Ripristini vegetazionali Snam Rete Gas

Ripristini vegetazionali Snam Rete Gas – Foto tratte da Flickr

L’epoca in cui viviamo deve prendersi cura della bellezza del mondo, deve darle voce e farla vedere. Raccontare i luoghi, il bello che emanano è in fondo il compito di uno scrittore e di ogni artista, riconoscere il valore della natura e della cultura è però anche l’obbligo che le imprese hanno nei confronti della società in cui operano.

Il profitto nasce infatti dalle risorse materiali e immateriali di un luogo, è fatto di materie prime, di persone e comunità, viene dalla terra e lì in qualche modo deve tornare. La responsabilità sociale d’impresa nasce negli anni ’70 con l’idea che le aziende e le pubbliche amministrazioni dovessero restituire alla società parte dei benefici che da essa ricevono. Negli anni si è evoluta integrando anche la convinzione che le istituzioni si debbano occupare della salute della comunità più ampia in cui operano, ossia l’ambiente.

In un’epoca che parla di economia della condivisione e di un marketing attento ai valori autentici delle persone diventa sempre più necessario per le imprese aprirsi al mondo della sostenibilità. SNAM, azienda che opera nel campo della distribuzione del gas metano, si è impegnata in un progetto che vuole valorizzare le bellezze naturali dove passano i propri gasdotti.

Ripristini vegetazionali Snam Rete Gas

Ripristini vegetazionali Snam Rete Gas – Foto tratte da Flickr

Sentieri sostenibili è un racconto dei territori dove passa il gas, dei parchi regionali e di quelli nazionali dove le condutture del metano si fanno strada tra pascoli alpini o boschi. Sono presenze discrete che si notano appena, se non per quei piccoli cartelli, detti in gergo “cinesini” perché hanno un triangolo che ricorda il cappello tipico della cultura cinese, che capita di incontrare durante una passeggiata in un parco.

SNAM ha avviato delle collaborazioni con professionisti e gli enti che gestiscono le aree protette per rendere il passaggio del gas il meno impattante possibile. In seguito è nata l’idea di valorizzare quei luoghi e di creare dei sentieri sostenibili, una serie di racconti della bellezza unica dei parchi italiani, come quello che ho quasi dietro casa, il Parco delle Prealpi Giulie, in Friuli, al confine con la Slovenia. Un progetto come questo è in sintonia con lo spirito dei tempi, dove la salvaguardia della natura può collegarsi al profitto, dove la bellezza deve essere un valore come il denaro.

I sentieri sostenibili diventano dei percorsi obbligati per permettere alle bellezze naturali di essere preservate e raccontate.

Articolo di
Luca Vivan