colazione da Sbarro

Foto di Simona Marsella, colazione da Sbarro

 

Siamo a New York.

Dopo una giornata di shopping sfrenato, ma anche tra un acquisto e un altro, sicuramente ti verrà fame e avrai bisogno di rifocillarti.

Per questo voglio consigliarti dove mangiare nella Grande Mela.

New York è la città per eccellenza dove non si mangia mai a casa, crisi permettendo naturalmente.

Mangiare fuori è un vero e proprio stile di vita da queste parti e d’altronde l’offerta è la più varia al mondo: si possono trovare tutte le cucine del mondo e anche se molti locali chiudono, immediatamente al loro posto ne sorgono degli altri.

Nella maggior parte degli hotel la colazione non è inclusa, quindi i miei consigli per te non possono che partire da qui.

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Inutile dire che il mio posto preferito “for breakfast” è Starbucks, grande catena americana di caffetterie che trovi ad ogni angolo e dove il caffè espresso almeno si avvicina, se pur alla lontana, al nostro caffè.

Ottimi i muffin e i cappuccini, ma soprattutto camminare per strada con una super tazza di caffè americano ti farà sentire uno di loro, e non da meno ti riscalderà nelle gelide giornate invernali.

Sempre per la colazione ci sono anche altre catene che offrono buffet e piatti internazionali, come Sbarro: sinceramente non mi hanno soddisfatto, ma se pensi di riuscire a mangiare uova e bacon alle 9 di mattina allora vale la pena tentare.

Dopo la colazione, magari nel mezzo della mattinata o del pomeriggio, se hai voglia di uno spuntino veloce da consumare rigorosamente in piedi camminando velocemente da vero newyorchese, hai l’imbarazzo della scelta.

Puoi optare per i bagesl, anelli di pane duro tostato, o per i blintzes, crepes ripiene di frutta e formaggio serviti con panna acida, oppure puoi farti tentare da una fetta gigante di pizza newyorchese, magari ai pepperoni (ovvero con il salame piccante).

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Per il pranzo, se non hai voglia di sederti al ristorante, anche perché diciamolo le cose da fare e da vedere a New York sono davvero tante e il tempo stringe, puoi andare in uno degli innumerevoli fastfood, il vero simbolo americano.

Se hai un languorino e non sai dove fermarti sicuramente se guardi bene dall’altra parte della strada trovi un chiosco che vende hot dog.

Si dice che l’hot dog sia stato inventato proprio qui a New York nel 1870, più precisamente nel quartiere di Coney Island, nel famoso chiosco di Nathan’s dove ogni anno il 4 luglio si svolge la gara a chi ne mangia di più.

All’ingresso trovi infatti un cartellone con il conto alla rovescia dei giorni mancanti alla sfida.

Se sei un buon mangiatore potresti provare a cimentarti nella gara, ma devi avere un bel fegato.

Comunque visto che sei arrivato fino a qui puoi approfittarne per visitare questa zona: è davvero caratteristica con il luna park, i chioschi e soprattutto il bellissimo lungomare.

Nathan’s

Foto di Simona Marsella, Nathan’s

 

Oltre agli hot dog, molteplici sono le catene di fastfood: Mc Donald’s, Burger King, KFC ma anche chioschi che vendono ogni tipo di cibo e di qualsiasi cucina internazionale, dal cinese al thailandese, dal greco al messicano.

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Dopo tutto il giorno che corri di qua e di là la sera è d’obbligo goderti un pasto comodamente servito al tavolo: puoi scegliere tra una cena trendy (NOBU 105 Hudson St) , una bella bistecca in una steakhouse (GALLAGHER’S 228 West 52nd St), o una cena in verso stile americano (BROOKLYN DINER 212 West 57th St.)

Infine ti segnalo due posti che mi sono piaciuti particolarmente.

Nel cuore di Times Square puoi gustare gamberi in tutte le salse da Bubba Gump, immersi nell’ambientazione del film Forrest Gump.

Il cibo è molto buono nonostante sia un posto turistico e i prezzi non troppo alti.

Bubba Gump

Foto di Simona Marsella, Bubba Gump

 

Se invece come me dopo una settimana hai nostalgia della cucina italiana ti suggerisco questo ristorante che si trovava proprio di fronte al mio albergo Washington Jefferson: si chiama Viceversa ed è gestito da un signore emiliano molto gentile e cortese.

L’ambiente è molto accogliente ed elegante, il cibo e soprattutto la pasta sono veramente italiani ed il servizio è ottimo.

In ogni modo dovunque tu voglia cenare ti consiglio di prenotare, altrimenti sarà difficile trovare un tavolo disponibile, in particolar modo nel fine settimana; ma soprattutto cerca di non arrivare in ritardo rispetto all’orario concordato perchè difficilmente ti terranno il tavolo libero.

Per quanto riguarda il conto invece ricordati che ai prezzi indicati nel menu vanno aggiunte le tasse; inoltre, mi dispiace ma se non lo sai ancora, la mancia è obbligatoria e corrisponde almeno alle tasse indicate nella ricevuta.

Almeno posso dirti, come consolazione, che solitamente il servizio è ottimo.

Buon appetito in New York!

Simona