La rivalutazione del letto del fiume Turia

La rivalutazione del letto del fiume Turia – Foto di Cristiano Guidetti

La natura a Valencia non la trovi soltanto uscendo dalla città, come abbiamo visto per l’itinerario 12h al parco dell’Albufera, ma anche tra le strade del centro e verso le splendide spiagge cittadine.

Ma andiamo con ordine. Ti sei alzato, hai la colazione nello stomaco che ti regala energia e sei pronto per uscire.

Il letto del fiume Turia

…ovvero come un disastro ambientale e conseguente tragedia, seguito da un progetto assurdo e orribile, si è potuto poi trasformare in uno dei più esempi di riutilizzo di un’area cittadina a favore della comunità.

Citando i fatti: alla fine degli anni ‘50, il fiume Turia, che passava vicino al centro storico di Valencia (ed era così da sempre), causa le piogge abbondanti straripò e invase la città provocando un centinaio di morti. La decisione fu presa: il Turia doveva essere spostato e fatto passare all’esterno della città. Ottimo… ma che fare con il letto del fiume rimasto asciutto? L’allora incompetente Ministro delle Infrastrutture spagnole presentò un progetto assurdo: far passare una grande autostrada a due passi dal centro storico! Per fortuna anni di proteste fiaccarono queste idee balorde e si decise di riqualificare l’area con verde pubblico e servizi per i cittadini.

Un esempio virtuoso che anche dopo più di 50 anni andrebbe seguito in molte altre città, anche italiane.

Ora chiunque, turisti e valenciani possono godere di chilometri di verde, con palme, piste ciclabili, campi da calcio, rugby, baseball. Soprattutto nel weekend si riempiono di locali che vogliono fare sport, correre, riposarsi.

Valenciani che fanno sport lungo il letto del fiume Turia

Valenciani che fanno sport lungo il letto del fiume Turia – Foto di Cristiano Guidetti

Ed è da qui che inzia il nostro itinerario perché il nostro consiglio è quello di affittare una bicicletta dai ragazzi di Passion Bike (già citati nel primo 12h), e visto che la loro sede è in centro storico in meno di 2 minuti d’orologio sarai lungo il letto del Turia a pedalare.

Interno di Passion Bike

Interno di Passion Bike – Foto di Cristiano Guidetti

A questo punto puoi passare tutto il tempo che vuoi in questi giardini ma noi ti vogliano portare verso il Bioparc, nella parte nord della città, al termine del percorso ciclabile.

Bioparc

Non si tratta di un parco zoologico tradizionale, non ci sono sbarre o gabbie ma ambienti ricreati a immagine di quelli africani. In pratica è un “pezzo d’Africa” a Valencia, come indica anche il sito dell’Ente del Turismo. Sicuramente è uno di quei luoghi in cui potrai passare ore ad ammirare e divertirti con i lemuri, le scimmie, i piccoli e simpaticissimi suricati.

I simpatici suricati

I simpatici suricati – Foto di Cristiano Guidetti

Ma anche rimanere affascinato dai gorilla, dai pachidermi e dai maestosi leoni.
Le zone da visitare, ovvero quelle in cui è divoso il parco, sono quattro: la foresta equatoriale, il Madagascar, la Savana e le zone umide.

I lemuri che si divertono

I lemuri che si divertono – Foto di Cristiano Guidetti

Un luogo divertente e anche educativo se sei in viaggio con la famiglia. Conta che puoi trascorrere all’interno ore passeggiando tranquillamente, fermandoti a bere o mangiare in uno dei punti di ristoro. Il Bioparc si estende su un’area da 100.000 mq ed esiste pure un progetto per aumentarlo ancora.

Sua maestà…

Sua maestà… – Foto di Cristiano Guidetti

Proviamo a fare un’ipotesi, dopo la biciclettata lungo il Turia e la visita al Bioparc sono circa le 14… è ora di mangiare! Ma siamo a Valencia e come abbiamo imparato all’Albufera (il primo itinerario 12h pubblicato) i valenciani mangiano la paella solo a pranzo. E noi dobbiamo mischiarci ai locali e non ai turisti!

Malvarrosa

Il nostro consiglio è quello di andare verso il mare, con un bus o un taxi (meno di 10 euro la spesa) e farti lasciare davanti al ristorante Casa Carmela.
Si trova in Carrer d’Isabel de Villena, 155, all’estremo nord della spiaggia La Malvarrosa.

Una paella in cottura da Casa Carmela

Una paella in cottura da Casa Carmela – Foto di Cristiano Guidetti

È aperto dal 1922 e tutto ciò che esce da quella Santa cucina è da amare. Dagli antipasti (prova la padellata di telline) fino ad arrivare alle diverse tipologie di paella e risi. A Casa Carmela abbiamo assaggiato l’originale paella a la valenciana, con le fave, il coniglio e le lumache. Ricetta che ormai è stata privata delle lumache quasi ovunque. Una particolarità del locale è che non è mai aperto la sera, quasi a non volersi piegare al mercato turistico di massa, e questo noi lo consideriamo un punto a favore.

Quando avrai finito di mangiare – e ti serviranno più di 2 ore certamente – noi ti consigliamo di percorrere tutto il lungo mare davanti alla spiaggia della Malvarrosa, è circa 1 km e ti permetterà di avviare la digestione del sostanzioso banchetto. In realtà se il tempo è bello io lascerei la bella passeggiata e andrei direttamente sulla sabbia… magari mi lascerei andare pure a una pennichella.

La passeggiata lungo la spiaggia de la Malvarrosa

La passeggiata lungo la spiaggia de la Malvarrosa – Foto di Cristiano Guidetti

La Malvarrosa è una spiaggia ampia (135 metri di media) ed è considerata tra le 10 più belle spiagge cittadine del mondo da Lonely Planet.

È comune trovare artisti che realizzano splendidi ed elaborati castelli di sabbia, un piacere per gli occhi ripensando alle nostre creazioni da bambini fatte di semplici torri a forma di secchiello!

I castelli di sabbia alla Malvarrosa

I castelli di sabbia alla Malvarrosa – Foto di Cristiano Guidetti

Al termine della spiaggia la tua passeggiata non sarà finita, lì inizia la Marina Real Juan Carlos I, progettata per accogliere l’America’s Cup del 2007. È oggi un luogo piacevole, da cui scattare fotografie e ammirare il mare e vista l’ora che si è fatta magari anche un tramonto valenciano con cui chiudere questo itinerario.

La Marina Real Juan Carlos I

La Marina Real Juan Carlos I – Foto di Cristiano Guidetti

Informazioni e link per non perdersi nulla

Per raggiungere Valencia la soluzione più economica è la compagnia low cost Ryanair.
Voli da diverse città italiane e l’aeroporto di Valencia si trova a 15 minuti dal centro con qualsiasi mezzo pubblico.

Se vuoi alloggiare a ridosso della città vecchia un’ottima soluzione è l’Hotel Sorolla Centro.

Per tutte le informazioni generali il sito da salvare è:

=> Turismo Valencia

Poi abbiamo qualche indirizzo dei luoghi citati nell’itinerario presentato oggi:

=> Passion Bike: Pier Paolo e il suo staff una pagina facebook, sono italiani e molto simpatici!

=> Bioparc (Trovi informazioni su come raggiungerlo anche con i trasporti pubblici)

=> Casa Carmela, per mangiare LA paella ma non solo

=> Marina Real Juan Carlos I

Articolo di
Cristiano e Irene