Basilica Palladiana

Basilica Palladiana – Foto di Radomir Cernoch

 

Vicenza è la città di Andrea Palladio, architetto e scenografo del Rinascimento, che è stato il più rappresentativo della Repubblica di Venezia, subendo influenze dell’architettura greco-romana.

Numerose ville, chiese e palazzi della provincia di Venezia infatti sono sue opere, ma il maggior numero e le più importanti si trovano a Vicenza città dove si formò e visse.

Le sue ville venete sono uno dei patrimoni dell’umanità UNESCO.

Il suo nome è indissolubilmente legato alla città di Vicenza e quasi in ogni angolo del centro storico vediamo la sua mano, i suoi capolavori sono ovunque, rendendola un ricchissimo scrigno di tesori alla vista, semplicemente passeggiando per le sue vie centrali.

Proprio per questa ricchezza vengono proposti vari itinerari in centro storico, a piedi, che permettono di visitare le costruzioni di questo grande e geniale architetto.

Sicuramente i luoghi da non perdere assolutamente sono:

Teatro Olimpico

una delle opere più creative e spettacolari del Palladio, fu inaugurato il 3 marzo 1585 con l’Edipo Tiranno di Sofocle, ed è il teatro coperto più antico e bello del mondo.
Vi si accede attraverso due sale, Odeo e Antiodeo, opera di Vincenzo Scamozzi.
L’interno sembra uno dei teatri classici all’aperto, con un monumentale “palcoscenico” dal quale si staccano le prospettive lignee raffiguranti le vie di Tebe, realizzate da Scamozzi per lo spettacolo inaugurale e poi divenute fisse nel tempo.
Il proscenio ha un enorme arco e due più piccoli laterali sormontati da statue e finestre.
L’attività di spettacolo parte nella stagione primaverile con rassegne di musica classica e alcuni concerti del festival Vicenza Jazz, mentre in autunno, il teatro accoglie il Ciclo di Spettacoli Classici.

Palazzo Chiericati

dopo tre anni di restauro, il 22 dicembre 2013 ha riaperto al pubblico la parte più prestigiosa del complesso museale della Pinacoteca Civica costituita da Palazzo Chiericati, edificio della prima maturità di Andrea Palladio, completato alla fine del Seicento.
Nelle prime due sale del piano nobile sono collocati ritratti di personaggi dell’aristocrazia vicentina del ’500.
Al piano terreno si possono ammirare, in esposizione temporanea, una selezione di capolavori delle raccolte civiche al momento non esposte, in attesa della conclusione dei lavori: Paolo Veneziano, Memling, Montagna, Fogolino, Sansovino, Veronese, Tintoretto, Maffei e Pittoni.

Basilica Palladiana

è l’edificio simbolo di Vicenza (foto all’inizio), e si trova sul lato sud di Piazza dei Signori.
Fu edificata nella metà del Quattrocento da Domenico da Venezia, ma venne poco dopo rivista ed ebbe varie vicissitudini architettoniche finchè nel 1546 il progetto fu affidato ad Andrea della Gondola, in seguito conosciuto come il “Palladio”, che con quell’intervento si affermò in tutta la sua grandezza.
Al primo piano si trova la grandiosa Sala del Consiglio, lunga 52 metri e alta 25 metri al colmo della volta.
La realizzazione dell’opera palladiana si protrasse per oltre 60 anni, con il completamento dell’ultimo prospetto su Piazza delle Erbe nel 1614.
A fianco della Basilica si erge la Torre dei Bissari, alta 82 metri con una base di soli 7 metri, dove fin dal XIV secolo fu installato il primo orologio meccanico a uso pubblico.

Torre dei Bissari

Torre dei Bissari – Foto di Alessia Scarparo

 

Proprio alla Basilica Palladiana è allestita la mostra:

“Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento”
organizzata da Linea d’Ombra e Marco Goldin fino al 4 maggio 2014, con orari ampliati per le festività e ponti vari.
La mostra è un sublime percorso dedicato alla storia del paesaggio in Europa e in America dal Seicento fino ad arrivare a Monet, nella prima parte del 900.
Sono esposti oltre 90 dipinti provenienti tra i maggiori musei al mondo e alcune collezioni private, divisa in cinque sezioni che percorrono la storia della paesaggistica come elemento predominante della scena pittorica e non come semplice sfondo al dipinto.
Il colore è assoluto protagonista dei capolavori esposti, con una luce forte o evanescente che si fa via via più prepotente man mano che ci avviciniamo al periodo famoso e amato dell’impressionismo.
Si giunge infatti al personaggio simbolo della corrente impressionista, Claude Monet, con due sale e una sezione interamente dedicata alla sua evoluzione della rappresentazione della natura fino a concludere con le sue famose ninfee che terminano degnamente il percorso espositivo.

Usciamo dalla Basilica e davanti e dietro a essa troviamo rispettivamente Piazza dei Signori e Piazza delle Erbe, vitalità del centro cittadino con negozi e locali per aperitivi e cene, in zona pedonale ottimamente racchiusa e valorizzata.

Un esempio di itinerario a piedi potrebbe essere quello lungo Corso Palladio, e tocca la maggior parte dei palazzi storici di Vicenza, ma altri ne puoi trovare agli indirizzi che allego in fondo.

Per i dettagli, la mappa e altri itinerari:
=> http://www.visitpalladio.com/itinerari

=> http://www.comune.vicenza.it/vicenza/attrattiveturistiche/itinerariapiedi.php

Per saperne di più sulla mostra:
=> http://www.lineadombra.it/verso-monet-vicenza/la-mostra

Articolo di
Alessia Scarparo