Lo skyline di Tel Aviv

Lo skyline di Tel Aviv – Foto di Cristiano Guidetti

 

Negli ultimi due anni ho letto di tutto su Tel Aviv, dagli inserti di quotidiani agli speciali sui mensili di viaggio.

Sono quindi arrivato preparato (prevenuto) cercando di ritrovare le atmosfere descritte dai vari autori.

Non farlo mai… mi raccomando, è già il primo errore.

Dopo le prime ore – in cui non percepivo quasi nulla di ciò che avevo letto – ho deciso di “resettare” il mio cervello e lasciare che la città mi dicesse qualcosa.

Quello che stai per leggere è una sorta di itinerario, che si snoda tra varie parti della città e il mio consiglio è quello di dividerlo in 2 giornate, non che non si possa fare da mattina a sera ma come dico sempre…

Ogni tanto fermati, siediti e osserva il quartiere che stai visitando, spia la gente del posto, capta conversazioni (anche se non capisci una sola parola), prendi nota delle tue sensazioni.

Non è una perdita di tempo… è viaggiare!

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Tel Aviv non è solo il suo skyline, fatto di grattacieli moderni che guardano la spiaggia; strutture da 20 o 30 piani senza un’apparente voglia di essere “arte” moderna (come capita a Miami), anzi… alcuni sembrano veri e propri “ecomostri”.

Non fermarti a questo però!

La prima impressione è la pulizia e l’educazione degli abitanti, qui le strade sono pulite, le spiagge di sabbia senza sporcizia e i parchi vicini al mare verdissimi.

E’ una città sportiva, vedi gente che fa jogging a tutte le ore!

In riva al mare (azzurro in modo incredibile per essere il mare cittadino) sono allestite palestre pubbliche con tantissimi attrezzi che ognuno può utilizzare… solo una città ultra moderna può avere servizi simili.

Il lato storico è affidato alla cittadina di Jaffa – ormai inglobata nella moderna Tel Aviv – un tempo importante porto del mediterraneo.

La torre dell'orologio a Jaffa

La torre dell’orologio a Jaffa – Foto di Cristiano Guidetti

 

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Solo per darti un’idea della storia di Jaffa, l’Antico Testamento dice sia stata fondata da uno dei figli di Noè, se la sono contesa pure gli egizi quasi 1.500 anni prima di Cristo.

E’ rimasta poi sotto dominio islamico dal ‘700 fino all’epoca delle Crociate, per poi tornare musulmana fino quasi ai giorni nostri, nel 1917, quando gli inglesi se la ripresero.

Ci furono da quel momento e fino al 1948 forti tensioni tra gli Ebrei che vivevano nel quartiere e la comunità araba.

Dagli anni ’60 si iniziò a portare a Jaffa artisti e artigiani e oggi si vedono i frutti di questa scelta: gallerie d’arte, negozi di oggetti originali, opere d’arte inserite qui e lì nel contesto urbano.

Opera d'arte in Old Jaffa

Opera d’arte in Old Jaffa – Foto di Cristiano Guidetti

 

La cosa migliore da fare è perdersi con una passaggiata tra i “caruggi” – come li ha chiamati la nostra guida – di Old Jaffa.

Una delle viottole di Old Jaffa

Una delle viottole di Old Jaffa – Foto di Cristiano Guidetti

 

E’ un modo per osservare i colori ocra e giallo illuminati dal sole che le varie costruzioni ti regalano, per seguire le vie strette contrassegnate dai segni zodiacali, per scoprire i piccoli negozi artigianali.

Non ti preoccupare… una volta che ti sarai perso/a tra i vicoli, per ritrovare la strada ti basterà seguire le discese e ti ritroverai in pochi minuti al porto antico.

Porto di Jaffa

Porto di Jaffa – Foto di Cristiano Guidetti

 

Una chiccha da segnalare in Old Jaffa è la casa di Ilana Goor, la casa che diventa museo e il museo che diventa casa.

