La festa di Sukkot

La festa di Sukkot – Foto di Dana Friedlander (sito GoIsreal.it)

Ogni religione e cultura ha i propri periodi dell’anno in cui si concentrano le feste più importanti e per Israele questo periodo sta arrivando. #GoIsrael #TBnet prova

Tra settembre e ottobre nel paese, che segue il calendario ebraico, questo mese viene chiamato Tishrei e cadono 3 delle feste più importanti: Rosh Hashanah, Yom Kippur e Sukkot.

Mi piace particolarmente entrare nelle culture di altri paesi attraverso le loro ricorrenze più seguite e sentite… e non mi sono fatto sfuggire l’occasione di approfondire queste 3 feste israeliane.

Rosh Hashanah

In pratica è il Capodanno ebraico, e gli auguri di “buon anno” (Shanà Tovà) fioccano. A livello religioso è considerato l’inizio di un periodo di pentimento dai peccati che culminerà poi con lo Yom Kippur. Durante il Rosh Hashanah i giorni di festività sono 2 consecutivi e tutte le aziende chiudono.

Sempre parlando di ebrei praticanti, durante questa festa si raggiunge la sinagoga e ci si dedica alla preghiera, oltre alla tradizione ancora in uso di suonare 100 (o 101) volte il corno di montone chiamato shofar.

Gli ebrei laici invece festeggiano Rosh Hashanah con una cena ricca di dolci, tra cui le mele immerse nel miele specialità tipica di questa festa.

Diciamo che la ricorrenza è quella cha dà il via a questo importante mese in Israele.

Yom Kippur

È la festa in assoluto più importante del calendario ebraico ma, pur essendo osservata come giorno di festa anche dai laici, rimane una festa esclusivamente religiosa. Lo Yom Kippur è il giorno dell’espiazione, ultima data in cui potersi pentire dei peccati e ricevere il perdono. Viene osservata con digiuno totale da parte dei praticanti, preghiere e suono dello shofar in conclusione di giornata, che come tradizione vuole, si trascorre in sinagoga.

Sukkot

È la più gioiosa delle feste del periodo di Tishrei, solitamente cade intorno alle metà di ottobre e dura ben 7 giorni, anche se i più festosi, in cui il paese di ferma, sono 2. Mi è piaciuta tantissimo la tradizione di costruire una sukka, ovvero una capanna, in cui si deve mangiare e in teoria addirittura dormire. Tanti ebrei osservanti rispettano questa tradizione e si possono notare nei cortili delle case le sukkot, ma è festeggiata un po’ da tutte le famiglie perché i bambini si divertano.

Feste che a noi sembrano così diverse in verità sono raccontano il popolo che le festeggia, ne delineano la storia e svelano le speranze per il futuro.

Un viaggio in Israele in questi due mesi potrebbe essere una buona idea per trovare un paese diverso dal resto dell’anno e immergersi nella tradizione ebraica.

Un saluto,
Cristiano