Le torri di San Gimignano

Le torri di San Gimignano – Foto di Marco Lazzaroni

La cittadina di San Gimignano è uno stupendo piccolo scrigno medievale a metà strada tra Firenze e Siena, arroccata su un’altura che già dalla strada attira gli sguardi.

È famosa principalmente per la sua architettura di città fortificata, e per le sue torri medievali che ne rendono il profilo così identificabile e per questo unico.
Nel suo periodo di maggiore espansione le ricche famiglie dell’epoca fecero costruire molte torri come simbolo del loro potere, tanto che se ne contavano addirittura 72.

Al giorno d’oggi ne rimangono solo 16 (alcuni ne contano 14 se si toglie il campanile della Collegiata e la Casa-Torre Pesciolini che hanno caratteristiche diverse dalle altre) La più antica è la torre Rognosa, alta 51 metri, mentre la più alta è la Torre del Podestà, detta anche Torre Grossa, di 54 metri.

Addirittura un regolamento del 1255 vietava ai privati di erigere torri più alte della torre Rognosa (che all’epoca era la più alta), ma le due famiglie più importanti, Ardinghelli e Salvucci, fecero costruire due torri di poco più basse per poter dimostrare ugualmente la propria potenza.

San Gimignano è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1990, e oltre all’architettura originale offre anche ottimi prodotti locali come lo zafferano e il vino bianco chiamato Vernaccia di San Gimignano.

A proteggere il piccolo borgo svettano le mura del Duecento, l’assetto stradale è formato da due strade principali che si incrociano nelle due splendide piazze, lungo le sue vie torri e case torri si affacciano e si impongono sugli altri edifici e sono quasi tutte ben conservate, tranne alcune che risultano “mozzate” e questo avveniva quando una famiglia prevaleva sull’altra.

L’altura dove sorge la città è strategico per dominare la valle e lo fu per difendersi dai nemici, resti etruschi testimoniano che già vi erano insediamenti almeno dopo il III secolo a.C.

Il nome le deriva dal vescovo di Modena, divenuto Santo, che secondo la tradizione aveva liberato la città dai barbari.

La fortuna nell’espansione della città fu essere attraversata dalla via Francigena che nei secoli fu percorsa da migliaia di pellegrini che si recavano a Roma per visitare le tombe dei martiri e di qui passavano, all’uopo sorsero infatti per dar loro ristoro taverne e ostelli che fecero crescere il commercio e portarono ricchezza e benessere alla cittadina.

La chiesa principale è il Duomo, la Collegiata di Santa Maria Assunta che si trova nell’omonima piazza ed è situato alla sommità di una scalinata che domina il lato occidentale della piazza.
Eretta forse nel 1056 e sicuramente consacrata nel 1148 venne prima ristrutturata nel 1239 e poi ingrandita nel 1460 su progetto di Giuliano da Maiano.
La spoglia facciata è il frutto di una sistemazione avvenuta nel Duecento, per poi essere più volte trasformata nel corso dei secoli con l’apertura delle due porte laterali e delle finestre circolari. L’interno a tre navate divise da colonne richiama lo stile delle pievi casentinesi; le navate furono coperte da volte nel XIV secolo, nel XV secolo Giuliano da Maiano progettò l’allungamento della crociera e del presbiterio e costruì le cappelle della Concezione e di Santa Fina.
Tutte le pareti e le volte sono ricoperte di affreschi realizzati da vari artisti e principalmente da Lippo Memmi e da Bartolo di Fredi.
Nel corso della seconda guerra mondiale la chiesa e i suoi affreschi subirono notevoli danni, poi riparati grazie a numerosi interventi di restauro.

Da piazza del Duomo si accede al Vicolo dell’oro, così chiamato perché in epoca medievale ospitava le botteghe degli orefici.

Da qui si scende attraverso un arco e si accede a Via delle Romite.

Questa strada deve il suo nome alle eremite che avevano le loro cellette in questa zona e che poi furono riunite nel grande Convento di Santa Maria Maddalena, dell’ordine di S.Agostino.
Il tabernacolo che si trova in fondo alla strada sembra essere stato affrescato dal Pittorino.

San Gimignano è sede di alcuni interessanti musei:
– Museo Archeologico
– La spezieria di Santa Fina
– Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
– Museo d’Arte Sacra
– Museo Ornitologico
– Pinacoteca e Torre Grossa presso il Palazzo Comunale, nella pinacoteca si conservano opere pittoriche di importanti artisti della Scuola Fiorentina e Senese, da Coppo di Marcovaldo a Filippino Lippi, Pinturicchio, Benozzo Gozzoli, Taddeo di Bartolo, Memmo di Filippuccio, Sebastiano Mainardi.
Dal Museo si accede anche alla Torre Grossa, la più alta della città, dalla quale si può ammirare una vista a 360° sulla città e sulla bellissima campagna circostante.

Per ulteriori informazioni:

=> http://www.sangimignano.com/

=> http://www.sangimignano.net/

Articolo di
Alessia Scarparo