 1715 nel tradizionale stile turco e poi ristrutturato nel 1965 con l’aggiunta di una piccola sezione femminile.

– Nei pressi della moschea Kucuk Aya Sofia si trova l’Hammam Cardakli, costruito nel 1503 riconvertendo un vecchio edificio bizantino;

– L’Hammam Suleymaniye si trova nell’omonimo quartiere e fu costruito nel 1557 come parte del complesso della Moschea Suleymaniye; è molto frequentato dai turisti ed aperto dalle 6 alle 24.

– Nel quartiere Fatih si trova l’Hammam Sofular risalente al XVI secolo.

– Nel quartiere Kasimpasa si trova il “Grande Bagno”: l’Hammam Buyuk risalente al 1533;

– Infine nel lato asiatico di Istanbul nel quartiere di Uskudar si trova l’Hammam Aga.

– In alternativa vi sono sempre i mahalli hamam, i bagni di quartiere, utilizzati dalla popolazione locale.

Qualunque sia la tua preferenza è questa un’esperienza che non puoi mancare nella tua visita alla città perché come diceva il sultano ottomano Mahmut Pasa, che nel 1719 ne fece costruire uno lussuoso ad Istanbul e ordinò che ne fossero edificati nelle principali città del paese, è questo “un luogo dove pensare a se stessi, rilassare il corpo e la mente, chiacchierare”.

Articolo di
Bianca Ferracani