Imbarcazione per l'avvistamento delle balene

Imbarcazione per l’avvistamento delle balene – Foto di Silvia Balcarini

 

Il Sudafrica è un paradiso per gli amanti dello sport e delle sensazioni forti.

Surf, lanci da un aeroplano, parapendio, kayak, ballooning, ecc… ma forse l’attività più estrosa e adrenalinica è nuotare con gli squali.

Gansbaai è infatti la capitale mondiale per l’immersione con i grandi squali bianchi, tra i più pericolosi per capirsi.

Ti dico subito che è costosa, un centinaio di euro a testa.

L’escursione consiste nel portarti con un imbarcazione al largo, indossare una muta  fornita dall’organizzazione ed entrare in acqua all’interno di una gabbia che ti permetterà di essere protetto all’arrivo del o dei pescecani (non è richiesto il brevetto sub).

Gli organizzatori attirano gli squali ovviamente con del cibo, pratica non particolarmente etica e perfino pericolosa, dato che aumenta il rischio di attacco agli umani.
Gli operatori turistici, in loro difesa, dicono che il turismo è una forma per sensibilizzare l’opinione pubblica, dato che lo squalo bianco è una specie da tutelare.

Tanti sono i filmati su youtube a cui puoi dare uno sguardo sia che tu intenda o meno fare l’esperienza, io ho desistito.

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Il paesaggio che ci accompagna

Il paesaggio che ci accompagna – Foto di Silvia Balcarini

 

Hermanus poco più distante è una delle capitali mondiali riconosciute dal WWF per il  whale watching: l’avvistamento delle balene.

Durante l’inverno australe (praticamente il contrario rispetto al nostro) da luglio a novembre, più o meno, questi cetacei dalle 40-60 tonnellate e di una lunghezza che va dai 10 ai 19 metri migrano verso acque più calde verso il  Mozambico per accoppiarsi, partorire e crescere i loro piccoli.

Ad agosto e alla fine di settembre, mese dell’accoppiamento, Hermanus ospita anche un festival in loro onore.

Sul lungomare di questa oramai località turistica panchine o enormi scogli ti danno la possibilità di accomodarti per l’avvistamento.

Portati con te un binocolo anche se alcuni telescopi sono presenti lungo il percorso.

Schiene, code, sbuffi, pinne e salti, eccole.

La vista ad Hermanus

La vista ad Hermanus – Foto di Silvia Balcarini

 

Questi grandi animali sono di un grigio scurissimo e hanno grandi callosità color crema sulla testa.
Lo spazio tra te e loro è di circa 50 metri, ma può arrivare anche a 10!

Balena in movimento

Balena in movimento – Foto di Silvia Balcarini

 

Questi mammiferi si avvicinano alla costa anche in altre zone sudafricane preferendo però la più riparata Walker Bay che ospita appunto la città di Hermanus.

Coda di Balena

Coda di Balena – Foto di Silvia Balcarini

 

In tutte le guide turistiche viene menzionato il famoso strillone che percorrerebbe le strade di Hermanus annunciando la vista dei Cetacei.
Io non l’ho né visto e né sentito.

Se ti interessa ascoltare anche il suono delle balene che è simile ad un lamentio carico di schiocchi entra nel Old Harbour museum dove è presente un microfono sottomarino (forse registrato?).

Questa escursione è già di per sé emozionante, ma se proprio vuoi esagerare, e io te lo consiglio, partecipa a un’escursione in mare per l’avvistamento delle balene.

Anche qui il prezzo non è economico, io ho pagato circa 70 euro che in genere vengono rimborsate nel caso in cui tu non le veda.

Considerazioni: l’escursione ha una durata di 2-3 ore (volano!) e ha partenze prefissate, questo significa che devi conoscere gli orari anticipatamente, se stai facendo un escursione giornaliera e devi tornare alla base, oppure decidere di farla durante una sosta di 2 giorni.

Sì perché sono diverse le località turistiche sudafricane che offrono questa opportunità.

Nel mio tour avevo a disposizione qualche giorno a St Lucia nello Zuzuland ed è li che ho fatto l’escursione.

Più o meno la prassi è questa: dal luogo di ritrovo ti portano all’imbarco e ti forniscono del giubbotto di salvataggio (in generale in Sudafrica tutto è ben organizzato e sicuro).
La mia è stata un’esperienza oltremodo divertente, il mezzo a motore era scattante e velocissimo, al ritorno siamo “atterrati” a metà spiaggia.
Che figata!

In partenza per il whale watching

In partenza per il whale watching – Foto di Silvia Balcarini

 

Quasi mi dimenticavo di dirti delle balene… Sono lì, si proprio lì, li davanti o di fianco alla barca.
La percezione è “Se vuole ci ribalta il “barchino”!!
Alla fine, pensandoci, non ti sembrerà di aver speso molto… mangiando un panino in camera 😀

N.B. La balena franca australe ha come suo predatore l’orca ma come suo nemico l’uomo.
Dopo secoli di caccia sfrenata si stima adesso che la collisione con le navi sia la principale causa di morte e al secondo posto l’intrappolamento nelle reti da pesca.

Organizzazione: Escursione di un giorno.
Da Cape Town ti consiglio di prendere l’autostrada e poi uscire imboccando la panoramica R44 e poi la R43.
Poco più di 100 km e in poco meno di 2 ore sei arrivato.
Se hai tempo e non li hai ancora visti puoi fare una sosta a Betty’s bay, una bella spiaggia e una colonia di pinguini ti aspettano. (escursione in mare per vedere le balene esclusa)

Articolo di
Silvia Balcarini