Foto di Elena Baldi

Come promesso la settimana scorsa:

=> Capri, cosa vedere e come viverla – Parte Prima

non ho ancora finito di regalarti consigli sull’Isola di Capri

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Ville e monumenti

I romani scelsero Capri come dimora e come luogo di villeggiatura.

Ne sono testimonianza i resti delle tante ville di epoca romana fatte costruire dai diversi imperatori.

La più grande delle ville imperiali sull’isola è Villa Jovis, la splendida dimora voluta da Tiberio e che si trova sull’altura denominata Monte di Tiberio.
Villa Jovis è facilmente raggiungibile dal centro di Capri con una passeggiata di circa mezz’ora.

La villa sorge in una posizione strategica: dal Monte di Tiberio si domina infatti l’intero golfo di Napoli.

Ciò rende il sito archeologico un ottimo punto per poter godere di uno dei migliori panorami dell’isola.

La villa, sia roccaforte che residenza di villeggiatura, si estendeva su quasi 7000 mq ed era articolata su diversi livelli, ricavati dai terrazzamenti della collina.

Ancora visibili sono gli ambienti dei bagni, le mura che separavano i diversi locali, i resti di pavimenti in marmo che decoravano le stanze dell’imperatore.

La villa di Palazzo a Mare si trova a nord dell’isola, nei pressi del porto di Marina Grande.

Fatta costruire da Augusto e successivamente ampliata da Tiberio, era una dimora sul mare che si sviluppava su una vasta aerea costiera che va dalla punta Bevaro alla spiaggia nota con il nome di Bagni di Tiberio.

La villa si disponeva con vari nuclei distinti e isolati tra il mare e il promontorio, in posizione panoramica, nel contesto naturale.

Oggi ne rimane una grande esedra, un ninfeo che si apre verso il mare, un piccolo molo, qualche mura ed i resti di alcune piscine.

Una grande parte dell’area su cui era costruita la villa è oggi occupata da un campo sportivo e da alcune proprietà private.

La Villa Damecuta, che si trova nei pressi di Anacapri, è una delle dodici ville fatte costruire dall’imperatore Tiberio.

Anch’essa, come la villa di Palazzo a Mare, fu distrutta dagli insediamenti militari e depredata.

Difficile conoscere l’originaria estensione del complesso, del quale oggi restano alcune strutture disposte lungo il ciglio del costone roccioso, caratterizzate da possenti mura con archi ben visibili e colonne in marmo greco.

Comprende una fortificazione di origine medioevale, la Torre di Damecuta, costruita nel periodo delle invasioni dei corsari saraceni nel XII secolo e poi utilizzata dagli inglesi nella guerra contro i francesi nel periodo borbonico.

Si ritiene che la villa di Damecuta fosse collegata direttamente con la Grotta Azzurra attraverso un collegamente segreto scavato nella roccia.

La Grotta Azzurra veniva utilizzata all’epoca come ninfeo, un gradevole locale acquatico lussuosamente decorato con statue in cui si poteva riposare.

La villa di Gradola è posta immediatamente al di sopra della Grotta Azzurra.

Infatti il nome originale della Grotta Azzurra era Grotta di Gradola e il nome fu poi cambiato recentemente per rendere la suggestione del luogo ed attirare più visitatori.

La villa di Gradola è caratterizzata da una serie di ambienti disposti a terrazze lungo il pendio, in posizione panoramica.

Attraverso una scala tagliata nella roccia, la villa comunicava con la Grotta Azzurra, nella quale si entrava, come oggi, con piccole barche.

Una delle costruzioni storiche più importanti dell’isola è la Certosa di San Giacomo, costruita nel 1371 per volere del conte Giacomo Arcucci, Gran Camerario della regina Giovanna I D’Angiò.

Si trova tra il Castiglione ed i Monte Tuoro, a pochi passi dalla famosa piazzetta di Capri.

E’ stato un monastero, una prigione e ora è un liceo.

Il fulcro dell’antico convento è il chiostro grande con le celle monastiche, con i suoi archi a tutto sesto sostenuti da ampie colonne.

C’è anche un piccolo chiostro, con colonne più esili decorate con capitelli di età romana e bizantina.

