Immagine presa dal sito ufficiale della Mostra

Immagine presa dal sito ufficiale della Mostra

 

Devi affrettarti, sta quasi per finire, rimangono ancora poche settimane per visitare “Brain. Il cervello istruzioni per l’uso” mostra allestita a Milano nella sede del Museo di Storia Naturale fino al 13 aprile 2014.

L’avevamo inserita negli eventi in programma in città nel novembre scorso e ora l’abbiamo visitata.

Una mostra unica nel suo genere, che proviene direttamente dall’American Museum of Natural History di New York e trasferita a Milano come unica tappa italiana, che ti guida nell’affascinante mondo dell’organo più complesso e misterioso del corpo umano, il cervello, cercando di svelarne il funzionamento, i meccanismi, le percezioni ed emozioni.

La mostra si compone di 7 sezioni:

– Introduzione
– Teatro introduttivo
– Il cervello sensibile
– Il cervello emozionale
– Il cervello pensante
– Il cervello mutevole
– Il cervello del futuro

Subito all’ingresso si passa attraverso un sistema luminoso composto da quasi 700 chili di fili elettrici, che simula l’attività dei neuroni e poi ci si imbatte in un cervello vero, conservato mediante la tecnica della plastinazione al silicone, impressionante!

Le sezioni successive esplorano mediante pannelli descrittivi, modelli simulativi, esempi pratici ed esercizi interattivi dove il visitatore può mettere alla prova se stesso, tutte le capacità, le potenzialità, i limiti e le attività che il nostro cervello possiede.

La sezione “Il cervello sensibile” spiega quelle aree specifiche del cervello dedicate all’udito, all’olfatto, al gusto, alla vista e al tatto.

Il cervello emozionale” analizza i modi di elaborare le emozioni, e quindi i sentimenti, e mette in confronto il cervello umano e le sue differenze e similitudini con quello animale.

Il cervello pensante” raffigura la complessità della nostra intelligenza e si viaggia attraverso una stanza rivestita di tessuto che rappresenta la corteccia cerebrale.

Il cervello mutevole” esamina lo sviluppo del cervello dalla sua nascita nel ventre materno e la sua evoluzione e capacità di riorganizzarsi.

Il cervello del futuro” infine fa capire che in realtà il futuro è già iniziato perché molti studi sono stati fatti per sviluppare apparecchiature che vanno a sostituire parti del cervello danneggiate da malattie e che permettono a persone che ne sono affette di recuperare alcune capacità perse.

Più lo conosciamo il cervello e più possiamo tentare di “imitarlo” per evolverci e sfruttarne le potenzialità per curarci o semplificarci e migliorarci la vita.

Il sorprendente finale della mostra illustra delle proiezioni fluttuanti di immagini tratte dalla risonanza magnetica che permettono di osservare delle persone che compiono delle azioni speciali e quel che succede all’interno del loro cervello mentre le compiono.

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Il passaggio attraverso le stanze del Museo di Storia Naturale entro il quale si trova la mostra, che ad oggi è il più grande d’Italia e tra i più importanti d’Europa merita che ci si soffermi un attimo a visitarlo con calma perché l’esposizione è veramente estesa.

La parte espositiva si articola in 23 sale con circa 700 vetrine e oltre 80 diorami, ricostruzioni fedeli di ambienti naturali.

Tre sono i principali profili tematici di “lettura” proposti al pubblico: le forme della natura, l’evoluzione della vita sulla Terra e i rapporti tra gli organismi e l’ambiente.
Le esposizioni permanenti riguardano le seguenti aree (anche se ora le prime due sono state momentaneamente dismesse per ospitare la mostra Brain):

Mineralogia, Paleontologia, Storia naturale dell’uomo, Zoologia degli invertebrati, Zoologia dei vertebrati.

Infine da non sottovalutare il contesto in cui si trova l’edificio dedicato al Museo, e cioè i Giardini Pubblici Indro Montanelli, a lui intitolati dal 2002, che furono a partire dal ‘700 il primo luogo di svago dei milanesi di ogni ceto sociale.

I giardini ospitano oggi numerosissimi tipi di pianta come abeti, cedri, cipressi, una gigantesca quercia rossa, platani secolari e numerose piante di ginko.

Il Museo si trova vicino a Porta Venezia, facilissimo da raggiungere con la metropolitana linea rossa, fermata Palestro.

Ecco il sito con tutte le informazioni utili per la visita alla mostra.

Articolo di
Alessia Scarparo