Il viaggio sulla mappa

Il viaggio sulla mappa – Foto di Silvia Balcarini

 

Preparati al viaggio, solo così non sarai stato in vacanza ma avrai fatto un percorso.

Hai intenzione di visitare la lunghissima Argentina?

Ecco qua i miei consigli nudi e crudi.

Volo

Non voglio dilungarmi ancora sul “prima è meno è” (cioè prima acquisti il biglietto meno lo paghi).
Voglio invece avvertirti che se voli con la compagnia di bandiera, Aerolineas Argentinas, hai diritto a uno sconto sui voli interni (poi dipende anche da quanti voli interni acquisterai e se volerai sempre con essa) altrimenti nisba.
Si chiama “Visit Argentina”.
In pratica è un coupon a costo fisso che ti da la possibilità di volare per un tot di tratte (minimo 3, massimo 12).

Io avevo trovato una tariffa interessante di Alitalia ma a conti fatti non mi è convenuta; decidi prima quanti e quali tratte interne fare e poi acquista il biglietto aereo intercontinentale.

Collegato a questo discorso, ricorda che molti dei voli interni argentini (specie quelli effettuati dalla suddetta compagnia) partono dalla capitale, questo significa che c’è la possibilità di allungare il volo (e le tempistiche di viaggio) ritornando a Buenos Aires per lo scalo e di consumare due tratte comprese nel coupon: es. X-Buenos Aires, Buenos-Aires-Y.

In questo caso ti conviene dare un’occhiata anche alle altre compagnie aeree argentine private che, nel tempo, stanno aumentando e incrementando le rotte interne. Es. Lan Airlines

Ricorda che i voli interni vanno riconfermati 24 ore prima della partenza, potrebbero non riservarti il posto.
Il call canter ha già chiuso e non c’è la risposta automatica?
Il tuo telefono non prende, non hai credito e non trovi una cabina telefonica?
Te lo sei dimenticato? (succede!).
In qualsiasi di queste possibilità (o di altre) queste sono le vie di uscita: chiedi gentilmente all’hotel prima di uscire, passa in un’agenzia di viaggio (ricorda che è un favore che ti fanno) oppure manda il tuo piano voli all’agenzia locale che ti segue.
In ultimo, spera…

Come avrai notato i voli sono la nota dolente per un viaggio in Argentina, d’altra parte la sua conformazione grande e allungata ti fa capire che l’aereo rimane il mezzo che ottimizza le percorrenze.

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Posso confermarti che le tratte degli autobus sono capillari, gli argentini infatti si muovono molto in bus, sono comodi come i nostri pullman granturismo.
I terminal argentini sono grandi e ben organizzati, anche qui le prenotazioni devono essere fatte anticipatamente altrimenti rischi di non trovare posto.
Ti rammento però che si parla sempre di tragitti lunghi, 12-18-24 ore.
Quindi un occhio al portafoglio, uno al tempo e uno al benessere personale.

La tentazione di noleggiare l’auto è tanta, la Patagonia si presta a una guida libera e solitaria.
Non ne conosco i costi, ti posso dire che per me ha senso solo se decidi di visitare la zona a nord-ovest, quella di Salta per capirsi, nel resto dell’Argentina rischi di stare solamente in auto.

Postilla: Scegliendo i mezzi di trasporto sei costretto a osservare la geografia del paese. Viva Dio.
Non c’è peggior viaggiatore di chi parte e non sa se andrà ad ovest o a nord.

Faro Les Eclaireurs, Argentina

Faro Les Eclaireurs, Argentina – Foto di Silvia Balcarini

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Cosa importante il fuso orario, cambia all’interno del paese!
Ero sempre a chiedere a tutti che ora fosse…

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Hotel

Questa è la parte più facile, puoi lasciartela da ultimo data l’alta disponibilità alberghiera un po’ ovunque; la scelta è varia, quindi cerca di variare.
Le condizioni igieniche, la lingua, la cultura consentono a chiunque viaggi in Argentina, giovane o vecchio, esperto o alle prime armi, di evitare gli hotel, quindi passa almeno qualche notte in una guesthouse, in una piccola pensione, oppure in un alberghetto demodé.

In ultimo non vuoi andare a trovare un vecchio emigrante italiano?

Per cercarli on line ricorda che le corrispondenti parole in spagnolo sono: posadas, hostales, casas de familia, pensiones, hospedajes, resideciales.

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Cibo

Mangia, bevi, assaggia. Non ti puoi sbagliare.

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In valigia

Kway, pile, cappello, occhiali da sole, scarpe da trekking, costume (cascate Iguazù).
Evita i jeans, se becchi un acquazzone non si asciugheranno mai.

Il Perito Moreno visto dalle passerelle

Il Perito Moreno visto dalle passerelle – Foto di Silvia Balcarini

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Visite/escursioni

Se i voli sono la nota dolente del viaggio, queste sono il viaggio, sempre.

Come d’abitudine mi sono fatta una lista divisa per città, le ho adattate ai giorni a disposizione, al periodo.

Ho scelto infatti di vedere all’inizio la Penisola Valdes perché secondo varie fonti avrei avuto maggiore possibilità nell’avvistamento delle balene.

Dopodiché ho mandato le varie richieste alle agenzie locali che effettuano le escursioni per sapere i prezzi ma soprattutto conoscerne le differenze, perché non tutti i “giro della città” sono uguali.

Nel frattempo ho spedito l’intero mio giro senza voli, assicurazione, hotel (che ho acquistato a parte) ma con i servizi a terra: transfer, visite ed escursioni.

E ho avuto la conferma, come spesso mi capita, che la differenza non c’era o comunque non si vedeva.
Ossia, pagare separatamente le varie agenzie locali oppure solo il tour operator (sempre argentino però!) non mi cambiava la vita, anzi.
Si perché nel primo caso avrei avuto più pagamenti (bonifici, carta di credito), avrei dovuto coordinarli da sola in caso di disguido, cosa verificatasi per un mancato volo (aver da contattare 6-7 agenzie).

Parlando poi con altri viaggiatori mi sono accorta che è stata un’idea eccellente dato che i prezzi delle agenzie “di persona” avevano lo stesso costo.

Quindi ho cambiato rotta.

Il mio tour pressoché definitivo l’ho inoltrato a qualche tour operator, ho confrontato i prezzi in base al tipo di escursioni proposte, alle modalità di risposta, al sito, al prezzo, alle certificazioni, ecc… e ho scelto: http://www.covitour.com di Buenos Aires.

Dalla mia esperienza devo dire che sono stati professionali, puntuali, gentili.
Non avendo potuto effettuare un’escursione della durata di una giornata per motivi a loro non imputabili l’hanno subito convertita in una escursione privata di metà giornata.
In più, l’agenzia di viaggio, riferimento in loco della Covitour (pagando una piccola differenza) ci ha accompagnato in ostello per un paio d’ore prima di ripartire permettendoci di fare una doccia. Ottimo.

E per ricapitolare… ecco TUTTI gli articoli del viaggio in Argentina.

Articolo di
Silvia Balcarini