Ostuni

Ostuni - Foto fornita da Sara Macchitella

 

“Amo la Puglia perché è il tacco e senza di essa l’Italia sarebbe più bassa”.

Immagine suggestiva vero?

E’ Vladimir Luxuria, pugliese doc (di Foggia per la precisione), a esprimere così la sua visione della regione più lunga d’Italia, e protagonista nei giorni scorsi della striscia quotidiana “Capital in the world” su Radio Capital, nonché sul sito di Lonely Planet che ha gestito le trasferte radiofoniche tra Gargano e Salento.

E come dar torto a Luxuria?

L’Italia senza la Puglia non solo sarebbe più “bassa” ma perderebbe anche alcuni gioielli assoluti.

Come Castel del Monte, i trulli, il mare del Salento, giusto per fare qualche esempio, e Ostuni naturalmente.

La città bianca arroccata sulla collina è un’immagine suggestiva ed una tappa che non può mancare da un giro di Puglia che si rispetti, e per carpirne i segreti più autentici ti consiglio oggi una guida molto particolare.

Partiamo dall’antefatto.

Ti è mai capitato, in presenza di amici che vengono da lontano o di turisti appena conosciuti, di trasformarti in una guida improvvisata per far fronte al tiro incrociato di domande, curiosità, info sul tuo territorio?

Ecco, così è andata anche a Sara Macchitella, ostunese doc e autrice appunto di Ostuni Pocket.

Che alla fine, a furia di rispondere alle domande, ha deciso di farne lei pensando che era giusto scrivere della sua città con occhi turistici.

Ostuni, scorcio

Ostuni, scorcio - Foto fornita da Sara Macchitella

 

E così, animata dal suo spirito di cronista (Sara è giornalista e copywriter) ha iniziato a girare per il centro storico di Ostuni, armata di questionari, a intervistare loro, i turisti, per farsi raccontare direttamente cosa davvero desiderassero sapere della Città Bianca.

Era il maggio 2009.

“Dai risultati del sondaggio è emerso che la maggior parte delle persone intervistate erano stranieri e tutti mi chiedevano informazioni sulla Cattedrale, sugli orari delle chiese e sul timetable dei trasporti con il mare”, racconta Sara, e così è cominciata l’avventura.

“Da lì ho iniziato a impostare Ostuni Pocket in sei categorie: “dove andare” nel centro storico, i “paesaggi” da vedere, le “tradizioni” da ammirare, le “spiagge” da vivere, la “gastronomia” da gustare e tutti gli appuntamenti estivi.

Era come se prendessi per mano ogni singolo turista e lo accompagnassi in giro per Ostuni, facendogliela conoscere”.

Il progetto (Sara realizza da sola la guida tascabile, con il contributo degli inserzionisti e degli Enti che lo hanno sposato), nell’edizione 2012 è stato condiviso anche dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Ostuni e dal Parco Regionale delle Dune Costiere.

Ed ecco quindi Ostuni Pocket che, come promette il nome, è davvero una guida piccola ed agile.

In 64 pagine potrai provare a vivere la città bianca (ed il suo territorio) con gli occhi di chi ci abita.

Partendo ad esempio da via Cattedrale e dintorni, con i suoi artigiani.

Sfogliando la guida infatti leggerai di incontri con uomini e donne le cui storie sanno di antico e di autentico.

Come Mimmo che nella sua bottega realizza con mani d’artista bambole di pezza tenendo viva la tradizione delle nostre nonne e bisnonne.

O Peppe che intaglia cucchiai nel legno d’ulivo o Croci che incide la pietra (a proposito, lo sapevi che quella di Ostuni, di cui è fatta la Cattedrale, è chiamata “gentile”? Non ti diciamo perché, dovrai scoprirlo tra le pagine!)

Ostuni

Ostuni - Foto fornita da Sara Macchitella

 

E a proposito di ulivi, la Puglia, si sa, ne è una distesa sterminata e tanti sono talmente antichi da poter essere a buon giudizio considerati quasi sacri, quasi come divinità pagane.

Ci sono ulivi monumentali che hanno tra i 1000 e i 2000 anni, e da quelli delle campagne ostunesi l’Oleificio cooperativo ha realizzato delle bottiglie speciali di olio, extravergine ovviamente.

E poi, pensavi che i trulli si trovassero solo ad Alberobello?

Niente di più sbagliato!

Le caratteristiche abitazioni bianche con il tetto a cono punteggiano un po’ tutta la Valle d’Itria, e nei pressi di Ostuni potrai visitare anche il cosiddetto Trullo Sovrano, che in realtà è una antica masseria del XVII secolo.

Ostuni

Ostuni - Foto fornita da Sara Macchitella

 

Non potevano poi mancare i “must”: il  mare naturalmente – undici le spiagge recensite del litorale, che conta anche la riserva del parco delle dune costiere http://www.parcodunecostiere.org – il buon cibo e gli appuntamenti estivi.

Ostuni Pocket si può trovare nei punti di informazione turistica come Apt e infopoint, presso i bar, gli alberghi, la stazione, i parchi e tutti i luoghi turistici in Ostuni e dintorni.

Ma la puoi anche sfogliare online.

Articolo di
Mariangela Traficante