Nell’era del low cost che ha reso piu’ facili e piu’ frequenti gli spostamenti c’è ancora chi ama programmar le proprie vacanze con al seguito l’automobile.

Sarà per il gusto di fermarsi quando lo si vuole, di aver maggiore libertà, di portarsi dietro un po’ di casa, gli italiani che si spostano in macchina non sono poi così pochi.

Ovviamente entro i confini europei.

Facciamo pertanto un ripasso delle regole per viaggiare in Europa senza pensieri, non soltanto con l’automobile.

Innanzitutto ti ricordo che una patente di guida rilasciata in un Paese Ue ha validità in tutto il territorio dell’Ue.

In alcuni Paesi è inoltre necessario portare con se anche il libretto di immatricolazione del proprio veicolo.

In qualunque Paese dell’UE viaggerai, la polizza di assicurazione della tua auto fornirà automaticamente la copertura minima richiesta dalla legge (responsabilità civile): la Carta Verde è il certificato internazionale di assicurazione che consente ad un veicolo di entrare e circolare in un Paese estero essendo in regola con l’obbligo dell’assicurazione RCA (Responsabilità Civile Auto) obbligatoria nel Paese visitato.

Tuttavia se hai una copertura contro tutti i rischi dovrai accertarti che la copertura totale si estenda anche agli spostamenti in altri Paesi.

Il modulo di Constatazione Amichevole di incidente (CAI) ha invece valore in tutti i Paesi dell’UE e in Svizzera.

Stesse regole riguardo l’utilizzo delle cinture di sicurezza sia sui sedili anteriori che su quelli posteriori del veicolo, così come è vietato in tutti i Paesi dell’UE l’utilizzo del cellulare alla guida.

***

Il pagamento del pedaggio autostradale vige in altri paesi come l’Austria, la Francia, la Grecia, l’Irlanda, la Polonia, il Portogallo, il Regno Unito, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Slovenia, la Spagna e l’Ungheria.

Per quanto riguarda la vicina Austria ti sarà necessario acquistare ed esporre bene in vista sul veicolo un contrassegno del pagamento del pedaggio, acquistabile presso tutti i valichi di frontiera con l’Austria o presso le stazioni di servizio.

Sistema simile per la Repubblica Ceca, la Slovacchia e l’Ungheria.

Se invece decidi di raggiunger uno stato dell’UE via aerea per poi noleggiare un auto ti ricordo che vi sono limiti di età, che non sono tuttavia fissati a livello Ue, che possono variare tra i 20 e i 23 anni.

Girare l’Europa è oggi decisamente piu’ semplice: la moneta unica ha semplificato i pagamenti all’estero e soprattutto con il trattato di Schengen sono state abolite le frontiere quindi nessun controllo di documenti e libera circolazione per i cittadini degli stati membri.

I paesi che vi aderiscono totalmente sono: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia, oltre all’Islanda e alla Norvegia che non fanno parte dell’UE.

I 10 paesi che hanno aderito all’UE nel 2004 non partecipano ancora completamente all’accordo di Schengen: avrai quindi bisogno di un passaporto o di una carta di identità in corso di validità per viaggiare in questi paesi, compresi Irlanda e Regno Unito nonostante facciano parte dell’UE dal 1973.

Ovviamente è sempre consigliato e prudente (oltreché necessario se ti sposti con un mezzo non tuo tipo nave, treno o aereo) avere con se la carta di identità o il passaporto, che nel caso in cui ci si rechi nei paesi aderenti all’Ue non ha l’obbligo della marca da bollo.

Per quanto riguarda la moneta ti ricordo che pur facendo parte dell’Ue Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia (fino al 31 dicembre 2009), Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Romania, Svezia e Regno Unito, hanno una moneta propria.

***

In viaggio può capitare di aver bisogno di un medico o di un controllo in ospedale: come cittadino dell’UE hai diritto all’assistenza sanitaria gratuita o a seconda dei casi con il pagamento di un ticket, attenzione però se ti trovi in Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera.

In tutta Europa la tensione di alimentazione degli impianti elettrici è di 230 volt, con una frequenza di 50Hz.

A Cipro, in Irlanda, a Malta e nel Regno Unito si utilizzano prese elettriche con tre punte quadrate, mentre gli altri paesi dell’UE utilizzano la classica presa a due punte rotonde.

Per finire, in qualunque Paese dell’UE per contattare i servizi di emergenza esiste lo stesso numero: 112.

L’Europa si dimostra un unico Paese unito anche nel momento del bisogno.

Articolo di
Bianca Ferracani