Guggenheim Museum, esterno

Guggenheim Museum, esterno – Foto di Cristiano Guidetti

 

Non si può certo paragonare Bilbao ad altre città spagnole come Siviglia o Valencia, per non parlare di Madrid… non si possono mettere a confronto anche perchè a Bilbao non mi sono sentito veramente in Spagna (e forse questo per loro è un complimento).

A partire dai cartelli stradali, dai nomi degli hotel e dei locali, ovunque si legge in basco e solo come seconda scelta, ecco lo spagnolo.

Detto questo, ti dico anche che a me Bilbao è piaciuta, con quel suo mix di antico, con il reticolo di stradine del Casco Vejo e di moderno lungo il fiume Nervión, con la bella passeggiata, il ponte di Calatrava e il Guggenheim Museum.

Bilbo, sì… è il nome basco di Bilbao, che mi richiama alla mente pensieri “Tolkieniani“, mi ha intrigato e pur non respirando il calore spagnolo, è una città che consiglio a tutti di visitare.

Ma vediamo come puoi spendere un giorno o due per visitare bene almeno il centro città.

Parti dal fiume, o meglio raggiungi subito il Guggenheim Museum, è la vera anima della città, il luogo che non devi perdere assolutamente.

All’esterno potrai scaldare la tua fotocamera, con i paesaggi del lungo fiume e con la stupenda struttura del museo (di Frank Gehry) che già di per sè è arte.

Lungo fiume Bilbao

Lungo fiume Bilbao – Foto di Cristiano Guidetti

 

Ma prima di entrare puoi anche ammirare un paio di opere che sono diventate i simboli del Guggenheim di Bilbao:

Puppy, la grande scultura floreale di Jeff Koons, una sorta di “cagnolone” multicolore;
Maman, l’enorme “ragno” metallico creato Louise Bourgeois che se devo dirti la verità mi ha inquietato non poco (ma soffro di aracnofobia quindi non faccio testo)

Puppy, Guggenheim Museum

Puppy, Guggenheim Museum – Foto di Cristiano Guidetti

Maman, Guggenheim Museum

Maman, Guggenheim Museum – Foto di Cristiano Guidetti

 

Entrare al Guggenheim – ad oggi – ti costa 13 euro, e direi che ne vale la pena alla grande; l’audioguida, fondamentale per capire le opere e gli autori, è compresa nel prezzo.
Purtroppo all’interno non si possono fare fotografie… 🙁

Tulips, Guggenheim Museum

Tulips, Guggenheim Museum – Foto di Cristiano Guidetti

 

Sono 3 i piani da visitare e se lo vuoi vedere bene conta almeno 3 ore, se “corri” anche meno, ma se vuoi godertelo senza stancarti allora la tempistica è quella.

Senza descriverti tutto – ti toglierei il piacere di scoprirlo – quello che più mi ha colpito è stata l’opera di Richard Serra, The Matter of Time (la materia del tempo), imponente e da vivere in prima persona, camminando attraverso le ellissi metalliche e le curve create dall’artista.

The Matter of Time, Guggenheim Museum

The Matter of Time, Guggenheim Museum – Foto di Cristiano Guidetti

 

Ma anche Humans di Christian Boltanski, con le tante fotografie di persone decedute illuminate da lampadine a basso voltaggio.

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Uscito/a dal museo raggiungi il Casco Vejo passeggiando sul lungo fiume, incrocerai Zubizuri, il ponte bianco pedonale progettato da Santiago Calatrava (se hai visitato Valencia riconoscerai la “mano“) e goditi i giardini posti lungo la passeggiata.

Ponte di Santiago Calatrava

Ponte di Santiago Calatrava – Foto di Cristiano Guidetti

 

In meno di 20 minuti dal museo si raggiungono le Siete Calles, che formano il reticolo ben ordinato del Casco Vejo.

Tutto il centro storico sembra avvolgersi attorno alla Catedral de Santiago, esempio di architettura gotica, anche se poi presenta molti altri stili.

Ti consiglio di “perderti” nelle varie stradine e scovare negozi o ancora meglio locali in cui assaggiare un Pintxos, le classiche tapas basche.

Parlando di pintxos e locali in cui far serata mangiando e bevendo, nel Casco Vejo, appena spostata a nord rispetto alla Cattedrale, trovi Plaza Nueva, una piazza chiusa circondata da palazzi signorili… per intederci, una Plaza Maior di Madrid in miniatura 🙂

Plaza Nueva Bilbao

Plaza Nueva Bilbao – Foto di Cristiano Guidetti

Plaza Nueva Bilbao

Plaza Nueva Bilbao – Foto di Cristiano Guidetti

 

La piazza brulica di localini e quello che devi fare è entrare in quello che più ti ispira, ordinare una caña o un tinto, scegliere un paio di pintxos e gustarteli, per poi passare al successivo!

Vuoi approfondire l’argomento pintxos? allora leggi l’articolo di Marzia, in cui ti vengono consigliati anche i locali di Bilbao che abbiamo provato.

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Una cosa che avrei voluto fare? visitare il Mercado della Ribera, purtroppo chiuso il lunedì pomeriggio, giorno della mia visita.
Si tratta di un grande mercato ortofrutticolo e di cibo in generale, sul lungo fiume a ridosso del Casco Vejo, se riesci mettilo in lista, perchè dev’essere una gioia per tutti i tuoi sensi.

Come ho accennato prima, in questo viaggio (#Bilbander12) non ero solo, ma in compagnia di 3 bloggers, Marzia, Michela, e Francesca.
Ti consiglio di tenere d’occhio i loro siti, sono usciti e usciranno altri articoli su Bilbao e Santander quindi… stay tuned!

Un saluto,
Cristiano