zona del tufo

Foto di Simona Marsella, zona del tufo

 

C’eravamo lasciati a Pitigliano, nella provincia di Grosseto, più precisamente in una parte della Maremma toscana ai confini con il Lazio; qui il territorio è di origine vulcanica e frastagliato da enormi speroni di tufo.

Siamo tra colline e campagne coltivate, in una zona dove è forte la testimonianza della presenza del popolo etrusco.

Ma non c’è solo Pitigliano da visitare: è arrivato il momento infatti di parlarti delle altre due splendide cittadine che si trovano nei dintorni, altrettanto caratteristiche.

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Inizio da Sovana, borgo medievale appartenente al club dei borghi più belli d’Italia, un tempo fiorente centro etrusco.

E proprio questi due aspetti, etrusco e medievale, si accostano e si alternano per le vie della cittadina, costruita interamente su un masso di tufo.

Entrando respirerai un’atmosfera incantata e avrai l’impressione che il tempo si sia fermato.

Del periodo etrusco rimane la Necropoli, dove si trovano una notevole varietà di tombe, da quelle a camera, fino a quelle a tempio e a loculo.

Per il resto Sovana è tutta racchiusa tra la Rocca Aldobrandesca, un tempo facente parte del castello medievale e di cui oggi rimangono pochi ruderi, e il Duomo, situato sulla parte occidentale dello sperone, fuori dall’abitato, al quale si accede attraversando un viale di cipressi e colonne romane.

Il Duomo, edificato su un pre-esistente edificio religioso, presenta più stili che rispecchiano le diverse fasi della sua costruzione e rappresenta uno degli esempi più importanti di architettura romanica-gotica della Toscana.

Tra la Rocca e il Duomo sono comunque diversi i monumenti da vedere: dal Palazzo Vescovile alla Chiesa di S. Masimiliano, dal Palazzo Pretorio alla Loggia del Capitano.

Il mio consiglio al solito è quello di perderti nelle viuzze e piazzette, andando alla scoperta di scorci incantevoli e cercando di rubare attimi di vita quotidiana.

Ma se vuoi entrare veramente nella vita del posto non devi fare a meno anche di assaggiare le specialità locali: piatto tipico di queste parti è l’acquacotta, piatto povero a base di cipolla, pomodoro e pane raffermo, davvero delizioso.

scorci di vita

Foto di Simona Marsella, scorci di vita

 

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Dieci chilometri ad est di Sovana si erge Sorano, anch’esso arroccato su un’imponente roccia di tufo.

Immerso tra vallate, vigneti e campi coltivati, al suo interno troneggia il borgo medievale, caratterizzato da una serie di stradine e vicoli che si intersecano fittamente, tra le quali le case scavate nel tufo si sviluppano in altezza.

Ed è proprio il centro storico la parte più caratteristica di Sorano, tra l’altro ricco di monumenti e chiese da visitare.

Fra tutte la Fortezza Orsini, iniziata dagli Aldobrandeschi ma terminata dalla famiglia Orsini, di cui divenne la residenza principale: è una costruzione imponente, che domina tutto il paese e a cui si accede attraverso un ponte levatoio che attraversa un fossato.

Fra gli altri ti consiglio di andare a vedere il Masso Leopoldino, un grosso masso di tufo situato di fronte alla Fortezza con la funzione di avamposto difensivo, e il parco di San Rocco, che conduce fino alla Necropoli.

Non solo monumenti però: questa zona è caratteristica anche dal punto di vista naturalistico, in quanto regno indiscusso di numerose specie animali e vegetali ormai rare che grazie ad un ambiente ancora incontaminato riescono a vivere indisturbate.

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Se ti sei stancato di girare e fare il turista sappi che non lontano dal borgo sorgono le Terme di Sorano, un grande complesso con strutture moderne e un’ampia piscina termale, alimentata dalle acque provenienti dall’antica Pieve di Santa Maria dell’Aquila.

Si tratta di un residence privato e non molto economico, ma per un’occasione speciale si può fare un’eccezione, e magari dando un’occhiata alla sezione “offerte speciali” potrai trovare anche un prezzo vantaggioso.

Ma le terme di Sorano non sono le uniche terme nei dintorni: grazie infatti alla presenza del Monte Amiata, antico vulcano che continua a scaldare le falde acquifere, sono diverse le sorgenti presenti.

Come ti avevo già accennato infatti non troppo lontane (circa 20 chilometri) trovi le Terme di Saturnia, caratterizzate da acque che sgorgano da millenni all’interno di un cratere naturale alla temperatura di 37 gradi e che dispongono anche di piscine naturali gratis, mentre tra i centri minori ti segnalo Bagno Vignoni e anche le terme di San Filippo.

Insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta per una caldo bagno rilassante e terapeutico.

Simona