Alice, la Lepre Marzolina e il Cappellaio Matto di John Tenniel

Alice, la Lepre Marzolina e il Cappellaio Matto di John Tenniel – Imamgine di pubblico dominio

Di una cosa sono sempre stato convinto: i libri e la letteratura aiutano a crescere e a formare il carattere, anche quello di un piccolo viaggiatore.

Qui su ViaggioVero, ogni tanto consiglio dei libri da leggere, magari in viaggio, ma oggi voglio fare una cosa diversa: ti voglio spingere a rileggere (o a leggere se non lo hai ancora fatto) alcuni classici della letteratura per bambini e ragazzi.

È una mia abitudine, una o due volte l’anno riprendo in mano un classico per bambini e lo rileggo, con i miei occhi da adulto, meno disincantati e sicuramente più duri.

Inizio con 7 libri un po’ datati, ma non credere, esistono anche ottime letture contemporanee, te ne parlerò in un altro articolo.

L’Isola del Tesoro
di Robert L. Stevenson

La domanda è: Chi non vorrebbe trovare una mappa del tesoro? O vivere mille avventure, tra pirati, malviventi e segreti?
È la ricerca di un “movimento”, di una fuga. Uscito sul finire del 1800 questa grande storia aiuta gli adulti a fare quel passo verso l’avventura che spesso sembra così difficile anche solo pensare, una volta sistemati.

Peter Pan
di James Matthew Barrie

Premetto che non ho mai amato la storia di Peter Pan, o meglio, ne amo la filosofia ma i personaggi non mi sono mai piaciuti, così a pelle.
Detto questo… l’idea che sta dietro all’”Isola che non c’è” è tanta roba.
Se noi adulti riuscissimo anche solo per un attimo ad accettare l’esistenza di un luogo del genere, portarlo nella nostra vita quotidiana ne guadagneremmo in felicità e serenità.
Quest’isola potrebbe non essere un luogo, potrebbe rivelarsi una persona che amiamo, un amico, un parente. E se non lo troviamo nei dintorni di casa, prendiamo il coraggio a due mani e “voliamo” a cercarlo.

Il Mago di Oz
di Frank Baum

Il mondo di Oz mi è sempre piaciuto perché non pretende di essere un mondo articolato, qui il messaggio e le cose importanti le regalano i personaggi. Il messaggio fondamentale è: “Non sei incompleto, puoi fare tutto”, tutto ciò che ti serve è dentro di te.
Devo spiegarti perché è così importante rileggerlo da adulti???

Il Canto di Natale
di Charles Dickens

Lo so, non è il romanzo di Dickens più famoso o più elevato ma “Il Canto di Natale” mi ha sempre riempito di nuovi stimoli, ogni volta in cui mi ci sono imbattuto. Non sono mai stato e mai sarò un “Ebenezer Scrooge” ma spesso è bene che mi si ricordi che tutto ciò che abbiamo fatto in passato può essere perdonato e non è mai troppo tardi per diventare una persona migliore. In più il romanzo, del 1843, affronta temi ancora così attuali da mettere i brividi addosso, ad esempio lo sfruttamento minorile e la vita in povertà di una grande fetta della popolazione mondiale.
Ok, se proprio non vuoi rileggerlo guardati il cartone animato della Disney: è ancora uno dei miei preferiti 🙂

Il mio podio personale, quei 3 libri che risaltano in bella vista nella mia libreria e non verrano mai accantonati:

La Fabbrica di Cioccolato
di Roald Dahl

Sono due i motivi per cui “La Fabbrica di Cioccolato” ricopre un ruolo importante nella mia vita:
– amo le favole gotiche, non consuete, “dark”, in cui vi siano personaggi affetti da gravi problemi comportamentali. E Willy Wonka non è proprio quello che possiamo definire un personaggio del tutto normale.
– è stato in assoluto il mio primo libro; lo so, è abbastanza strano ma è stata la mia prima lettura completa, quella da cui non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine, ma avevo paura di andare troppo veloce in quanto sarebbe finito. Lo ricordo come se fosse ieri, avevo forse 7 anni o giù di lì.
Il significato, o almeno quello che gli ho sempre dato io è racchiuso nell’accrescimento che un bambino può donare a un adulto che lo ascolta davvero e viceversa. Uno scambio incredibile che non dobbiamo mai dimenticare.

Il Piccolo Principe
di Antoine De Saint-Exupéry

L’importanza dell’Amicizia, dell’Amore, della Diversità. C’è ancora chi, nel 2015, reputa questo brevissimo romanzo troppo chiacchierato e idolatrato.
Io invece credo – e lo avrai notato dalle maiuscole inserite volutamente – che “Il Piccolo Principe” andrebbe fatto leggere nella prima infanzia, durante l’adolescenza, in età adulta e se vogliamo esagerare anche in vecchiaia. O meglio: rileggilo appena puoi, anche solo qualche paragrafo, fa bene ai rapporti di ogni tipo!

Alice nel paese delle meraviglie
di Lewis Carroll

Io amo Alice, Io sono Alice.
Tutte le volte che chiudo lo zaino o il trolley e salgo su un mezzo di trasporto io seguo qualcosa, seguo il mio Bianconiglio e senza esitazione – anzi no, in realtà sempre con quell’attimo di esitazione e paura che mi rendono vivo – mi lancio nella sua tana, in quell’anfratto sotto l’albero. Lo dico sempre: in viaggio io cerco esperienze, cerco persone, cerco il confronto con le differenze, cerco un Cappellaio Matto e uno Stregatto.
In più amo Alice nel paese delle meraviglie perché come ho scritto poco sopra adoro i romanzi gotici.
Ma c’è dell’altro… Alice è una costante uscita dalla zona di comfort, che io fuggo notoriamente come la peste.

Un saluto,
Cristiano