Il primo assalto

Il primo assalto – Foto di Andrea

 

Prendi una cittadina con poco più di 20 mila abitanti, aggiungi un folto numero di chiassose scimmie e mescola il tutto con qualche tonnellata di frutta fresca e cibarie varie: ecco la ricetta perfetta per un folkloristico festival in puro stile tailandese.

Non sto scherzando, sto parlando del Festival della Scimmia di Lopburi!

In realtà questo non è un festival dalle origini antiche e dalle tradizioni cariche di significati allegorici.
Solamente poco più di un ventennio fa, nel 1989, un uomo d’affari della zona decise di sfruttare la risorsa naturale più diffusa della cittadina per attirare turisti da tutta la Thailandia.
Credo che nessuno si aspettasse che nel corso degli anni quella che inizialmente era una festa paesana di poca importanza diventasse un evento in grado di attirare non solo gente del posto ma visitatori da tutto il mondo, italiani compresi.

Buddha e scimmie

Buddha e scimmie – Foto di Andrea

 

Ospiti d’onore sono ovviamente le diverse comunità di “macachi cinomolgo” (Macaca fascicularis) comunemente noti come macachi dalla coda, che popolano la città.
Secondo quanto riferito dalle autorità locali sarebbero oltre 3000 esemplari che hanno scelto i vari templi e parchi della città e la popolazione sembra destinata ad aumentare di numero.
Secondo me sono molti di più e sono destinati ad aumentare di numero vista l’assenza di predatori naturali.

Città invasa

Città invasa – Foto di Andrea

 

Durante la giornata in cui si svolge il particolare festival –ultimo weekend di novembre di ogni anno ma controlla perché la data potrebbe variare – nei pressi dell’antico tempio di origine Indù Phra Prang Sam Yot, viene allestito un vero e proprio banchetto per questi astuti primati.

Circa 4 tonnellate di frutta vengono messe a completa disposizione dei macachi che ovviamente arrivano e si servono indisturbate, scorrazzano rumorosamente nel tentativo di prendere quanto più cibo riescono, a costo di contenderselo con acrobatiche lotte con altri esemplari.
La parte forse un po’ più triste ma al tempo stesso comica del “banchetto” è quando le scimmie leccano ostinatamente enormi blocchi di ghiaccio all’interno dei quali sono intrappolate frutta e verdure.

Se ti stai domandando se valga la pena di farsi 150 km solo per visitare questa cittadina anche non in concomitanza del festival la mia risposta è ovviamente sì: oltre alle scimmie potrai vedere interessanti rovine di antichi templi in stile Khmer e una zona rurale non ancora caratterizzata dal turismo di massa.
Io ho assistito all’edizione di due anni fa del festival complice il fatto che era una domenica, e sono da poco tornato per allontanarmi dalla caotica Bangkok.
Ti stai domandando se ho visto scimmie?
Io direi che è impossibile non vederne!

Noi in gabbia per difenderci dalle scimmie

Noi in gabbia per difenderci dalle scimmie – Foto di Andrea

 

Lopburi è, a dirla tutta, una cittadina forse insignificante che ha avuto la fortuna di svilupparsi lungo la strada che collega Bangkok a Chiang Mai.
Questa posizione strategica ha fatto si che nel corso dei secoli si siano susseguiti momenti di relativa importanza rendendola un discreto centro culturale e commerciale.

I 3 monumenti degni di essere visitati al di là del festival: Prang Sam Yot, (dove puoi trovare la maggiore concentrazione di scimmie) originariamente destinato al culto di Brahma, Vishnu e Shiva (la “trinità” Indù) e solo successivamente convertito a tempio buddista, Sarn Phra Karn, un antico “altare” del VI secolo oggi custodito all’interno di un edificio di recente costruzione e la cui particolarità è rappresentata da un insolito “Buddha” centrale con 4 braccia, probabilmente originariamente raffigurante Vishnu, e Wat Phra Sri Rattanamahathat che si trova proprio davanti alla stazione ferroviaria – nonostante qui non ci siano scimmie è secondo me il complesso monumentale più bello.

