Il viaggio di Alice

Il viaggio di Alice – Foto di Alice Pontini

Ti parlo di un viaggio in corso, del progetto di Alice Pontini: From Vancouver to Ushuaia.

Sì, hai letto bene: da Vancouver in Canada Alice vuole raggiungere Ushuaia, Terra del fuoco, estremo sud dell’America Latina. E il tutto muovendosi solamente via terra.

Sono “inciampato” nel suo viaggio e nella sua esperienza su The TripMill, il nuovo Social Network dei Viaggi (a cui ti consiglio di iscriverti!!!).

Ma… ho già scritto troppo, quella di oggi è un’intervista per cui lascio parlare proprio lei, la venticinquenne protagonista di questo viaggio straordinario, che immagino non sia solo un viaggio fisico…

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La domanda che ti hanno fatto tutti: come ti è venuto in mente il progetto “From Vancouver to Ushuaia”? Spiegaci di che si tratta…

L’idea di questo viaggio è piuttosto recente. Dopo aver ottenuto il visto lavorativo per il Canada e visto il tempo limitato di questo e l’impossibilità di rinnovo ho iniziato a pensare al mio post-Canada. In cantiere c’era un altro progetto, forse più impegnativo… però non svelo nulla perché è un’impresa che prima o poi vorrei riuscire a compiere.
Nel primo periodo del 2014 il progetto era quello di tornare in Italia al termine dei miei 6 mesi (ottobre 2014) e partire per un avventura insieme ad altri due amici che avevamo già pianificato nel dettaglio. Purtroppo, verso Marzo uno dei dei ragazzi ha avuto dei seri problemi che ci hanno portato ad annullare o perlomeno a rimandare l’impresa. Così mi sono trovar senza un “post-Canada” e con la voglia di non voler tornare in europa senza un obiettivo e un progetto al termine dei miei 6 mesi, periodo che per me, dopo diversi anni ed esperienze diverse passate all’estero inizia ad essere ristretto.

Così ho pensato di mettere insieme diverse cose.
La voglia di compiere un impresa che non fosse stato un semplice viaggio “andata e ritorno” ma piuttosto un vero è proprio attraversamento, un’avventura di alcuni mesi, on the road, un’esperienza, vita allo stato puro basata su incontri, persone, attimi e sensazioni, movimento e staticità e la voglia di esplorare una parte di mondo del quale da sempre subisco il fascino: il Sud America.

A quel punto ho iniziato a pensare ed ho capito che sarebbe stato troppo difficile scegliere un solo stato, una zona e avere un tempo limitato. Poca la voglia di spendere soldi per voli aerei, che tra l’altro non amo particolarmente. Così la risposta è venuta da sé: On the road, attraverserò le americhe dal Canada alla Patagonia utilizzando unicamente la via terrestre. 12.500 km, 15 stati, 4 o 5 mesi di tempo (durata basata unicamente sulla quantità di soldi che andrò spendere e alle condizioni atmosferiche della Patagonia).

L’idea principale che muove il progetto è la curiosità che mi spinge a percorre la massa di terra più estesa, in senso latitudinale del mondo, osservando e parlando, scoprendo le differenze, le caratteristiche e le le particolarità dei luoghi che andrò ad attraversare. La mia voglia di scoprire, capire, indagare e vedere cambiare il mondo dal Canada all’Argentina. Farlo attraverso gli sguardi, i colori anche quelli della pelle, i lineamenti, le lingue e gli accenti delle persone che incontrerò e che faranno parte del mio viaggio. Per questo motivo utilizzo i mezzi di trasporto e le sistemazioni che più mi permettono di entrare a contatto con le persone e la cultura locale.

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Il primo sentimento che ho provato leggendoti è stata invidia, “buona” ma sempre invidia, poi sono passato all’ammirazione. Ragazze italiane che hanno il coraggio di intraprendere da sole un’esperienza del genere sono pochissime. Non voglio darti un peso da portare ma sei un esempio per tante ragazze, lo sai vero?

So di essere un esempio, so che ci sono migliaia di persone che mi seguono costantemente, interessate a me, alla mia avventura, alla mia vita e al mio modo di affrontare il mondo. Tanta gente mi invidia, tanta mi ammira e altrettanta ogni giorno mi chiede come si fa.

Ogni volta rispondo la stessa cosa: Intraprendenza, idee e obiettivi chiari, sangue freddo, organizzazione e soprattutto vivere ‘al secondo’, attimo dopo attimo, giorno dopo giorno. Prendere e sfruttare al volo le opportunità che si presentano. Non avere paura, mai di quello che la vita ci riserva, e guardare sempre il lato positivo delle cose, delle persone, delle esperienze.

