pianta della miniera

Foto di Simona Marsella, pianta della miniera

 

Qui su viaggiovero.com più volte ti abbiamo parlato di Cracovia e devo dirti che è davvero una città che merita di essere visitata: ci sono stata da poco e ne sono rimasta affascinata.

Tanto più che è ancora molto economica non avendo adottato l’euro (ma forse a breve lo farà, quindi sbrigati ad andare): pensa che io ho speso solo 80 euro per il volo da Roma andata e ritorno (con Ryanair), più due notti in hotel (prenotato su booking.com), grazie a una segnalazione trovata su un utilissimo blog che vi consiglio di tenere d’occhio, http://www.thepassenger.info

***

Oltre a quanto ti hanno già detto Cristiano e Valeria voglio suggerirti una visita davvero particolare nei dintorni della città.

Sto parlando delle Miniere di Sale di Wieliczka, a meno di 20 km a sud-est dal centro di Cracovia.

Se vuoi raggiungerle in autonomia, puoi fare come ho fatto io e prendere il bus numero 304 che parte alle spalle del centro commerciale della stazione Glowny e ti porterà a 200 metri dalla miniera: puoi acquistare il biglietto alla fermata o a bordo, l’importante è avere con te della moneta.

E’ facile capire dove scendere in quanto all’interno dell’autobus sono indicati via via tutti i nomi delle fermate (la tua è Wieliczka Kopalnia); in ogni modo puoi sempre chiedere informazioni a qualche passeggero o al conducente, sono sempre tutti molto gentili.

Se non vuoi fare da solo e preferisci la comodità puoi rivolgerti ad un’agenzia turistica del posto: passeggiando per il centro troverai diversi cartelli che promuovono la visita e non sono poi così costose.

Non si possono visitare le miniere in autonomia ma bisogna aggregarsi a una delle visite guidate, che partono ogni 15 minuti, ognuna in lingua diversa: purtroppo le visite in italiano ci sono solo da giugno a settembre (giugno e settembre: ore 13; luglio e agosto: ore 9:45, 13:10, 15:45), ma devo dire che non è difficile seguire quella in inglese anche per chi come me è un po’ arrugginito.

Il biglietto costa circa 15 euro, a cui devi aggiungere circa 2 euro se vuoi fare le foto (ti daranno un adesivo da apporre sulla macchina fotografica).

trasporto del sale

Foto di Simona Marsella, trasporto del sale

 

La visita dura circa due ore e copre una lunghezza di circa 3 chilometri, in sostanza l’1% dell’estensione totale delle miniere.

All’interno c’è una temperatura costante intorno ai 15 gradi, quindi se la visiti in estate ricordati di portarti almeno una felpa, mentre se è inverno, beh troverai un po’ di sollievo al clima rigido esterno.

Si inizia con una discesa di 380 gradini: durante il percorso si raggiunge una profondità di 135 metri sui 327 totali e si attraversano circa 20 camere sulle 3000 presenti.

Le origini di queste miniere risalgono al Medioevo e tutt’ora vengono utilizzate per l’estrazione del sale.

Quello che ti colpisce è che qualsiasi cosa è fatta di sale: pavimenti, sculture, lampadari.

Durante il giro si attraversano diverse sale, in alcune delle quali sono riprodotte scene di vita delle miniere: dalla scoperta del sale al suo trasporto, fino al procedimento di eliminazione del metano che si accumula nella miniera.

Proseguendo si incontrano anche dei laghi salati e delle cappelle: c’è davvero di tutto.

cappella Santa Kinga

Foto di Simona Marsella, cappella Santa Kinga

 

In ogni modo la sala più impressionante, più stupefacente, quella che ti lascia senza fiato è la cappella di Santa Kinga: ti impressiona non soltanto per le grandi dimensioni ma anche per tutte le sculture e bassorilievi fatti di sale, tra cui quello raffigurante il cenacolo sul modello dell’affresco di Leonardo da Vinci.

Illuminata da enormi lampadari si erge l’opera più grande della sala, l’altare maggiore decorato con tantissimi cristalli d’alite che creano bellissimi giochi di luce.

Ti trovi in una vera e propria chiesa, tanto che si svolgono diverse celebrazioni religiose: se vuoi e non l’hai ancora fatto puoi anche decidere di sposarti all’interno di questo magnifico posto!

Proseguendo, alla fine della visita si trovano piccoli negozi con souvenir, ma anche un ristorante self service molto carino: io l’ho provato e devo dire che è buono ed economico, a differenza di quanto si possa pensare essendo collocato in un posto così turistico.

Prima di uscire c’è anche una grande sala dove si organizzano congressi, banchetti, balli di Capodanno, concerti e manifestazioni sportive.

Insomma qua giù non manca proprio niente!

Simona