Una vista di Berlino

Una vista di Berlino – Foto di Mariano Mantel

Parlare di viaggi a volte non vuol dire elencare i consigli sul cosa vedere e fare, dove andare a mangiare e altri consigli pratici, si può discutere di viaggio anche vagliando una serie di luoghi in cui si vivrebbe.

Da una bella chiacchierata con Alessandra di Viaggiale mi è spuntata l’idea di mettere in un articolo i luoghi dove vivrei, senza tirar fuori frasi definitive quali “per sempre”… assolutamente! Sono città o piccoli centri in cui mi fermerei UN PERIODO, lasso di tempo volutamente generico, che va dai 30 giorni ai 10 mesi o anche un anno.

Mi sono posto una sola regola, tanto per complicare appena il percorso: devono essere luoghi che non ho ancora visitato, posti da cui sono attratto grazie a letture, film, racconti, sensazioni… insomma voglio l’incognito, perché poi un luogo non è mai come ce lo siamo immaginati e io rincorro le sorprese.

Parto dall’Europa, 3 città facilmente raggiungibili, ti basta fare un ricerca su un buon motore di ricerca viaggi, ad esempio i voli su Volagratis e il gioco è fatto.

In fondo sto cercando un volo di sola andata 😀

Berlino

L’ho scritto più volte, è un mio tallone d’achille, non conosco Berlino ed è uno dei primi motivi validi per viverci qualche mese.

Parlando con un professore universitario, a fine 2013, mi colpì una sua frase: “Berlino è l’unica città europea in cui le novità vengono prese sul serio, se qualcosa deve nascere lo farà in questa città”.

Si parlava in generale, dalle startup alla musica, passando per l’arte.

Sono attratto dai racconti di viaggio, dalla enorme diversità tra i suoi quartieri, dovuta anche alla divisione sanata in tempi recenti e non di meno sono attratto dal fatto che la vita costa poco pur essendo la capitale della nazione “più ricca” d’Europa.

Istanbul

Istanbul e il Bosforo

Istanbul e il Bosforo – Foto di Mauro Tuninetti

Difficile elencare tutti i motivi per cui vorrei vivere un periodo della mia vita a Istanbul, provo a dirtene qualcuno:

Perché ho letto tutti gli articoli pubblicati su questo blog da Valeria, Alessia e Bianca e ogni volta che li rileggo aggiungo una cosa alla lista di “quelle da fare” quando sarò nella capitale turca.

Perché ogni volta che dico di non esserci stato TUTTI immancabilmente rispondono: “Ti piacerà credimi, è bellissima” e allora mi dico, o sono tutti preda di un’allucinazione collettiva oppure Istanbul è meravigliosa.

Perché mi tornano alla mente film come Fuga di Mezzanotte o Il Bagno Turco, ma quei suoni li devo sentire con le mie orecchie e quelle strade le devo vedere con i miei occhi.

Perché sarà anche banale dirlo ma è la porta d’Oriente, la città che vive con due anime e un corpo solo.

Perché amo alla follia fotografare i volti e le atmosfere dei mercati, dei bazar e qui cari miei potrei sbizzarrirmi per ore!

Reykjavic

Reykjavic dall’alto

Reykjavic dall’alto – Foto di Stephen Barber

Il mio “bipolarismo da viaggiatore” a volte mi spaventa. Dopo due grandi capitali che hanno fatto la storia in tutti i sensi eccoci in un paesone, capitale dell’Islanda certo, ma con circa 120.000 abitanti al massimo la possiamo chiamare cittadina.

Perché mai vorrei vivere in Islanda?

Intanto per girarmi l’isola con calma e in modo completo, voglio scoprire ogni angolo di questa amena terra del nord. Voglio immergermi nella maggior parte delle sue pozze di acqua calda… e sono tante lo so!

La decisione di includerla nella mia classifica personale, la molla che ha fatto scattare il tutto è stato un servizio di Pif (al secolo Pierfrancesco Diliberto) per la sua trasmissione “Il Testimone”.
La scena in cui con l’auto attraversa il centro, la via principale di Reykjavic e dopo 5 minuti esatti si trova in mezzo al nulla cosmico, fatto di geyser e montagne… beh! mi ha convinto.

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Con il prossimo articolo usciremo dai confini del vecchio continente e ti svelerò quella manciata di luoghi in cui mi trasferirei e chiamerei casa per un periodo della mia vita.

Un saluto,
Cristiano