È difficile, senza dubbio, a volte stancante, a volte demoralizzante. Ma poi accadono cose, si vivono momenti, si incontrano vite che illuminano le giornate, le ore, la vita e tutto torna ad essere meraviglioso e torno a sognare e a ringraziare per tutto questo, per quella che senza dubbio è la vita migliore che potessi desiderare.
Non sono Wonder Woman, lo ripeto a tutti quelli che alle mie storie ed esperienze sbarrano gli occhi. Non ho nessun super potere, sono nata come tutti gli altri, non ho mai avuto nessun aiuto economico né ‘sponsor’ alle mie spalle, ma solo una grande determinazione, curiosità e intraprendenza.

Quello che faccio è semplice, incredibilmente semplice ed è assolutamente alla portata di tutti.

Spero di continuare a trasmettere tutto questo, ad essere un esempio e a invogliare le persone a ‘vivere’ più intensamente, veramente, ad essere felici, delle piccole cose, degli attimi, dei sorrisi, di quello che la vita offre con semplicità, perché la vita è una cosa semplice ed è breve, incredibilmente breve.

Questo è tutto quello che so fare e che mi riesce. Trasmettere, condividere questo modo di approcciarsi alla vita, scoprendo, vivendo, esplorando la ‘yellow side’ delle cose, quella parte semplice e positiva che poche persone vedono e sfruttano.

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Alice

Alice – Foto di Alice Pontini

Sei partita a ottobre da Vancouver, avrai già collezionati sicuramente dei momenti emozionanti. Li condividi con noi?

Di momenti ne ho collezionati tanti, tantissimi, ogni singolo secondo è un esperienza diversa, un luogo nuovo, una luce meravigliosa, sguardi e sorrisi. Sceglierne qualcuno è difficile.
Per questo fotografo e scrivo per permettere a chiunque di vivere questa gioia meravigliosa con me.
Finito il mio viaggio proverò a pubblicare un secondo libro! una raccolta di questi attimi e momenti dal Canada alla Patagonia, una guida alla vita, alle persone, alla ‘yellow side’ del mondo.

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Aspettative. Tutti i viaggiatori se le creano. Qual è il luogo che “aspetti” di più? Quello su cui ti sei creata altissime aspettative?

Il mio segreto è vivere senza aspettative, per poter apprezzare a mille ogni singolo attimo, opportunità, regalo che la vita mi offre. Gli obiettivi e i sogni sono chiari, le aspettative non esistono. In questo modo non si può che essere sorpresi, felici ed entusiasti ogni singolo attimo.

Ci sono luoghi che attirano la mia attenzione più di altri, che mi affascinano da quando sono bambina: Le coste californiane (appena passate), le rovine delle civiltà precolombiane in Messico e Perù, le montagne del Chile, i colori della Bolivia e del Messico…

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Hai già un’idea del “dopo”? O hai deciso di vivere appieno questa esperienza e solo al termine pensare ai passi successivi?

Come ho già detto vivo al secondo ma questo non vuol dire che prosegua la mia vita e il mio viaggio allo sbando. Mi muovo ‘on the road’ con uno zainone ma a differenza della maggior parte dei backpackers ho obiettivi, idee e progetti ben chiari.
Ho tante possibilità tra cui scegliere e, si sa, le cose cambiano, soprattutto le idee, le situazioni e le opportunità. Ora come ora se penso al post-Ushuaia mi vedo in Europa in una capitale del Nord (che amo particolarmente), impegnata nella stesura del prossimo libro. Ho già qualche idea precisa per quanto riguarda la città, ma per ora non mi sbilancio, arriverò al limitare della terra, alla fine dei miei 12.000 km, mi siederò in riva all’oceano e lì avrò un idea chiara della prossima destinazione.
Tanti viaggi, progetti, idee in cantiere…

India senza dubbio e Medio Oriente sono in cima alla lista.

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Dove possiamo seguire il tuo viaggio?

Ora il mio viaggio lo si può seguire tramite la mia pagina Facebook ‘Alice Pontini Photographer‘, il profilo Instagram ‘Alipoint’ e la pagina del diario su The TripMill.

Poi, ovviamente il libro alla fine del progetto! 😀

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Posso svelarti una cosa? Nel leggere le risposte che Alice mi ha inviato mi sono emozionato, la tenacia e la forza con cui ribadisce più volte: “Il mio segreto è vivere senza aspettative, per poter apprezzare a mille ogni singolo attimo, opportunità, regalo che la vita mi offre” mi esalta e mi impressiona allo stesso tempo… nella sua semplicità.

Un grazie immenso ad Alice per la sua condivisione, io la seguirò, per ora virtualmente e spero un giorno di incontrarla di persona per abbracciarla e farle i miei complimenti.

Un saluto,
Cristiano