Palazzo Reale Phnom Penh

Palazzo Reale Phnom Penh - Foto di Andrea

 

Nonostante il caldo di questi giorni, passeggiare per Phnom Penh può riservare piacevoli sorprese.

Una bottiglia d’acqua minerale (diffidate della “drinking water” che per la procedura di preparazione risulta assolutamente priva di sali minerali, indispensabili invece nei climi tropicali) e una copia della Lonely Planet possono essere compagni sufficienti visto che la gente è accogliente e disposta a fare 4 chiacchiere con i turisti.

Devo ammettere che non conosco bene le attrazioni turistiche di questa città e che mi sono pertanto lasciato consigliare da mio cugino Sergio che da quasi un anno si è trasferito a Phnom Penh: se dovesse servirti un consiglio non esitare a contattarlo, sono sicuro che ti saprà dare una mano!

Seguendo il suo itinerario, dopo aver visitato i “monumenti alla memoria” di cui ti ho parlato in precedenza, ho concentrato l’ attenzione su quelli che sono i principali monumenti.

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Siamo partiti da Wat Phnom, l’edificio più antico ancora esistente che risale al periodo di prima fondazione (fine del 1300) di Phnom Penh e dal quale deriva il nome della città.

Letteralmente il nome significa “Tempio della Collina” (Phnom).

Secondo la leggenda una vedova di nome Daun Penh trovò in un tronco d’albero 4 statue di Buddha in bronzo e costruì per proteggerle un piccolo santuario in cima a questa collina artificiale che divenne in poco tempo meta di pellegrinaggi e venerazioni.

Questo importante tempio buddista è stato ricostruito diverse volte.

Il chedi centrale è internamente decorato con affreschi raffiguranti la vita di Buddha e contiene una grande statua in bronzo raffigurante Buddha; la struttura è “protetta” tutto intorno da statue di leoni.

Facile vedere a passeggio diverse scimmie del tutto a proprio agio fra turisti e pellegrini.

Arrivarci è semplicissimo visto che si trova al centro della città: l’ingresso principale si affaccia verso est ed è facilmente riconoscibile per la presenza di una scalinata fiancheggiata da naga e leoni a difesa dell’ingresso non lontano dall’Ambasciata Americana, dall’Ufficio Postale Centrale e dal lungofiume.

L’ingresso costa solamente 1 $ per i non cambogiani.

Interessanti i “cartomanti/astrologi” che si incontrano nelle vicinanze sempre impegnati nel predire il futuro.

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Con un comodo Tuk Tuk, costeggiando il lungo fiume si arriva in pochissimi minuti al Palazzo Reale (Royal Palace).

Importante: ricordati di avere un abbigliamento decoroso visto che non è consentito l’ingresso con spalle scoperte e pantaloni corti (soprattutto al ginocchio).

L’ingresso costa 6,50 $.

Gli orari di apertura sono piuttosto strani quindi conviene arrivare al mattino presto, in modo anche da non soffrire troppo per il caldo.

Nonostante sia più modesto del simile Grand Palace di Bangkok ospita diversi edifici, non tutti aperti al pubblico.

La Sala del Trono risale al 1434 ma venne ricostruita a metà del 1800 e rappresenta l’edificio più grande all’interno del quale non è consentito scattare fotografie.

Molto interessante il Tempio del Buddha di Smeraldo, noto anche come Silver Pagoda per le sue 5329 piastrelle in argento che ricoprono il pavimento per un totale di circa 6 tonnellate di metallo.

Silver Pagoda

Silver Pagoda - Foto di Andrea

 

Prima di uscire vale la pena visitare la galleria fotografica con le immagini dell’attuale Re, prima e dopo la dittatura.

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A breve distanza dal Palazzo Reale, ci puoi arrivare tranquillamente a piedi, si trova il Museo Nazionale della Cambogia (National Museum).

Si tratta del più importante museo al mondo per quanto riguarda l’arte Khmer e contiene statue, oggetti in ceramica e bronzo che vanno dal periodo preistorico fino ai giorni nostri.

L’edificio in cui è ospitato ha l’architettura ispirata ai templi Khmer ma non è mai stato adibito al culto religioso.

L’ingresso per gli stranieri costa 3 $ ed è consentito dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio.

Per il resto posso solo dirti che passeggiare per Phnom Penh è piuttosto piacevole, soprattutto nelle tarde ore del pomeriggio, quando i locali iniziano ad animarsi e il lungofiume è un set fotografico che offre interessanti incontri.

 Monaco sul traghetto sul Mekong

Monaco sul traghetto sul Mekong - Foto di Andrea

 

Ma di ristoranti e hotel te ne parlerò la prossima volta.

Ciao!
Andrea