Ingresso della Reception

Ingresso della Reception – Foto di Andrea

 

Solitamente evito di sbilanciarmi e di buttarmi su consigli avventati dettati dall’emozione del momento.

Oggi però, proprio sulla scia della bella esperienza, voglio raccomandarti una piccola struttura ricettiva di Chiang Rai degna della tua attenzione: la Pornkasem House.

La premessa doverosa è che la piccola cittadina di Chiang Rai, capoluogo dell’omonima provincia del nord della Thailandia, offre una scelta di hotel, resort, guesthouse e ostelli davvero molto vasta, per tutti i gusti e per tutte le tasche.

Forse proprio per questo avevo l’imbarazzo di quale scegliere online per il mio breve soggiorno a Chiang Rai.

La concorrenza è tale che si possono prenotare, facendo accurate ricerche in anticipo, strutture molto belle immerse nel verde per poche decine di euro.

Per il mio soggiorno mi sono affidato a un amico tailandese che vive a Chiang Rai per farmi consigliare una struttura dove dormire.

In ordine di importanza per me, ho semplicemente chiesto che l’albergo fosse:

Pulito: nonostante in Thailandia anche le piccole strutture ricettive curino solitamente l’aspetto della pulizia, ho sempre paura di imbattermi in posti sporchi;
Facile da raggiungere: nelle piccole cittadine, o anche nelle periferie di centri turistici importanti come Chiang Rai, spesso non è facile muoversi quando non si è automuniti;
Economico: non che voglia per forza di cose poter dire che ho speso meno di quanto chiunque possa pensare ma poter risparmiare sul dormire significa avere un budget più ampio per altre cose;
Silenzioso: questo è uno dei requisiti che vivendo in mezzo al caos tutto l’anno serve a farmi sentire in vacanza e rilassato al 100%.

 Esterno dell'hotel

Esterno dell’hotel – Foto di Andrea

 

Il risultato è stato il Pornkasem House, una piccola struttura con una trentina di camere inaugurata all’inizio di gennaio 2013.

Impossibile da trovare in internet, le prenotazioni possono essere effettuate esclusivamente per telefono al +66 (0) 53153396 oppure +66 (0) 891929098.

La camera

La camera – Foto di Andrea

 

Tutte le camere sono spaziose e fornite di aria condizionata, frigorifero, TV e balcone; il bagno è grande e con acqua calda (cosa non sempre scontata qui in Thailandia).

Il bagno

Il bagno – Foto di Andrea

 

La struttura è nuovissima e molto ben tenuta.

La reception si trova in una palazzina antistante le camere e funge anche da lavanderia: gli asciugamani vengono cambiati quotidianamente e le camere pulite e messe in ordine ogni volta che si lascia la chiave alla reception.

Pornkasem House si trova a circa 10 km a sud delll’Aeroporto Internazionale di Chiang Rai, alle spalle del Centro Commerciale Big C (ottimo punto di riferimento per gli autisti di taxi e tuk tuk).

Il centro di Chiang Rai (ovvero la zona del Night Bazar e della Clock Tower) è raggiungibile con 5 minuti di tuk tuk (circa 50 baht).

Per la camera ho pagato 450 baht a notte.

Sicuramente si trova da dormire in strutture più economiche ma per condizioni sicuramente non altrettanto buone.

Il necessario per la colazione

Il necessario per la colazione – Foto di Andrea

 

La colazione teoricamente non è inclusa ma in realtà, alla reception, è disponibile un bollitore per l’acqua con caffè solubile o cioccolato in polvere per prepararsi gratuitamente una colazione in tutta tranquillità (è bastato acquistare nel vicino Big C cornetti freschi per avere una perfetta colazione all’italiana).

Se i galli e i grilli che cantano possono essere un problema allora Pornkasem House non fa per te.

In effetti questi sono fra i pochi rumori che si sentono aprendo la finestra della camera visto che l’albergo si trova in periferia.

Se proprio devo trovare qualcosa di negativo ti raccomando di controllare il materasso: ai tailandesi solitamente piace dormire sul duro e di certo qui, nello scegliere i materassi, hanno davvero deciso di rispettare questo requisito.

Per ovviare a questo inconveniente la gentilissima ragazza alla reception ha aggiunto delle coperte fra materasso e lenzuolo.

Se ti va insieme potremmo andare virtualmente a visitare la Mae Fah Foundation, che ne dici?

Andrea