Mappa di uno dei cammini

Per il terzo anno consecutivo la mia amica Iolanda si prepara con lunghe camminate e zainetto in spalla, per il più classico dei pellegrinaggi: “Mica potevo mancare nell’anno Xacobeo!” mi dice.

Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui si troverebbe la tomba di Giacomo.

Secondo la tradizione qui riposerebbero le spoglie di San Giacomo, fratello di San Govanni evangelista, uno dei 12 apostoli di Gesù, il quale spostatosi da Gerusalemme alla Spagna per annunciare la parola di Cristo, tornato in patria fu ucciso dagli uomini del re Erode.

Il suo corpo fu trasportato dai suoi discepoli in Galizia e sepolto in un luogo segreto che nel 813, secondo la leggenda, fu segnalato da una pioggia di stelle all’eremita Pelagio.

Il vescovo locale ordinò il ritrovamento dei resti e sul luogo venne eretta una chiesetta attorno alla quale sorse la cittadina di Santiago (abbreviazione di San Giacomo) de Compostela (campo di stelle, in omaggio alla visione).

Il luogo divenne fin da subito meta di pellegrinaggi e da allora la Galizia viene ogni anno presa d’assalto da numerosi fedeli ma anche persone che non lo percorrono per motivi religiosi, semplicemente affascinate da questa terra mistica e affascinante.

Il numero dei pellegrini tocca punte altissime negli anni cosiddetti “iacobei”, quelli in cui il 25 luglio, festa annuale del santo, cade di domenica: è il caso dell’anno 2010, Año Santo Xacobeo.

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Il pellegrinaggio di Santiago prevede un percorso di 800 km dei quali almeno 100 vanno fatti a piedi per ottenere la compostela, il certificato ufficiale, concesso fin dal XIV secolo dalla Cattedrale di Santiago destinato a chi realizza il pellegrinaggio.

Si tratta di un timbro che attesta l’avvenuta camminata e che viene rilasciato all’arrivo di ogni tappa prevista dal Camino fatta a piedi, a cavallo, o in bicicletta.

I timbri (sellos) sono rilasciati presso gli alberghi del pellegrino, o nelle principali strutture religiose (chiese, conventi, abbazie) o presso gli Uffici del Turismo e danno diritto di dormire negli Alberghi del Pellegrino (i cosidetti refugios).

Questi ultimi sono ostelli distribuiti lungo tutto il percorso che consentono di dormire con un piccolo obolo; si tratta spesso di sistemazioni spartane, nelle quali hanno la precedenza ad accedervi i pellegrini appunto.

Ma, visto anche il numero di essi presente in ogni periodo dell’anno, su tutto il territorio sono presenti hotel, pensioni, b&b e numerose destinazioni, dove poter incontrare altri pellegrini, spesso provenienti dal tutto il mondo.

Storicamente, le vie degli stranieri verso Santiago furono anche marittime, ed è anzi diffusa l’opinione che per mare fosse arrivata nella Francia carolingia la notizia del ritrovamento della tomba dell’apostolo, e che i primi pellegrini arrivassero proprio dal mare.

Le principali vie di terra che arrivano a Santiago sono descritte nel Codex calixtinus e sono tutt oggi dall’Italia, la via Francigena e poi la via Tolosana fino ai Pirenei; dalla Francia, invece le vie sono diverse; a partire dal sud si potevano percorrere:

la via Tolosana, la più meridionale, da Arles attraverso Tolosa;
la via Podense, da Lione e Le Puy-en-Velay;
la via Lemovicense, da Vézelay per Roncisvalle;
la via Turonese, da Tours e Roncisvalle, che raccoglieva i pellegrini che arrivavano dall’Inghilterra, dai Paesi Bassi e dalla Germania del nord lungo la Niederstrasse.

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Per qualunque cammino arrivassero i pellegrini il punto di raccolta era il Puente la Reina, al quale si arrivava toccando città bellissime come Pamplona, Burgos, e Leon.

Tappe necessarie erano anche Estella, Nàjera, Fròmista, Sahagùn, Rabanal del Camino, Villafranca del Bierzo, Triacastela, Palas de Rei, tutte piccole città, molte delle quali medievali prima di arrivare a Santiago.

Dopodiché il pellegrino, se aveva ancora “gambe”, si spingeva (e arriva tutt’oggi) fino all’estremo promontorio di Fisterra, oppure terminava il suo cammino al santuario di Nosa Señora da Barca, a Muxia, sulla Costa della Morte.

La chiesa presente sorge di fronte ad un celebre luogo di culto megalitico, centrato sulla Pedra d’Abalar (“la pietra oscillante”) che i pellegrini fanno oscillare in cerca del suo punto di equilibrio.

Il più famoso dei cammini è senza dubbio il Camin Francés, che ha inizio a St Jean Pied de Port.

Si lascia la città protetta dalle mura e dagli edifici di arenaria rossa per arrivare a Roncisvalle dalla quale raggiungere Pamplona, famosa per la tradizionale corsa dei tori che si svolge a luglio.

La tappa successiva è Burgos, dove ci si può fermare per una visita al Parco Archeologico di Atapuerca, che dedicato alle origini dell’uomo conserva reperti paleontologici di grande interesse.

Si prosegue per Logrono, nella regione dei vini più pregiati di Spagna, che merita una sosta anche per le belle chiese di Santa Maria de la Redonda, Santiago la Real e Santa Maria del Palacio.

Tra verdi colline e campi di grano si arriva poi a Leon, città d’arte ricca di monumenti romani e medievali, con la cattedrale in stile gotico francese.

Fra piccoli villaggi e boschi incantati si arriva a Santiago de Compostela.

Città universitaria, capoluogo della regione autonoma della Galizia si sviluppa attraverso quattro vie principali e parallele l’una all’altra, Rua do Franco, Rua do Vilar, Rua Nova e Rua do Preguntorio, mentre il cuore della città è la Praza do Obradoiro, sulla quale si affaccia la Catedral de l’Apostol che accoglie la tomba di San Giacomo.

Praza cervantes accoglie i giovani pellegrini desiderosi di ritrovarsi dopo i tanti chilometri fatti, magari anche per mettersi d’accordo per una visita la CGAC, il Centro Galego de Arte Contemporanea o il Monastero de Belvis.

La città, che nel corso degli anni, è stata insignita di numerosi riconoscimenti tra cui la proclamazione nel 1985 a Patrimonio Culturale dell’Umanità è una città mistica e magica per l’atmosfera che si respira e che viene portata sul posto anche dai milioni di pellegrini che ogni anno vi arrivano, stanchi ma felici per un percorso dichiarato dal Consiglio d’Europa “itinerario culturale europeo”.

Mentre le stesse strade, francesi e spagnole, che compongono l’itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

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La Ruta de la Costa, la via di Santiago lungo la costa cantabrica, è invece la traccia principale del cammino più antico, a testimoniare che i pellegrini arrivavano a Santiago da porti atlantici, anche più ad est di La Coruña.

Può essere un’idea anche per ammirare il litorale galego, famoso per la sua varietà, oltre che l’occasione per visitare La Coruña, una città molto antica, incastonata in un paesaggio da favola, e dai mille volti.

La seconda città della Galizia è infatti una città culturale e d’arte, che accoglie numerosi musei e palazzi storici, nonchè la celebre Torre di Ercole: un faro tuttora in funzione costruito nell’epoca dell’Impero Romano, da cui si gode una vista spettacolare su tutta la città in una vera e propria finestra sull’Atlantico.

Un paio di siti interessanti per ulteriori informazioni:

=> Camino de Santiago

=> Pellegrinando

Articolo di
Bianca Ferracani