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Se sei tra quelli che in aereo non vedono l’ora di decollare per godersi un po’ di sano riposo, leggere un libro, o semplicemente stare soli con se stessi, non leggere questo articolo.

Anzi no, leggilo e, chissà, potrai scoprire qualche escamotage per tentare di evitare compagni di viaggio invadenti!

Facebook & Co. hanno varcato i gate di imbarco e sono arrivati a bordo: ecco il social seating.

Ormai con i social network possiamo condividere tutto, dai libri che leggiamo ai pensieri che ci frullano in testa, facciamo sapere al mondo dove siamo facendo “check-in” e pensiamo di poterci costruire un’informazione a misura di cerchia di amici a suon di “like”.

Potevano mancare all’appello i seggiolini dell’aereo?

Il concetto è semplice: prenoto un volo, salgo a bordo e non ho la minima idea di chi mi possa capitare accanto.

E se invece qualche fila più in là ci fosse qualcuno interessante da conoscere?

Qualcuno con i miei stessi interessi con cui scambiare due chiacchiere o fare networking di lavoro?

L’idea non poteva certo restare ignorata a lungo.

Ci hanno pensato le compagnie aree e sono nate anche delle start-up, per cui se ti piace socializzare in aereo e ti stuzzica l’idea di scoprire chi viaggerà con te, prova a dare un’occhiata a queste iniziative.

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Quella che ha fatto più parlare di sé da noi – quanto meno per vicinanza geografica – è Meet and Seat di Klm, attiva per il momento solo su alcuni voli intercontinentali.

Una volta prenotato il volo con la compagnia olandese puoi entrare nella sezione dedicata del sito, “loggarti” con Linkedin o Facebook e decidere quanti e quali dettagli dei tuoi profili condividere con l’applicazione.

E la mappa dei posti a bordo mostrerà i dettagli (e i posti) degli altri passeggeri che avranno a loro volta deciso di fare lo stesso.

E se qualcuno ti va a genio potrai scegliere di sederti accanto a lui.

E la privacy?

Sul sito di Klm si legge che la compagnia si impegna a non usare i dati per scopi terzi, e che li cancellerà 48 ore dopo la partenza.

E spiega che puoi decidere di cambiare posto quante volte vuoi (prima di partire ovviamente!): funzione utile se scopri di essere stato “prescelto” come compagno di viaggio da qualcuno che proprio non ti ispira…

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Stai progettando invece un viaggio in Oriente?

Se viaggi su Malaysia Airlines puoi usare MHbuddy.

Con l’applicazione puoi fare tutto su Facebook, prenotare il volo, fare il check-in e, ovviamente, spulciare tra i tuoi amici per scoprire se troverai qualcuno di loro a destinazione o addirittura sul tuo volo (e sempre grazie alla mappa di bordo potete decidere di sedervi vicini).

Un’applicazione tutto sommato più “discreta”: non ti permette infatti di curiosare tra i profili di perfetti sconosciuti ma solo tra i tuoi amici di facebook, e questi si presume siano tutti contatti già “testati” ( o no?).

Si tratta di un servizio utile o di una moda passeggera, uno sfizio in più come ne sono nati tanti nel mondo social?

Di sicuro anche le altre compagnie aeree, che per ora stanno a guardare, qualcosa metteranno in campo.

Nella Rete si parla di JetBlue, American Airlines e Delta Airlines come papabili, staremo a vedere.

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In attesa delle compagnie, si sono mosse le web company.

Ne abbiamo trovate tre, Planely, SeatID e Satisfly.

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Su Planely ti devi registrare, e una volta che avrai tra le mani il tuo prossimo biglietto aereo inserirai le coordinate del tuo volo: loro “pescheranno” i profili Linkedin e Facebook di altri utenti che avranno fatto lo stesso e che troverai sul tuo volo.

Poi, il resto sta a te!

Ma la socializzazione può partire anche prima dell’imbarco: sei un tipo che si annoia nelle attese in aeroporto?

Potresti usare Planely per rintracciare altri passeggeri con cui fare networking tra un caffè e un giro al duty-free.

Prenota, vola, e se l’incontro col tuo vicino di posto (assolutamente casuale o efficacemente combinato via Planely & co) è stato particolarmente divertente, emozionante, utile, raccontalo: proprio planely ha lanciato di recente la sezione “Stories”, aperta appunto ai racconti dei viaggiatori.

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Meno giocoso e molto più istituzionale sembra invece l’israeliano SeatId, almeno così si presenta il suo sito, che ha due particolarità: l’accesso è, per ora, su invito (ma per entrare in lista si può cominciare inserendo il proprio indirizzo e-mail) e occorre che la scelta tra i due passeggeri, chiamiamola così, sia reciproca.

E questi due “paletti” lo rendono forse accattivante per il business networking.

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Satisfly permette di inserire info su di sè come gli interessi o le lingue conosciute.

I dati vengono poi comunicati alle compagnie aeree partner, che li inseriscono nei propri sistemi di assegnazione posto.

Si presenta come un vero e proprio social network, e una volta dentro ti chiede di connetterti ai tuoi profili social scegliendo tra Facebook, Twitter, Linkedin, Four Square, Trip It, Dopplr e Flickr.

Poi puoi tracciarti il tuo profilo di “viaggiatore”, scegliendo ad esempio il tuo “flight mood” del momento (ti va di chiacchierare? Vuoi rilassarti invece?) ed altri parametri.

Astutamente, poi, Satifly previene le perplessità legate alla sicurezza assicurando che, di fatto, le informazioni provenienti da Facebook non verranno divulgate agli altri membri.

E dando altre indicazioni sulla privacy.

Vale comunque sempre il buonsenso, anche con il social seating: meglio leggere bene le condizioni d’uso di queste applicazioni se temiamo che i nostri dati possano vagare nella Rete più di quanto già facciano tra un social network e l’altro, verifichiamo se e come possiamo intervenire a nostro piacimento, per modificare dettagli e profili, e accertiamoci di poter decidere quante e quali info su di noi condividere con i nuovi compagni di viaggio.

Articolo di
Mariangela Traficante