San Gimignano, Collegiata

San Gimignano, Collegiata – Foto tratta da Wikimedia

 

Avete mai sentito parlare della Manhattan del Medioevo? Ecco una guida per conoscerla!

San Gimignano è un piccolo comune in provincia di Siena che sorge su un colle della Val d’Elsa.

Il suo centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, un buon motivo per partire e scoprire cosa c’è di tanto speciale in questo borgo.

In Toscana sono molte le cittadine medievali che non hanno subito mutamenti sconvolgenti, eppure San Gimignano si distingue: sarà merito del panorama, dei tanti musei e chiese, degli edifici che sembrano attaccati l’uno all’altro e dell’ottimo vino DOC qui prodotto e rinomato in tutto il mondo, la Vernaccia.

Basta un weekend per esplorare il borgo, del resto è agevolmente percorribile a piedi e offre attrazioni sia storiche sia artistiche.

La principale attrattiva, che si nota appena arrivati, sono le sedici torri medievali che spiccano sulle colline circostanti e danno l’occasione di apprezzare il sinuoso panorama da un punto di osservazione privilegiato.

Originariamente le torri erano 72, oggi la più antica è la Torre Rognosa, eretta intorno al 1200, è detta Torre del Podestà e si trova in Piazza del Duomo: deve il suo curioso nome al fatto di essere stata un carcere, dopo il trasloco del podestà.

L’unica torre visitabile è la Torre Grossa, che si erge proprio accanto ed è la più alta della città (54 metri), ha una cella campanaria sulla cima e la base quadrata.

Fu costruita poco dopo che Dante Alighieri visitò San Gimignano, che infatti è citata nella Divina Commedia.

Il fatto di avere “sponsor” tanto illustri è una ragione in più per soggiornare in vacanza a San Gimignano, dove storia e charme trovano una nuova sintesi.

Per continuare il percorso ecco alcuni consigli: da non perdere il Duomo, noto anche come Collegiata di Santa Maria Assunta, è considerato un esemplare di stile romanico toscano, tutte le pareti sono affrescate mentre la facciata è piuttosto spoglia.

Da vedere, all’interno, gli affreschi San Sebastiano di Benozzo Gozzoli, Vecchio e Nuovo Testamento di Bartolo di Fredi e della bottega dei Memmi e Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo.

Basta spostarsi di pochi metri ed ecco il sopracitato Palazzo Comunale, che ospita il Museo Civico, una collezione di opere di scuola fiorentina e senese dal XIII al XVI secolo, collocata ai piani superiori del palazzo.

Merita una visita accurata anche il cortile, costruito nel 1323 e decorato da stemmi e da un’antica cisterna.

Una meta un po’ diversa da quelle classiche è senza dubbio il Museo della Tortura, che conserva tutti gli strumenti adoperati nel medioevo per infliggere torture e per eseguire le condanne a morte.

Museo della Tortura

Museo della Tortura – Foto di copkusagi

 

La visita mette davvero i brividi addosso ma ne vale la pena, è un modo istruttivo per conoscere un altro aspetto dei “secoli bui”.

Dopo un’immersione nel medioevo di questo genere suggerisco un altro genere di museo che piacerà ai fan dei motori e del vintage: la Galerie Peugeot, l’unico fuori dai confini francesi.

Qui sono raccolte tutte le automobili storiche della Peugeot e c’è addirittura la prima auto che circolò in Italia, la Tipo 3, oltre ad affiches e persino moto e bici con il marchio francese.

Galerie Peugeot

Galerie Peugeot – I, Sailko [GFDL, http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html CC-BY-SA-3.0 http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/ o CC-BY-2.5 http://creativecommons.org/licenses/by/2.5], attraverso Wikimedia Commons

Lascio alla fine la peculiarità più gustosa: la Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino a ricevere la certificazione DOC in Italia, è un simbolo prestigioso di questo territorio e l’ideale è fare una visita a un’azienda vinicola per degustare la Vernaccia e gli altri vini d’eccellenza e magari fare qualche acquisto da portare a casa.

Riguardo la cucina toscana, io sono stato al ristorante Osteria delle Catene, in pieno centro storico, ottimo per chi vuole assaporare piatti tipici come lo stracotto di chianina al Chianti e la “nana” con il cavolo nero (ovvero carne d’anatra), oppure i salumi di cinghiale e la zuppa di zafferano, tipica di questa località.

Aggiungo qualche cenno storico sul vino: l’origine del nome Vernaccia è incerto e sembra che sia stato prodotto per la prima volta nel 1200, lo stesso periodo dell’ampliamento della cinta muraria della città e del suo maggiore splendore economico.

L’unicità di questo borgo è dovuta anche alla cura con cui gli abitanti hanno mantenuto l’aspetto dei palazzi e al fatto di essere sufficientemente distante dai grandi centri; in questo modo San Gimignano attira molti turisti ed è al contempo un luogo silenzioso, rilassante e romantico.

Pubblicato da Cristiano
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