Il quartiere Alfama a Lisbona

Il quartiere Alfama a Lisbona – Foto di Carlos Ebert

 

Ci sono luoghi con cui non vado d’accordo, credo succeda a tutti, non mi reputo diverso da qualsiasi viaggiatore.

Tu arrivi in una città, in una regione, più raro ma comunque possibile in uno stato e capisci che a pelle qualcosa non va, provi in ogni modo a trovare qualcosa di positivo, a volte ci riesci, ma ti rimane quell’idea “negativa” appoggiata sul fondo del tuo cuore.

Non voglio dire che non mi divertirò in quel viaggio, non mi fraintendere, ma quando ne parlo con qualcuno tirerò sempre fuori “un però”.

Uno dei miei “però” più eclatanti è Lisbona. (sento i “noooooo” di disapprovazione)

La cosa strana è che negli ultimi tempi si è accesa la voglia di tornare e provare di nuovo ad avere un rapporto con lei.

E non è solo un pensiero, ho fatto ricerche con i voli per Lisbona su Volagratis, ho letto recensioni di hotel e ostelli.

Insomma… è quasi un’idea di viaggio!

Anche perché Lisbona ha tutte le carte in regola perché io la ami:

– penso all’Alfama con le sue stradine, i suoi tram storici… è turistico ma un giro sul n.28 fallo lo stesso, i suoi miradouros (le terrazze), su tutte il Miradouro de Santa Luzia

– il Barrio Alto con le birrerie, i ristorantini, le serate a

Belem!!!! e i suoi pasteis de nata.

Mi sembra di sentirti: “E allora???

Credo sia l’eccessiva decadenza, forse troppa per i miei gusti moderni, fanno a pugni con la mia anima, in fondo io adoro città come Rotterdam e New York.

Ed è inutile nasconderlo: è una città di mare, un porto e come tutte le realtà di questo tipo un po’ mi spaventano… non mi chiedere il perché, è un quesito irrisolto.

Anche con Genova per farti un esempio, pur essendo a meno di 2 ore da casa mia, non è mai scattato l’amore… ne conosco i pregi e non riesco ad apprezzarli.

Ma in fondo la differenza tra chi ha bisogno di viaggiare per vivere in tutti i sensi – come il sottoscritto – e chi invece ha “solo” la passione sta proprio qui: il viaggiatore classico che non rimane colpito in modo positivo da un luogo semplicemente non ci torna, il “tossicodipendente da viaggio” non accetta la situazione e prima o poi, te lo garantisco, proverà a tornare.

La sicurezza di ricredermi non posso dartela, intanto sono in vena di seconde occasioni o per essere sinceri è quel tipo di crisi d’astinenza e non accettazione di una situazione! 🙂

Un saluto,
Cristiano