Skeleton Coast Park

Skeleton Coast Park – Foto di Silvia Balcarini

 

L’entrata è come quella di un classico parco, ti fermi, paghi il biglietto per le persone e per l’auto.

Alza lo stereo a palla, io ho messo gli Eurythmics con Sweet dreams.

La strada continua.

E’ una scia dal colore intenso, è bella da vedersi, un po’ come tutte le altre qui in Namibia ma forse ancor di più.

La stai seguendo la scia?

Allora ti ha fatto passare in mezzo, la steppa alla tua sinistra e le colline sabbiose alla tua destra, cominci a sentire l’odore del Deserto del Namib.

Accelera, ma non importa che te lo dica io, ti verrà d’istinto.

La polvere che l’auto alza è tanta e il suo colore ne favorisce la vista.

A fine giornata la macchina sarà arancione.

Namibia e la sua terra

Namibia e la sua terra – Foto di Silvia Balcarini

 

Chi è alla guida sono sicura che non sta guidando l’auto, chi gli sta accanto è in religioso mutismo.

La sensazione è di essere in un video clip, non ho ricordi a riguardo, mai nessuno che ce ne abbia girato uno, però può darsi mi sbagli, io intanto ci ambiento il mio.

La scia continua e si trasforma, è il momento di rallentare ma non di abbassare il volume.

Il tuo passaggio, in questo preciso momento, divide la boscaglia dalla costa, ecco l’oceano.

Namibia, panorama sulla costa degli scheletri

Namibia, panorama sulla costa degli scheletri – Foto di Silvia Balcarini

 

Come non dedicargli qualche frame del mio filmato.

La boscaglia, seccata dal sole e dal sale, è sommersa fino alla gola dalla sabbia del deserto che in questa parte è differente, con il suo colore più consono.

L’oceano Atlantico fa il suo dovere mostrandoci le sue gole come una ballerina di Can-can e che dire del cielo che, da perfetto direttore delle luci ci permette qualsivoglia.

Devi scendere dall’auto, una, più volte.

Prendi i tortuosi e sabbiosi sentieri che portano alla spiaggia.

In queste operazioni presta attenzione, non puoi arrivarci a piedi quindi è il momento di guidare con attenzione.

Se riesci a codificare i relitti migliori, quelli più grandi e scenici attraverso gli strumenti a tua disposizione ti faccio i complimenti, io sono andata a casaccio e non ho avuto molta fortuna.

Sono numerosi i relitti di navi, e spesso mica tanto relitti, tanto da non dover correre con l’immaginazione.

Relitto sulla Skeleton Coast, un ingranaggio

Relitto sulla Skeleton Coast, un ingranaggio – Foto di Silvia Balcarini

 

Le navi che si sono inabissate e hanno poi trovato pace in questa lunghissima costa atlantica non mi hanno affatto turbata, non ho avuto brividi di tristezza per i tanti morti che queste acque hanno inghiottito, ho provato invece curiosità nei loro confronti, per chi fossero e da dove venissero, e ho raggiunto il traguardo con una brutale considerazione, la collocazione di questi ingranaggi arrugginiti, questi fantasmi addormentati rendono questo luogo un’esposizione d’arte moderna unica nel suo genere.

Questa è la Skeleton Coast, il Skeleton Coast Park e questo è un altro intenso giorno in terra namibiana.

Articolo di
Silvia Balcarini