Autoritratto di Leonardo

Autoritratto di Leonardo - Fonte per le foto: Consorzio La Venaria Reale

 

I festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità nazionale hanno avuto anche il merito di portare sotto i riflettori un gioiello a pochi passi di Torino: la Venaria Reale.

Ne aveva già parlato anche Valeria in un articolo di qualche tempo fa.

A circa 10 km dal centro della prima capitale d’Italia si snodano il borgo antico cittadino ma soprattutto la Reggia e i suoi giardini, che dopo ben due secoli di abbandono sono tornati a splendere nel 2007, dopo otto anni di restauri.

Non siamo a Versailles e l’atmosfera è decisamente sabauda, ma il luogo è affascinante e un ottimo motivo in più per visitarlo nei prossimi giorni sono le due grandi mostre allestite proprio per celebrare il compleanno dell’Italia.

C’è tempo infatti fino al 29 gennaio prossimo per ammirare

“Leonardo, il Genio, il mito”

e

“Moda in Italia”

La prima celebra il gigante delle arti e delle scienze italiane in un allestimento da premio Oscar: l’esposizione infatti, negli ampi spazi della settecentesca Scuderia Grande di Filippo Juvarra, è firmata dallo scenografo Golden Globe Dante Ferretti, che mette in scena tre grandi macchine ispirate a disegni del Maestro (un meccanismo d’orologio, una macchina cimatrice per tessuti e – in dimensioni abnormi – il modello della testa del cavallo per il monumento equestre degli Sforza che il Maestro non realizzò mai).

All’interno, fragili disegni in sanguigna di Leonardo, il Codice sul volo degli uccelli e il nucleo completo dei tredici fogli autografi di Leonardo appartenenti alle collezioni della Biblioteca Reale di Torino, incluso il celebre Autoritratto.

Ma non è tutto: a dimostrazione che la figura di Leonardo sia diventata quasi mitica nel corso dei secoli, fino ad identificare in tutto e per tutto “il” genio, ecco una carrellata di schizzi, ritratti, dipinti, di artisti a lui successivi.

Fino ad arrivare alla preziosa ed irriverente sezione contemporanea: ti troverai davanti la Gioconda con i baffi di Marcel Duchamp e l’Ultima Cena di Andy Warhol.

E l’affresco-simbolo di Leonardo è anche protagonista di una delle due chicche multimediali della mostra.

A chiusura, infatti, ti troverai davanti una riproduzione digitale a grandezza naturale dell’Ultima Cena, e sfiorando i tablet a disposizione se ne potranno analizzare i minimi dettagli.

Ad accoglierti all’entrata, invece, ci sarà la rassicurante voce di Piero Angela, che dagli schermi ti racconterà il tentativo di ricostruire il volto di Leonardo da giovane.

Leonardo

Leonardo - Fonte per le foto: Consorzio La Venaria Reale

 

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Altrettanto affascinante (e da non perdere se amate in film in costume!) è “Moda in Italia”: davanti a voi, nelle Sale delle Arti della Reggia, in un gioco di specchi e foto d’epoca in bianco e nero che si alternano alle pareti, sfileranno abiti che hanno contrassegnato la moda italiana degli ultimi 150 anni.

E, a loro modo, anche la politica e la vita sociale.

Si parte infatti con tre abiti di altrettante donne, due celebri figure cinematografiche (la Claudia Cardinale de “Il Gattopardo” e la Alida Valli di “Senso”, diciamo che per tutta la mostra Visconti farà quasi da filo conduttore cinematografico) e la Contessa di Castiglione, figura di spicco del risorgimento.

E poi i bustini strizzati e le tournure (i “cuscini” che gonfiavano la parte posteriore delle gonne) dell’800, gli abiti allegri della Belle Epoque, i completi bianchi di lino della villeggiatura dei primi del ‘900 (compresa quella di “Morte a Venezia” e dell’omonimo film di Luchino Visconti), gli scuri abiti da sera a sirena…

Abito

Abito - Fonte per le foto: Consorzio La Venaria Reale

 

Breve parentesi cupa della Grande Guerra (con tanto di uniforme e abito femminile che sembra – e probabilmente lo è – fatto della stessa ruvida tela verde), e poi via di nuovo con il charleston ed una sfavillante carrellata di abitini tutti frange e lustrini (compreso uno appartenuto a Mae West).

Ma la moda è anche specchio delle arti ed ecco quindi le tuniche esotiche di Eleonora Duse e la vestaglia di seta di Gabriele D’Annunzio, oppure gli informi soprabiti Anni 20 ornati di ricami surrealisti.

Nelle sale arriva poi l’epoca fascista, e se prima era tutto un fiorire di seta, velluti e pizzi, ecco fare la loro comparsa le prime fibre sintetiche.

In esposizione nelle sale anche le gonne degli anni ’50 e ’60 (ed abiti di Ava Gardner e Liz Taylor) e qualche abito “flower power” dei 70, fino ad arrivare al “tripudio” finale: una grande sala allestita come in una sfilata, dove i visitatori saranno circondati da manichini con abiti e accessori delle griffe più famose, in ordine (e cronologia) sparso.

Passerella

Passerella - Fonte per le foto: Consorzio La Venaria Reale

 

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Ti ho fatto venire un po’ di curiosità?

Ti segnalo che per visitare la mostra su Leonardo è meglio prenotare il proprio biglietto sul sito della Venaria Reale.

Ti manderanno conferma ed orario di ingresso, perché l’accesso è consentito solo a 120 persone ogni mezz’ora.

Non è necessario pagare in anticipo ma basta presentarsi in biglietteria, dove si potrà anche fare direttamente il biglietto di ingresso per la mostra sulla Moda a prezzo ridotto (singolarmente costano 12 euro, il ridotto 8, ma ti consiglio di dare un’occhiata sul sito per verificare una serie di convenzioni).

Come raggiungere la Venaria Reale?

Se arrivi in treno a Torino, dalle Stazioni di Porta Nuova e Porta Susa ogni mezz’ora passa un servizio navetta dedicato, costa 5 euro a/r e ci impiega circa 30 minuti.

In alternativa, però, è possibile utilizzare anche l’autobus urbano 11: ci impiega di più (almeno tre quarti d’ora) ma la corsa semplice costa 1,5 euro.

In treno si può arrivare direttamente a Venaria sulla linea Torino Dora-Ceres, altrimenti in auto si prende la tangenziale di Torino-Nord, uscita Venaria (La Venaria Reale – Reggia e Giardini) o Savonera/Venaria (La Venaria Reale – Scuderie Juvarriane).

Articolo di
Mariangela Traficante