Wat Phra Sri Rattanamahathat

Wat Phra Sri Rattanamahathat – Foto di Andrea

Wat Phra Sri Rattanamahathat

Wat Phra Sri Rattanamahathat – Foto di Andrea

 

Alla fine dei conti se stai cercando qualcosa di diverso dalle solite mete turistiche, Lopburi può offrire la possibilità di entrare in contatto con la comunità locale – le guardie che tutti i giorni portano il cibo alle scimmie alle 10 del mattino e alle 4 del pomeriggio nei pressi di San Phra Karn sono gentili e pronte a scambiare 4 chiacchiere con i visitatori – e di approfittare di una visita ad Ayutthaya allungando di un’ora circa il cammino fino a questa cittadina che ha saputo crearsi l’attrattiva dal nulla.

E se vuoi leggere di più sulla giornata di Andrea a Lopburi, ecco l’articolo che ha pubblicato sul suo blog.

Forse può esserti utile sapere:

Come Arrivare

Lopburi si trova lungo la linea ferroviaria che da Bangkok (Hua Lamphong) arriva a Chian Mai: con una spesa di 64 baht in seconda classe (pari al cambio attuale a 1,50 €) in meno di 3 ore si arriva a destinazione.
Per maggiori informazioni puoi controllare il sito in inglese delle ferrovie tailandesi.
Un’alternativa al treno – a parere mio più scomoda e assolutamente non più veloce – è data dagli autobus che partono dal Terminal Nord Mo Chit: il vantaggio è dato dalla frequenza dei bus visto che ne parte uno ogni 20 minuti circa. Costo 80 baht.
So che c’è anche un aeroporto ma non ho informazioni utili a tal proposito.

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Come muoversi a Lopburi

Una volta giunti a Lopburi ti renderai conto da solo che tutto si trova a poca distanza e che muoversi a piedi non è affatto difficile.
Ci sono comunque i songtaew ovvero dei furgoncini che per pochi baht ti fanno attraversare tutta la città.

Cartello mappa LopBuri

Cartello mappa LopBuri – Foto di Andrea

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Comportamento da tenere

Non è una cosa che capita tutti i giorni poter vedere da vicino così tante scimmie.
Nonostante siano solitamente mansuete ed abituate alla presenza delle persone tieni presente che presente che si tratta comunque di scimmie selvatiche.
Come tutti i primati sono animali molto intelligenti e curiosi, veloci e dotati di una notevole forza – oltre che di denti per mordere: tieni sempre sottocchio telefonini, macchine fotografiche e altri oggetti di valore compresi occhiali da sole e orecchini perché potrebbe capitare che ti vengano sottratti dalle abili mani di un macaco senza poi la possibilità di rivederli mai più.
Attento anche al cibo che tieni in mano!
Non esagero se ti dico che la situazione può rapidamente sfuggirti di mano e potresti perdere il controllo delle scimmie che ti saltano letteralmente addosso (e le foto te lo dimostrano da sole).

Arrembaggio

Arrembaggio – Foto di Andrea

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Dove mangiare

Anche se è una piccola cittadina non mancano ristoranti e chioschi di strada.
Trovare cibo occidentale può non essere facilissimo ma il cibo tailandese che puoi trovare è solitamente buono ed economico.
Io ho cenato, su consiglio di un’amica, a Sukanya (สุกัญญา) – cliccando qui maggiori informazioni via Foursquare.
Molti locali, essendo una piccola cittadina, chiudono abbastanza presto.
Se cerchi un posto con aria condizionata un’opzione è offerta da Burger King

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Dove dormire

Visto che sono andato per rilassarmi oltre che assistere al festival ho approfittato del Pasak Hillside Resort (sito anche in inglese), un albergo a 1 ora di macchina dalla città (che ti sconsiglio se non sei pronto a trovarti completamente immerso nel nulla) con molte attività da fare nelle vicinanze di un bellissimo lago e una piscina non molto grande ma decisamente ottima per un pomeriggio di ozio assoluto.
Se ti sposti con i mezzi pubblici ti conviene cercare un hotel più centrale: anche se la cittadina in sé non è grande la provincia di Lopburi offre molte possibilità di alloggio a prezzi davvero bassi.

Articolo di
Andrea