Il planisfero

Il planisfero

 

Mai dire mai, ecco l’ho scritto, posso iniziare.

Tutti noi facciamo liste mentali dei luoghi dove vorremmo andare, i viaggi dei nostri sogni, un classico che non passa mai di moda.

Ah se potessi… E via, ognuno per conto suo verso città, nazioni, spiagge, attività particolari.

Io addirittura esagero, come sempre, ho stilato una specie di classifica delle mete da fare entro i 45 anni, quelle prima di aver figli, quelle con pargoli al seguito e quelle per l’età argentata.

Vivo tra le liste.

Negli anni però, mi sono resa conto che, allo stesso tempo, ne stavo stilando un’altra, opposta, quella del “non ci voglio andare”.

All’interno sono presenti mete per cui non provo interesse, attività che detesto o che non comprendo e che perfino per me non rientrano nella categoria viaggio, turismo, ma nemmeno relax e vacanza.

Non posso scriverle tutte sarebbe lungo e per me troppo triste.

***

Villaggio vacanze

Che il cancello si spalanchi!

Sì, è vero non arrivi in carrozza ma a bordo di un pulmino.
Ecco di fronte la visione di un palazzo dorato, che bello, quanto è grande, ci sono fiori, siepi, acqua e molto di più.
Da adesso e per i prossimi 5 giorni vivrai l’illusione di essere ricco, sarai un piccolo principe; non manca il cibo come nei migliori banchetti da fiaba, ovunque un maggiordomo che ti serve, un giullare di corte, un assistente, teli da bagno, teli da piscina, teli da spiaggia, ma quanti sono? (nemmeno nell’armadio ne ho così tanti).
Per farti sentire un piccolo principe ti hanno tolto anche l’ingombro dello schifoso danaro, i ricchi si sa, vanno in giro senza.
Qui ti è concesso tutto, coccolato e riverito purché tu stia lì, senza pensare a niente e a nessuno, te lo meriti, così dicono e così tu racconti.
Bada però che solo una cosa non ti è concessa, non devi uscire dal recinto oopps… dal cancello, l’incantesimo potrebbe interrompersi.
E se proprio il piccolo principe vuole fare un giro per la contea dovrai assolutamente essere accompagnato, ne va della tua incolumità e soprattutto potresti risvegliarti dal torpore.
Che bello giubilarsi in una qualsivoglia attività, senza innato interesse, tutto fine a se stesso, inizierà e finirà dentro il palazzo, oddio nemmeno rammenti dove ti trovi.
E i baby principi dove sono?
Si beano anche loro di cotanta magnificenza, anche loro non sfuggono alla polvere magica.
Un’allegria pervade grandi e piccini, la testa è stordita da una favola senza morale.

Crociera

E se il piccolo principe volesse fare il navigatore?
Lo raccontano i libri di storie.
E allora tutti insieme cantiamo “Ehi ho, ehi ho, sulla nave noi saliam!
Il palazzo magico stavolta galleggia sull’acqua!
Il sogno è ancora più fantastico, c’è anche il ballo, tutti sono invitati, devi stare attento a non perdere il sandalo!
E che dire dello spettacolo a teatro (La Scala, il San Carlo, la Fenice? Ma fatemi il piacere!).
Il piccolo principe può scendere dalla nave, sempre preceduto dallo stuolo e, appena sceso, mettere la bandierina, comprare una bambolina ed esclamare al popolo “CELO”.

Emirati Arabi – Qatar

Entri nel film di Blade Runner, ambientato nel 2019, peccato però che questo futuro sia stato pensato e creato nel 1982.
Tutto già visto.
E dire che c’era la tela intonsa del deserto e l’immensa possibilità del danaro, è mancata però la fantasia e soprattutto il nuovo pensiero futurista, a misura d’uomo, uno scacco matto al mondo, la creazione del terzo millennio.
Niente.
Hanno semplicemente copiato quello che oramai è quasi obsoleto o per molti inevitabile.
L’uomo ha creato il suo doppio… ora è un problema suo.” (Cit.dal film)
Solamente doppioni, aumentandone le dimensioni.

Zoo, delfinari, acquari, circhi con animali

Qui nella gabbia dorata ci sono loro che non hanno nemmeno firmato un contratto per entrare ed essere protagonisti.
Cibo gratis, nessun predatore: una vita da nababbi.
Sì proprio una vita, “Fine pena mai”.
Inammissibile nascondersi dietro noi stessi, noi che viviamo qui il nostro tempo adesso sappiamo.
E impossibile celarsi dietro ai bambini che per loro natura si impressionano per tutto: un riccio in giardino, uno scoiattolo in un parco, cervi, caprioli e stambecchi passeggiando nelle nostre montagne.
Per il resto ci sono i documentari, i giochi, i cartoni animati, i libri e la fantasia.

Ho giudicato senza toccare con mano?

Sì. Senza offesa né personalismi.

Ma tra “celo” e “mima” stavolta preferisco dire: Passo.

Articolo di
Silvia Balcarini