Sito ufficiale WTM

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Qui Londra.

Nella capitale inglese un paio di settimane fa è andato in scena il WTM, uno degli appuntamenti più importanti d’Europa per chi lavora con il turismo.

Qui si fanno affari, si svelano i grandi trend del futuro dell’industria dei viaggi… ma si scoprono anche tante curiosità!

Che forse non muoveranno i massimi sistemi ma che sono interessanti, divertenti, intriganti, da sapere per chi ama viaggiare.

Ecco, a Londra c’ero anch’io e proprio qualche pillola di questo tipo voglio condividere con te!

Cominciamo dalla tecnologia!

L’impronta digitale sbarca anche in hotel e non sarà più prerogativa soltanto dei serrati controlli aeroportuali negli Usa.

Succede – ora solo ad Ibiza, nell’Ushuaïa Beach Hotel, albergone che, nella più assodata tradizione dell’isola, offre relax, divertimento e dj set a Playa d’en Bossa.

Qui in realtà ancor prima delle impronte digitali è arrivato Facebook.

Chi è ospite dell’hotel, ma anche chi lo frequenta solo all’ora del party, può infatti condividere in tempo reale la sua vacanza con gli amici del social network.

Ma non dallo smartphone, o quanto meno non solo: ci si connette con un braccialetto che viene sincronizzato al proprio profilo.

In giro per l’hotel ci sono dei totem dove puoi quindi fare check-in, scattare foto (e naturalmente postarle subito!) o aggiornare lo status, semplicemente “strisciando” il braccialetto su un sensore.

Dal polso alle dita. In hotel non ci sono solo i totem Facebook ma anche le PayTouch Stations.

Di cosa si tratta?

Basta registrarsi e, da quel momento in avanti, per pagare basterà piazzare su una sorta di Pos le impronte digitali (indice e medio di mano destra).

Pagamenti con "le dita"

Pagamenti con “le dita” – Foto di Mariangela Traficante

 

Si potrà pagare tutto così in hotel. Cocktail compresi!

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Perplesso da troppa tecnologia?

Ci sono anche gli hotel che hanno fiutato l’esigenza di staccare la spina per chi si sente stordito dall’hi-tech.

Per esempio, ho scoperto che dal 2008 esiste un termine, “nomofobia”, coniato apposta per chi ha paura di rimanere senza cellulare, poi i tempi si sono ovviamente evoluti e oggi vale anche per tablet e smartphone.

Per disintossicarsi, ecco dunque pronta a Londra la tendenza: dall’hi-tech al no-tech, hotel che propongono “pacchetti technology free“.

Ecco chi ci ha provato: l’Hotel Monaco di Chicago, con un pacchetto che ha chiamato Technology break e il Quincy di Washington con il “Be Unplugged Package“.

Il nome parla da solo.

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Il no-tech non ti basta e sei alla ricerca di una meta per nulla battuta?

C’è la Nigeria.

E’ vero, so cosa stai pensando, la Nigeria balza più spesso agli onori delle cronache per fatti non piacevoli, dallo sfruttamento petrolifero alle guerriglie sul Delta del Niger.

Ma a Londra hanno parlato di tutt’altro.

Da diversi anni ormai lì esiste una fiorente industria cinematografica, che è addirittura diventata la seconda al mondo dopo la celeberrima Bollywood.

Tanto da vincere il non tanto originale nickname di Nollywood.

Il suo cuore pulsante è Lagos (ma tra le location più utilizzate ci sono anche Abuja ed Enugu), e produce oltre 2mila pellicole all’anno.

La gran parte rimangono però nel Continente, ed infatti Nollywood è famosa soprattutto tra gli africani che qui vengono a visitare le location dei film più amati.

Ma grazie alle comunità nigeriane ed africane in giro per il mondo i film di Nollywood hanno iniziato ad approdare anche nei dvd player di Europa e Stati Uniti!

Sei curioso?

Trovi in rete i siti dedicati ad alcuni documentari sul tema, come Welcome to Nollywood, This is Nollywood o Mission Nollywood.

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L’Africa si muove, e se a ovest fiorisce il cinema, ad est arrivano… le low cost!

Per ora il debutto è uno, è quello di FastJet che porta come garanzia, tra i suoi patron, quello di un veterano delle compagnie senza fronzoli: l’eclettico Stelios Haji-Ioannou fondatore di EasyJet.

Al momento i voli si limitano alla Tanzania, tra Dar es Salaam, Kilimanjaro e Mwanza, ma i progetti sono ambiziosi.

Articolo di
Mariangela Traficante