Foto di Baloulumix

La tre giorni a Parigi si chiude consigliandoti alcune deviazioni degli itinerari proposti in precedenza.

Gli ho voluto dedicare un articolo a parte perché nella mia visita alla capitale francese mi son ritrovata a passarci più volte in quanto zone di grande atmosfera a facilmente raggiungibili sia a piedi che in metropolitana.

Nel bellissimo e vivacissimo Quartiere Latino dietro “le coeur de Rohan”, Rue Hautefeuille è una delle più vecchie vie di Parigi, dove al n°5, si scopre una torretta straordinaria che si affaccia sulla strada.

È la traccia più importante dell’Hotel dell’Abbées de Fécamp costruito per la prima volta nel 1292, quindi ricostruito nel rinascimento.

La marchesa di Brinvilliers, l’avvelenatrice più conosciuta del XVII secolo aveva qua la sua residenza.

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Prolungando la tua marcia fino alla fine della via Hautefeuille, troverai la piazza Sant-Michel, senza dubbio uno dei cuori della città di Parigi.

Da qui una veduta prospettica su Notre-Dame, sul palazzo di giustizia e sul Louvre.

Al centro della piazza, la fontana Sant-Michel, uno dei punti di ritrovo più apprezzato dei parigini.

E’ un ottimo punto di partenza per lasciarsi prender dalla gola e provare le ottime crepes parigine: i locali non mancano ma potrei consigliarti un’ottima creperia all’angolo di Rue de la Huchette, in una zona dove tra l’altro sono numerosi i ristoranti greci.

Mentre mangi un’ottima crepe alla nutella ripassiamo un po’ di storia parigina.

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Nel XV secolo la città di Parigi era divisa in tre città nettamente distinte e separate, ciascuna con le sua abitudini, le sue particolarità, le sue usanze, la sua storia: la Cité, l’Università, la Municipalità o Ville.

La Citè che occupava per intero l’isola era la più piccola e la più antica, l’Università si estendeva sulla riva sinistra della Senna dalla Tournelle fino alla Tour de Nesle, punti che nella Parigi di oggi corrispondono l’uno al Mercato dei vini e l’altro alla Zecca.

La Municipalità, che era la più grande delle tre, occupava invece la riva destra.

Il suo lungofiume correva lungo la Senna dalla Tour de Billy alla Tour de Bois, vale a dire dal punto in cui si trova oggi il Grenier d’abondance al punto in cui si trovano oggi le Tuleries.

Questi quattro punti si chiamavano le quattro torri di Parigi.

Nella zona ad Ovest di Sant Michel a cinque minuti di camminata l’Hirondelle, Gît-le-Cour, Grands Augustins, Tour de Nesle: ti troverai improvvisamente nella vecchia Parigi.

Qui le costruzioni che trovi per le sue vie sono generalmente del XVII – XVIII secolo e gli stessi nomi portano la traccia dei secoli di storia.

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Ogni mia giornata a Parigi si è conclusa con un “saluto” alla Cattedrale di Notre Dame e spesso la sua vista mi ha dato le forze per continuare ad esplorare le zone vicine e vedere quartieri già visitati nei giorni precedenti, di sera con una luce e un atmosfera diversa.

E’ con questo spirito che ho raggiunto ancora una volta il Marais, dove si nasconde il Village Saint Paul, raggiungibile con le linee 1 e 7 della metropolitana alla fermata Saint-Paul (o Pont Marie se ti va di camminare ancora un po’), si trova in Rue Saint-Paul dietro l’omonima basilica e rappresenta un villaggio nel vero senso della parola.

Un’area tranquilla ed isolata con le sue stradine lastricate, interamente pedonale ed accessibile solo attraverso caratteristici passaggi a volta.

Sicuramente da visitare durante le ore di luce quando il sole illumina queste viuzze (e abbinabile all’itinerario proposto per il secondo giorno a Parigi) si tratta di un posto fantastico per andare alla scoperta di curiosita’ antiquarie; ci sono infatti circa 200 antiquari che vendono oggetti di epoca medioevale fino al modernariato anni ’70, tutti i giorni eccetto la domenica.

Fa parte del Village Saint Paul anche il Liceo Charlemagne.

Nel villaggio si respira lo spirito ed il fascino della vecchia Parigi, al suo interno le vestigia medievali della città, ma nelle sue case e nei suoi cortili predomina lo stile classico.

Subito a sinistra del Village Saint Paul, ti accorgerai della presenza di un lungo muro di cinta di epoca medioevale: si tratta della sola sezione rimasta delle fortificazioni di Philippe Auguste.

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A poche centinaia di metri in Rue de Rivoli la Chiesa di St-Paul-St-Louis, dedicata in origine a S. Luigi, fu costruita tra il 1627 e il 1641 ispirandosi alla chiesa del Gesù di Roma, modello di architettura barocca.

Il suo nome attuale le fu conferito dopo la distruzione, nel fine Settecento, della vicina chiesa di Saint-Paul.

La parte nord del Marais, un tempo poco curata, è uno dei posticini più piacevoli di Parigi.

La rue de Bretagne è nota per il mercato des Enfants rouges (affollato la domenica!), e la rue de Poitou per i celebri antiquari.

La Rue des Archives e la Rue Vieille du Temple sono altri must del quartiere, e il Centre Pompidou è a due passi: una via vivace, piena di negozi, nota per la pasticceria Pain de sucre.

Parigi è la classica città da esplorare, sono centinaia le viuzze in cui perdersi semplicemente seguendo i profumi delle boulangerie o del pesce fresco dei numerosi mercati all’aperto, decine e decine le piazze nelle quali fermarsi un po’ e guardare semplicemente la città che vive.

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Poco più di tre giorni non sono un tempo sufficiente per esplorarla tutta, ma i luoghi visitati sono di certo un ottimo aperitivo e stuzzichino per tornar a casa con la voglia di ritornar presto nella bella Parigi.

E se vorrai avvicinarti a questa città con una lettura, non posso che farlo con un classico:

Notre Dame de Paris di Victor Hugo.

La storia di Quasimodo ed Esmeralda è nota a tutti, ma è l’atmosfera del libro che ti accompagnerà per la capitale francese e quando sarai sulla torre della Cattedrale di Notre Dame sarà difficile non guardare i gargouilles ai lati con gli occhi di Quasimodo.

Articolo di
Bianca Ferracani