Catalunya - Foto di Irene Cacciola

Catalunya – Foto di Irene Cacciola

Vado in Catalunya.
Ah vai a Barcellona.
No, vado in Catalunya.
…Ah…

Tendenzialmente questa è la reazione ad una affermazione come la mia.
Non sempre, ma nella maggior parte dei casi, si tende a identificare questa regione solo con Barcellona e, posso assicurare, è davvero un peccato perché c’è molto da poter visitare.
Motivo per cui ho deciso di andare in viaggio proprio qui e conoscere questa parte di Spagna di cui sapevo davvero poco.

Viti in Catalunya - Foto di Irene Cacciola

Viti in Catalunya – Foto di Irene Cacciola

Prima cosa imparata: esiste il Cava.
Ecco un buon motivo e lo spunto per creare un itinerario alternativo in Catalunya: il vino.
Questa è, infatti, una delle principali regioni vinicole della Spagna e vanta ben 11 denominazioni di origine.
Il cava, quello che io non conoscevo, è proprio tipico della regione ed è un vino molto simile allo spumante. Qui la tradizione di paesi interi e delle loro famiglie è stata quella di portarne  avanti, nei secoli, la sua produzione.
Ho così scoperto terrazze coltivate di fronte al mare della Spagna, paesini alla fine di tortuose stradine e panorami costellati da colline ricche di filari, il tutto a poca distanza da Barcellona.

Alella Vinicola - Foto di Irene Cacciola

Alella Vinicola – Foto di Irene Cacciola

La prima tappa ti consiglio di farla ad Alella.
Qui ci sono ben due case vinicole dove puoi fare una sosta. La prima, direttamente in paese, ti racconterà la storia dell’etichetta Marfil presso Alella Vinìcola, in un palazzo di inizio 900. Qui tra laboratorio, museo e vigne potrai vedere tutta la produzione dall’inizio alla fine!

Ti suggerisco poi di dirigerti ad Alta Alella Privat 
Qui sarai proprio in aperta campagna e potrai scegliere fra varie tipologie di visite guidate, ne hanno di tutti i tipi.  Quella rivolta alla scoperta del natura circostante, quella culturale con spettacoli a base di poesia, musica e lirica oppure potrai partecipare ad escursioni in 4×4, sorvolare le colline in elicottero o scegliere una sana seduta di yoga tra i vigneti.
Senza dimenticare una degustazione finale! Per informazioni puoi scrivere a: enoturisme@altaalella.cat

Pa amb tomaque - Foto di Irene Cacciola

Pa amb tomaque – Foto di Irene Cacciola

Inoltre qui troverai anche Luca, chef che, se durante il tuo viaggio hai conquistato un paio di certezze, le metterà subito a dura prova.
Ecco un esempio. Impari cos’è il pa amb tomaque, e lo impari anche facilmente perché è un piatto tipico, quindi presente in tutti i menu.  Pane, pomodoro, aglio. Un po’ come la nostra italiana bruschetta.
E poi incontri questo chef e “tatatataaa”: ti dà pa amb tomaque  in un bicchiere.
Ebbene si perché lui destrutturalizza e rinnova la tradizione. Risultato? Eccezionale.

Pa amb tomaque al bicchiere - Foto di Irene Cacciola

Pa amb tomaque al bicchiere – Foto di Irene Cacciola

Per la cronaca, sì Luca è italiano e vive qui in Spagna destreggiandosi fra questo ristorante e un nuovo locale, Casa e Bottega, che ha aperto a Barcellona.
Io non sono riuscita ad andarci, ma secondo me, visto il suo entusiasmo e quel poco che ho assaggiato dei suoi piatti, un saltino ce lo farei!

Il tour può poi proseguire addentrandosi maggiormente nell’entroterra e nella zona PLA DE BAGES, definita anche la terra dei contrasti, per la varietà storica, naturale ed architettonica .
Il vino qui passa per la cantina ABADAL, dove potrai anche vedere una botte firmata dal grande Chef Ferran Adrià. La visita guidata a tutta la proprietà dura circa 90 minuti e comprende anche un piccolo museo.

La botte firmata da Ferran Adrià - Foto di Irene Cacciola

La botte firmata da Ferran Adrià – Foto di Irene Cacciola

Per ora il vino così lo hai visto nascere, sicuramente degustato, ma ecco il momento di farlo!
Ebbene sì! Non avrei mai pensato di trovarmi con i piedi dentro una tinozza a pestar uva, dopo ovviamente averla raccolta!
Questo è quello che ho fatto a SUBIRATS presso la cantina Eudald Massana Noya.

Pigiare uva in Catalunya - Foto di Irene Cacciola

Pigiare uva in Catalunya – Foto di Irene Cacciola

Esperienza divertente, anche perché noi abbiamo raccolto in 5/6 persone l’uva per giusto una bottiglia! Devo ammettere che, anche se abbiamo temuto molto il momento di dover assaggiare la nostra produzione, un prodotto realizzato da te stesso dà sempre molta soddisfazione! Poi dopo l’assaggio siamo ancora tutti vivi, quindi ottima “prima volta” superata!
In questa azienda vinicola si intreccia la storia di ben 9 generazioni e si arriva quasi al 1.700, dove sembra ebbe origine la coltivazione di questa terra.

Vista da OLLER DEL MAS - Foto di Irene Cacciola

Vista da OLLER DEL MAS – Foto di Irene Cacciola

Un luogo davvero incredibile, che devi inserire nel tuo giro è a MANRESA e si chiama OLLER DEL MAS.
E’ una sorta di castello, ma nella proprietà trovi anche poco distante, un centro golf dove pranzare, lato piscina!
Qui abbiamo provato l’esperienza di bere…direttamente dalla “brocca”. Non per maleducazione o perché fossimo a corto di bicchieri, ma perché l’usanza voleva così.
Ci siamo quindi cimentati in un far scorrere il vino in bocca mentre allontani l’ampolla.

Bere...dall'ampolla!

Bere…dall’ampolla!

E per finire ti consiglio una visita anche a TORRES. Questa è molto diversa dalle precedenti che ti ho raccontato e le sensazioni son molto diverse.
In quelle descritte fin’ora potrai parlare di famiglie, conoscendole di persona. Sentirai proprio la storia e sarai immerso nel verde di colline gustandoti tutto il sapore della campagna spagnola.

Torres - Foto di Irene Cacciola

Torres – Foto di Irene Cacciola

In questa invece vedrai una grande produzione, dove tecnologia ed esperienza hanno creato un mondo intorno al vino. Qui, infatti, la tua visita guidata sarà su un trenino elettrico e soprattutto ti troverai completalmente al buio ad ascoltare oleogrammi narrare la storia dei vini che nascono qui.

Quello che ti ho raccontato è un lato della Catalunya, ma come ti ho scritto all’inizio la prima cosa che ho imparato…quindi il giro da queste parti è appena iniziato! Presto ti racconterò di…

Articolo di
Irene Cacciola