Perdersi in città

Perdersi in città

 

Ti confido un mio difetto.

Mentre navigo senza meta nella grande rete mi capita di salvare link ad articoli che, a prima vista, mi sono parsi interessanti, poi inevitabilmente me ne scordo e solo dopo mesi mi ricapitano davanti.

È successo anche con questo articolo letto sul sito della BBC e che ci svela 6 città (per loro le migliori) in cui è consigliato perdersi e non seguire i classici percorsi turistici.

Mi è venuta l’idea di provare a metter giù il MIO elenco di città in cui adoro perdermi.

Londra

Big Ben e House of Parliament

Big Ben e House of Parliament – Foto di Cristiano Guidetti

 

La mettono anche nel pezzo citato, e come non potrei essere d’accordo?

È la mia città preferita, seconda casa addirittura e anch’io ti ho consigliato con diversi articoli percorsi alternativi alle solite mete turistiche.

Come il giro a Greenwich o quello a Little Venice, oppure quello delle stazioni sia ferroviarie che della metropolitana.

Al di là dei miei consigli, a Londra basta scendere a una fermata della metro che non conosci e cominciare a perderti nei dintorni.

Potresti scoprire uno scorcio unico della città, un pub storico, un piccolo museo di nicchia, un quartiere residenziale che ti mostra le attività quotidiane degli abitanti… mi fermo qui!

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Parigi

Io e Parigi non andiamo molto d’accordo, non ci siamo mai amati ma non posso non inserirla.

Sarebbe come tapparsi gli occhi…

Parigi e i suoi quartieri sono il luogo ideale per perdersi e finire davanti a piccoli cafè o a piccole vetrine di negozi quasi nascoste.

Ricordo una passeggiata di dicembre fatta sull’Ile Saint Louis in cui mi sembrava di essere in un piccolo villaggio francese e invece mi trovavo a 10 minuti di camminata dal centro di Parigi.

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Venezia

Anch’essa inserita nell’articolo e mi trovano d’accordo al 100%.

Unica cosa: io ho avuto la fortuna di dormire a Venezia e non solo di farci la classica gita giornaliera.

Credimi… cambia molto l’atmosfera e diventa da sogno, quando la sera parte l’ultimo traghetto con i turisti ritardatari e si rimane solo coi locali.

La bolgia del giorno viene rimpiazzata da un silenzio quasi irreale e camminare tra le calle è un’esperienza incredibile.

Mi è capitato di incrociare alle 23 passate, in una calla di dimensioni ridotte, un’anziana signora… mi sono dovuto fermare per lasciarla passare e lei mi ha salutato.

E’ un bel ricordo!

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New York

Sarà la facilità di orientarsi ma la Grande Mela è il prototipo della città in cui perdersi (anche se è difficile…).

Non si poteva fare negli anni ’90, alcuni quartieri erano troppo pericolosi ma oggi è diverso.

Girare in lungo e in largo Brooklyn o scegliere un rettangolo di Manhattan da esplorare è semplice e riserva sorprese di ogni genere.

Alla fine della passeggiata ti sembrerà di aver attraversato il pianeta intero, dai ristoranti etnici di mezzo mondo, ai negozi più o meno originali.

Avrai incontrato almeno una decina di etnie diverse per strada, facendo una media al ribasso.

Il mio consiglio va al Greenwich Village e a Chelsea, i miei quartieri preferiti.

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Chiang Mai

Chiang Mai Wat Phrathat Doi Suthep

Chiang Mai Wat Phrathat Doi Suthep – Foto di Cristiano Guidetti

 

Come ti ho detto all’inizio, questa è la MIA lista e non posso fare a meno di inserire uno dei miei ultimi “amori“.

Ne ho già parlato in un articolo, ma lo voglio sottolineare ancora: l’atmosfera di totale rilassamento (a dispetto del traffico) che ho respirato a Chiang Mai non ha avuto eguali.

Passeggiare fuori e dentro dal quadrilatero delle sue mura tra un tempio e l’altro, salire su un tuk tuk e farsi portar via nel traffico, sedersi al tavolino di un ristorante e assistere al passeggio, perdersi tra i profumi (e gli odori) di uno dei tanti mercati presenti sono solo qualche “lampo” di quello che offre la città.

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Ne ho citate solo 5 ma potrebbero essere di più, perdersi in una città è la mia attività preferita. E una volta che ho deciso di farlo vado alla ricerca di offerte del momento per gli hotel (su Booking) o gli appartamenti (su Airbnb).

Queste sono quelle che amo di più… per ora!

Un saluto,
Cristiano