Ilana Goor Museum

Ilana Goor Museum – Foto di Cristiano Guidetti

 

Difficile da spiegare a parole, si tratta di un’artista eclettica, che ha trasformato casa sua in un museo e quando si trova a Tel Aviv ci vive come se nulla fosse.

L’arte che puoi ammirare spazia dal sacro al profano, passando per l’etnico africano e le opere più estreme di artisti moderni.

Ilana Goor Museum, interno

Ilana Goor Museum, interno – Foto di Cristiano Guidetti

 

Il terrazzo/giardino all’ultimo piano con vista sul porto vale da solo la visita a questo interessante museo/nonmuseo.

Ilana Goor Museum, la terrazza

Ilana Goor Museum, la terrazza – Foto di Cristiano Guidetti

 

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Tornando a Tel Aviv, ovvero spostandosi di 5/10 minuti in auto, mi ha colpito la parte vecchia – per modo di dire visto che risale agli ultimi anni del 1800 – della moderna Tel Aviv.

Si tratta di un reticolo di strade più o meno eleganti attorno alla zona di Neve Tzedek, oggi piena di locali e ristoranti alla moda e piccole boutique.

Una zona da non sottovalutare per la nightlife… ma te ne parlerò con un altro articolo 😉

Una tappa che non puoi perdere è il Carmel Market, con tanti colori, profumi e la solita confusione dei mercati medio orientali.

Il pane al Carmel Market

Il pane al Carmel Market – Foto di Cristiano Guidetti

 

E’ un ottima location per acquistare spezie di ogni tipo!!!

Spezie al Carmel Market

Spezie al Carmel Market – Foto di Cristiano Guidetti

 

Ti consiglio il Carmel Market anche per il pranzo, ho mangiato il miglior falafel della mia vita… forse sono troppo enfatico ma è la verità! 🙂

Mangiare al Carmel Market

Mangiare al Carmel Market – Foto di Cristiano Guidetti

 

Non puoi chiudere questa giornata nella moderna Tel Aviv senza percorrere per intero Rothschild Boulevard, una delle vie principali e più fashion della città.

Rothschild Boulevard

Rothschild Boulevard – Foto di Cristiano Guidetti

 

E’ delimitato a nord dal Teatro dell’Opera e a sud si arriva fino all’inizio della già citata Neve Tzedek.

Cosa puoi vedere camminando su questo grande viale?

La cura della corsia pedonale posta nel mezzo, con spazi giochi per bambini, piccoli parchi e tante tante panchine.

Rothschild Boulevard, albero "curato"

Rothschild Boulevard, albero “curato” – Foto di Cristiano Guidetti

 

Ti puoi fare una scorpacciata di edifici stile Bauhaus, la tipica architettura per cui Tel Aviv è diventata patrimonio dell’UNESCO e soprannominata “città bianca“.
Tante di queste costruzioni sono un po’ rovinate ma negli anni, quelle che sono state ristrutturate, fanno capire cosa potrà diventare questo viale tra qualche anno.

Architettura Bauhaus

Architettura Bauhaus – Foto di Cristiano Guidetti

Architettura Bauhaus

Architettura Bauhaus – Foto di Cristiano Guidetti

 

Puoi vedere come vive la Tel Aviv “bene“… qui siamo in uno dei quartieri più costosi della città.

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Dovrei cominciare a parlarti della vita notturna ma credimi… merita un articolo a parte! 🙂

Intanto quello che volevo farti “sentire” è la vitalità di Tel Aviv, il movimento culturale in pieno fermento, la storia che non viene dimenticata, la città moderna che quando fondata voleva essere un esperimento di città giardino perfetta, è sicuramente ancora “work in progress” ma sulla buona strada.

Ora capisco l’entusiasmo di chi la visita e ne scrive.

E non a caso mentre lasciavo la città mi sono promesso: “Qui ci torno di sicuro!

Una risorsa da non lasciarsi scappare per scoprire Tel Aviv e Israele in generale è la pagina facebook di Visitare Israele, con cui puoi anche interagire.

Un saluto,
Cristiano