#DomenicaalMuseo, bella iniziativa del ministero dei beni culturali

#DomenicaalMuseo, bella iniziativa del ministero dei beni culturali – Screenshot sito ufficiale

Finalmente è nata “#DomenicaalMuseo” promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali, che prevede l’apertura gratuita di molti musei italiani, la prima domenica del mese.

Io sto approfittando di questo decreto che dal 2014 ci regala un’occasione in più per conoscere il nostro Paese. E chissà se funziona come in Amore… Solo quando ci siamo conosciuti ci si ama davvero. No?

Ti dirò, secondo me, è un’iniziativa positiva da non dover rinchiudere solo in un discorso economico, va più lontano. Per me è lo stesso meccanismo che nasce quando, pur piacendoci qualcosa, la compagnia di qualcuno, la visita di un parente, l’uscita con un amico, non riusciamo ad inserirla nella nostra vita “al passo”. Alla fine sono le date dettate da qualcuno altro, a far sì che questo avvenga. Ci si ritrova più facilmente solo per festeggiare i compleanni, le ricorrenze, gli anniversari. Perché alla fine serve sempre una data sul calendario, qualcosa che ci dica che quel giorno è prenotato e può essere colorato di rosso.

Ma entriamo nel concreto:

Primo.

Verifica che il museo che intendi visitare rientri nella lista dei musei statali e che abbia aderito all’iniziativa. Alcuni infatti non hanno ancora aderito, altri sono di proprietà privata, appartenenti cioè a famiglie, fondazioni, alla Chiesa ecc…
Tieni a mente però che se hai intenzione di acquistare i biglietti o prenotare on-line la visita in anticipo non avrai diritto al biglietto omaggio. Concordo per due motivi: se si vuole bypassare la fila all’entrata è giusto pagare il servizio, in più t’immagini se tutto fosse rimasto invariato quante prenotazioni sarebbero fioccate?

Questo un link che può esserti di aiuto in questo:

=> Informazioni #DomenicaalMuseo

In giro per Firenze grazie a #DomenicaalMuseo

In giro per Firenze grazie a #DomenicaalMuseo – Foto di Silvia Balcarini

Secondo.

Ti consiglio di scegliere un museo meno celebre, diciamo uno tra quelli che non visiteresti durante un giro di pochi giorni in città per mancanza di tempo. Intendiamoci, non ho detto minore, aggettivo difficile da utilizzare con sicurezza quando si parla del nostro patrimonio artistico. Questo per un solo motivo pratico, l’affluenza. Non c’è niente di peggio che girare nelle sale nella speranza di ammirare un’opera per intero senza dover scansare teste, spalle, braccia.

Terzo.

L’orario. È di sicuro quello che va dalle 12 alle 15 oppure le ultime due ore prima della chiusura. Io prediligo la prima ipotesi, scegliendo la seconda mi è capitato di uscire prima di aver terminato il mio giro. Persino la fila di attesa all’esterno sarà più corta. Quindi rimanda il pranzo o anticipalo, sarà tutta un’altra visita!

Quarto.

Ti consiglio di avere una pur minima idea di quello che andrai a vedere. Questo permette, secondo me, di stancarti meno una volta entrato. Idem all’interno. Aiutati un pochino con un opuscolo, con l’audioguida o con la rete. Niente di approfondito per carità, la tua mente non deve essere occupata dalle date, dalle vite degli autori o dalle ricerche in rete. Non sei a scuola. Entra nel tuo mondo e, senza voler filosofeggiare, apri alle tue sensazioni, vai in cerca di qualcosa che ti colpisca personalmente, approfitta dei dettagli, vista la poca distanza dal quadro, dalla statua, dall’opera d’arte.

Quinto.

Quando sei stanco riposati oppure esci. Non devi venir fuori più dotto ma più compiaciuto.

Articolo di
Silvia Balcarini