Foto di Simona Marsella, le saline dello Stagnone

Lasciate le Egadi e Trapani il viaggio prosegue direzione sud, verso Agrigento.

Nella discesa ti consiglio di fermarti a visitare la Riserva dello Stagnone: è una riserva naturale che offre uno spettacolare naturale unico, specialmente al tramonto quando il cielo si tinge di rosso e i riflessi creano dei giochi di luce incredibili sul sale.

Le saline infatti, ad oggi ancora attive, dominano questa zona con i loro mulini a vento, le vasche e i grandi mucchi di sale posti ad asciugare al sole e al vento.

Puoi scoprire i segreti di questa antica arte visitando il museo del sale presente all’interno.

Questa laguna si è formata in tempi abbastanza recenti ma la sua terra è carica di storia: l’isola di Mozia, una delle 4 isole che la costituiscono, custodisce diversi reperti archeologici risalente al tempo dei fenici, epoca in cui era un importante scalo commerciale.

Si tratta di una riserva perché è isolata dal resto del Mediterraneo da un frangiflutti naturale, l’isola Grande; per questo le sue acque sono molto basse e calme, meta ideale per la canoa.

Anche dal punto di vista zoologico è molto interessante; è infatti un ambiente di ideale di riproduzione e di ristoro per molte specie animali, fra cui in alcune stagioni è possibile ammirare i fenicotteri rosa che si godono il riposo su una gamba sola.

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Anche Marsala merita una visita.

Famosa per lo Sbarco dei Mille e per il suo vino, ha anche un mare incontaminato ideale per gli sport acquatici nonché un patrimonio culturale ricco di storia.

Il centro storico con le principali attrazioni monumentali è racchiuso nel perimetro della città medievale e forma un quadrilatero; in realtà tutta la città è organizzata in vie parallele e ortogonali, secondo il vecchio modello ellenistico.

Nel centro puoi visitare il quartiere cinquecentesco spagnolo, la Chiesa Madre, il Palazzo VII Aprile.

Ma non finisce qui: se non fa troppo caldo e te la senti di proseguire c’è ancora molto da vedere, dal castello medievale al campanile, fino alla chiesa dell’Annunziata, insomma la tua sete di cultura non rimarrà delusa.

Se invece sei più attratto dall’eno-gastronomia puoi decidere di andare a scoprire con i tuoi occhi come si produce il Marsala, vino che può essere prodotto solo ed esclusivamente nella zona del trapanese.

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Ormai hai capito che la Sicilia è una terra ricca di storia: scendendo verso Agrigento si incontra un altro stupendo sito archeologico, Selinunte, che ti consiglio di visitare sempre però ben attrezzato con acqua, cappello e crema solare.

Per accedere si paga un biglietto di 6 euro e altri 6 euro se si vuole usufruire del kart elettrico per spostarsi fra le varie zone, che a mio avviso vista l’estensione del parco e il caldo asfissiante sono ben spesi.

Selinunte è stata fondata verso la metà del VII secolo da coloni greci che le hanno dato questo nome dal prezzemolo selvatico che vi trovarono in abbondanza.

Ad oggi tra le rovine in parte ricostruite è possibile visitare, disposti su tre zone, resti di templi, l’acropoli, le fortificazioni e il santuario della Malophoros.


Foto di Simona Marsella, Selinunte

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Ultima tappa di questo tour è Agrigento, non particolarmente attraente dal punto di vista urbanistico ma degna di una nota, anche solo per la sua Valle dei Templi.

Si rimane estasiati e senza parole davanti alla maestosità di queste sontuose costruzioni: ti consiglio, se puoi, di visitarla di sera.

In estate infatti, solitamente in luglio ed agosto, il sito è aperto anche in notturna e con le luci abbaglianti dei riflettori l’effetto è ancora più incredibile: dalle colline i templi sembrano emergere da un’epoca scomparsa.

Naturalmente Agrigento non è solo templi: la città di Pirandello offre diversi itinerari, dal centro storico medievale fino al barocco agrigentino, per arrivare a quello più moderno per gli appassionati di Montalbano sulle tracce dei luoghi percorsi dal famoso commissario.


Foto di Simona Marsella, spiaggia agrigentina

Se poi vuoi goderti anche il mare non rimarrai deluso: le spiagge sono finissime, l’acqua è cristallina e l’ambiente incontaminato.

Se cerchi una spiaggia attrezzata fra tutte ti consiglio Lido Azzurro a Porto Empedocle con sabbia finissima e molto estesa, dotata di servizi e numerosi stabilimenti balneari, ma se preferisci la natura più selvaggia devi assolutamente andare a La Scala dei Turchi.

La spiaggia si estende ai piedi di una scultura naturale calcarea scavata negli anni dalla pioggia e dai venti.

Antico approdo di pirati è un vero spettacolo della natura: ti perderai osservando il bianco degli scogli esaltato dalla luce del sole che muore tra il blu del mare e del cielo…

Questa è la Sicilia!

Simona