La chiesa di San Giacomo è a navata unica e conserva ancora parti di un affresco originale risalente al ‘700.

Una costruzione più recente, ma non per questo meno interessante, è la Villa San Michele, costruita dal medico svedese Axel Munthe, il cui nome è indissolubilmente legato alla storia dell’isola di Capri.

Munthe volle costruire la sua villa nell’angolo più suggestivo di Anacapri, dove si trovavano i resti di un’antica villa romana e di una cappella medioevale.

Appassionato di archeologia, il medico svedese volle comprendere questi resti archeologici nel giardino della sua villa.

Villa dall’architettura e dall’aspetto fantasiosi, in cui si alternato bifore e trifore medioevali a capitelli in stile classico e reperti archeologici di epoca romana, etrusca ed egizia.

Simbolo della villa è uno di questi reperti, la sfinge egizia, che guarda verso il mare da uno dei punti più panoramici dell’intera isola.

Villa San Michele oggi è un museo aperto al pubblico e d’estate ospita la prestigiosa rassegna musicale dei Concerti al Tramonto.

Dalla villa parte una lunga scalinata panoramica che scende verso il mare, in direzione di Marina Grande.

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I Centri

Si arriva sull’isola in traghetto, approdando nel porto di Marina Grande.

Qui si trovano le biglietterie dei traghetti e degli autobus, la funicolare per raggiungere la piazzetta di Capri, gli uffici della capitaneria di porto e quelli dell’azienda del turismo, dove chiedere qualsiasi informazione necessaria per il soggiorno.

Non molto lontano dal molo si trovano la spiaggia pubblica di Marina Grande, la più grande dell’isola, e anche alcuni stabilimenti balneari.

Da Marina Grande si possono prendere delle barche che portano nelle più belle grotte e cale, oppure a fare l’intero giro dell’isola.

L’isola prende il nome dal comune di Capri, il cui centro è costituito dalla famosa piazzetta e dalle vie che da questa si dipanano.

Il centro di Capri è noto per i suoi hotel esclusivi, negozi di lusso e bar alla moda.

A Capri si trovano Villa Jovis, i giardini di Augusto, il belvedere di Tragara, via Krupp, Palazzo a Mare e tante chiese molto belle e caratteristiche.


Foto di Elena Baldi

Anacapri è l’altro comune dell’isola.

Il centro di Anacapri è piazza Vittoria, non particolarmente bella o caratteristica, ma da qui si può prendere la seggiovia per il monte Solaro, seguire Viale San Michele per arrivare alla villa di Axel Munthe oppure prendere un autobus per la Grotta Azzurra.

Molto più caratteristica Piazza Boffe, circondata da anctichissime case bianche con le volte a botte.

Tra le bellezze di Anacapri ricordiamo le chiese di Santa Sofia e di San Michele, nella quale si può ammirare uno splendido pavimento decorato in maiolica.

Marina Piccola è un’incantevole baia che si trova a 20 minuti dalla piazzetta di Capri, affacciata sul versante meridionale dell’isola.

Qui si trova una bellissima spiaggia di ciottoli, la piccola chiesa di Sant’Andrea e il famoso Scoglio delle Sirene.

Lo Scoglio delle Sirene, secondo alcuni studiosi del passato, era il luogo dove si trovavano le melodiose sirene narrate da Omero nell’Odissea.

Da questo scoglio partono le imbarcazioni che portano a vedere da vicino i meravigliosi Faraglioni.

A Marina Piccola ci sono molti stabilimenti balneari con ristoranti specializzati in cucina di mare, ma anche alcune zone con spiaggia libera.

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Come avrai capito, Capri è molto più di una piazzetta o di una spiaggia.

Ci sono tantissime cose da fare e da vedere, così tante che non sono riuscita a includerle tutte in questo articolo.

Per approfondire l’argomento ti consiglio un sito fatto molto bene, che presenta tutte le caratteristiche dell’isola e fornisce informazioni molto utili, come orari o percorsi, e consigli su come affrontare la vacanza.

=> Capri.net

Per quanto mi riguarda mi puoi trovare su:

=> Viva la Germania

A presto, un abbraccio.

Articolo di
Elena Baldi