Villefranche sur Mer

Villefranche sur Mer – Foto di Artur Staszewski

Lo ammetto, non avevo mai sentito nominare Villefranche sur Mer prima del 2012, anno in cui vi ho fatto sosta con la MSC Orchestra in un giro del Mediterraneo Occidentale diverso dai soliti che effettuano sosta a Marsiglia.

Mi son detta: che ci sarà da vedere in questo paesino?

E subito ho fatto le mie ricerche per capire se si poteva visitare comodamente Montecarlo o Nizza, ed era così infatti.

La cittadina si trova a circa 6 km da Nizza e 10 km da Montecarlo, entrambi raggiungibili con pochi minuti di treno.

Come accade quasi sempre nelle crociere, se un luogo dove si fa sosta non è conosciutissimo sicuramente è vicino o permette di raggiungerne un altro molto famoso in giornata, infatti in genere le compagnie scelgono questi luoghi meno gettonati probabilmente per una questione economica.

Tutto sommato la scelta secondo me è azzeccata perché così si possono visitare luoghi meno affollati, almeno finché non arriva la nave con la sua moltitudine di turisti, ma comunque bellissimi o spostandosi un po’ raggiungere la città più grande.

Detto questo a Villefranche abbiamo sostato in rada e siamo sbarcati con le lance, perché nonostante il porto sia formato da un’insenatura naturale e sia uno dei più profondi del Mediterraneo Occidentale non possiede una banchina atta ad accogliere navi di quasi 300 mt di lunghezza, ma la profondità della baia ne consente comunque l’ancoraggio.

Quindi l’arrivo al molo è stato molto suggestivo e l’apparire del paese adagiato sulla collina con le sue case colorate, stile Costa Azzurra appunto, accompagnato da uno splendido sole di maggio ha reso la mia sosta ancora più piacevole.

Questo magnifico paesino di pescatori è un borgo trecentesco caratterizzato da strette stradine, scalinate e portici che servirono da rifugio durante i bombardamenti, le barche dei pescatori sono ormeggiate sul molo e si possono ammirare splendide vedute su Cap Ferrat, una lussureggiante penisola costellata di splendide dimore di celebrità.

Questo verdissimo promontorio è ricco di sentieri accompagnati da profumatissime piante di eucalipto, sollievo nelle assolate giornate estive.

Sono assolutamente da vedere:

La Chapelle Saint Pierre,
che era usata dai pescatori come ricovero per le reti e le barche. E’ del XVI secolo ed è situata sul porto di pesca. Nel 1957, Jean Cocteau, con l’aiuto del pittore Jean Paul Brusset la decora d’affreschi murali evocanti il Mediterraneo e dei periodi della vita di San Pietro.
Presso la Cappella di San Pietro, c’è un busto in bronzo rappresentante Jean Cocteau, opera dello scultore Cyril de La Patellière del 1989.

La Cittadella di Sant’Elmo (Citadelle Saint-Elme),
costruita dal duca di Savoia per difendere il golfo e classificata monumento storico, ospita oggi il palazzo comunale ed i Musei “Volti“, “Henri Goetz” – “Christine Boumeester“, la sala ricordi del 24° BCA e la collezione “Roux“.

Il Porto della Darsena
è l’antico porto militare, accoglie numerose attività (Nautica da diporto, Cantiere navale, ecc.) ed è gestito dalla Camera di Commercio e dell’Industria di Nizza-Costa Azzurra, e vi è situato anche l’Osservatorio oceanologico di Villefranche-sur-Mer.

La Rue Obscure (Via Oscura) di Villefranche-sur-Mer,
nel cuore della città vecchia, è una via coperta di 130 metri di lunghezza dal 1260, situata lungo il primo bastione.

Le tre strade principali che collegano Nizza all’Italia, attraversano Villefranche e offrono panorami spettacolari sulla costa e le colline circostanti, e anche il percorso ferroviario che la collega a Montecarlo è di una bellezza ridente e assolata, tipica della splendida Costa Azzurra.

Articolo di
Alessia Scarparo