Macy's Thanksgiving Parade

Macy’s Thanksgiving Parade – Foto di Silvia Balcarini

Si chiama Giorno del ringraziamento o per i più anglofoni Thanksgiving. Per molti americani è forse la festa più importante, quella in cui è d’obbligo riunirsi con i propri familiari. Cade sempre di giovedì, il quarto del mese di Novembre, forse per formare così un week-end lungo dando maggiore possibilità di ritrovarsi ai consanguinei sparsi nei vari stati USA.

Sono i così detti padri pellegrini gli iniziatori la tradizione. Questi pionieri emigrarono nel Nuovo Mondo in cerca di terre e fortuna dall’affamata Inghilterra e Irlanda. Erano quelli che vediamo nei film e telefilm con carri al seguito, donne con cuffiette in testa , grandi speranze e voglia di lavorare. E che religiosamente sterminarono gli indiani!

La città simbolo di questo giorno è Boston e tutta l’aerea del Massachusetts ove questi arrivarono e si stabilirono all’inizio. Il lungo viaggio in primis, il freddo e il vento misero a dura prova la nuova comunità. Tanto è vero che passeggiando per Boston si possono vedere statue o targhe che raccontano o commemorano persone che sono morte di stenti. La situazione divenne così grave che si cercò di avvertire tramite lettere di non emigrare perché si viveva peggio che in patria. Ma non servì. Molti credettero che fosse un modo per scoraggiarli a partire e tenersi per sé le nuove terre.

La comunità cercò di aiutarsi l’un l’altra mettendo insieme tutto ciò che trovava o che riusciva a produrre sul nuovo territorio: frutta secca, zucca, mais e il tacchino che, a quanto pare, nessuno di loro aveva mai mangiato prima. Nacque così questa festa, in cui si ringrazia per il raccolto, per essere ancora vivi ed insieme.

Parata del Giorno del ringraziamento a New York

Parata del Giorno del ringraziamento a New York – Foto di Silvia Balcarini

E adesso come lo si festeggia? Sicuramente mangiando insieme e andando alla parata.

Gli americani adorano le parate. Quella simbolo del giorno del ringraziamento è quella di New York, sponsorizzata da Macy’s.

La parata inizia alle 09.00 e finisce verso le 10-30. Tutto il percorso viene transennato fin dal giorno prima e una volta che nell’area delimitata c’è troppa folla la polizia non fa più passare. Questo significa che non si entra più sul perimetro della parata ma la si può vedere solamente dal lontano scorgendo gli enormi palloni che volano. Quindi il mio consiglio è, dormi vicino al percorso della parata, meglio se puoi raggiungerla a piedi senza utilizzare nessun mezzo. Oppure svegliati alle prime luci del mattino. Un buon posto nelle prime 3 file puoi trovarlo fino alle 8.00. Io ho dormito al www.hotel41ny.com in Times Square e in un baleno ho guadagnato i primi posti.

Si sta stipati tutto il tempo: a mio avviso meglio non essere proprio a contatto con le transenne perché si ha più libertà di movimento, sia che ti voglia spostare, sia in caso di emergenza. Le linee telefoniche in genere sono in sovraccarico ed è difficile comunicare o sentirsi ed è facilissimo perdersi di vista. Portati dietro un segno di riconoscimento di un bel colore sgargiante, un bel cappello arancio, un decoro natalizio sulla testa, un foulard rosso da poter sbandierare sopra il capo. Insomma sii estroso e originale, sarà più semplice individuarti. Decidi subito comunque un punto esatto dove ritrovarsi con gli altri finita la sfilata.

Durante la parata molte le persone travestite

Durante la parata molte le persone travestite – Foto di Silvia Balcarini

Gli americani sono molto educati, nel senso che non spingono in maniera scellerata e chiedono ad ogni passo “Sorry”. Ci sono tanti bambini, molti sulle spalle dei genitori, chiedendo con cortesia ti fanno spazio, per quanto possono. Allo stesso modo, al termine della sfilata tutti si muovono in maniera calma e fluida senza spintoni o corse insensate.

La sfilata è a suon di musica, i palloni gonfiabili giganti hanno la forma dei cartoni che tutti conosciamo, altri che ignoriamo, i giocolieri si avvicinano scherzando, tra la gente qualcuno è mascherato, qualcun altro travestito per diletto o per lavoro (ti consegnano dei volantini) e tutti amano farsi fotografare. Ecco le Majorettes , poi i cadetti che fanno roteare a tempo i fucili giocattolo (o no!?); il carro con il tacchino e quello del centro commerciale Macy’s. Alla coda del corteo c’è lui, Santa Claus, in un enorme carro illuminato insieme alla slitta, alle renne e ai folletti. Si dia inizio al Natale, Oh oh oh!

La fine della parata, Santa Claus is coming to town

La fine della parata, Santa Claus is coming to town – Foto di Silvia Balcarini

Ti lascio un articolo, è per la parata dello scorso anno ma rimangono consigli utili tutti gli anni:

http://www.thanksgiving.com/fun/2014-macys-thanksgiving-day-parade-route/

Mappa della parata di New York

Mappa della parata di New York

Non aver prenotato un ristorante in anticipo per il pranzo o la cena è da scellerati. Non solo non saprai dove andare, ma spesso per questo giorno i ristoranti accettano solo su prenotazione. Per l’orario hai una lunga fascia, molti locali infatti continuano a servire fino al pomeriggio inoltrato. Ti suggerisco di prenotare per il pranzo così poi potrai roteare in hotel per la pennichella dato che a Manhattan tutto è chiuso e la città è semideserta.

Per la scelta del ristorante ho curiosato sui forum americani e ho scovato il http://www.sajubistronyc.com/the-holidays prenotandolo tramite Opentable. Sono rimasta estremamente soddisfatta. Centrale, nel mio caso addirittura vicinissimo. Bel locale, bel servizio, ho mangiato molto bene e ho speso meno rispetto ad altre alternative trovate online. Non sono un’appassionata della zucca ma devo dire che in crema, stufata e dolce è stata cucinata divinamente. Idem il tacchino ripieno con salsa Grevy e mirtilli, purè di patate dolci e il pane di mais.

Menù del Ringraziamento: tacchino

Menù del Ringraziamento: tacchino – Foto di Silvia Balcarini

In serata ho approfittato per fare un giro in carrozzella a Central Park. La sera sicuramente non avrai fame, cerca anche qui di partire in vantaggio e prenota già da casa, oppure il giorno precedente un biglietto per un concerto di Jazz ad Harlem oppure nel West Village. Oppure opta per uno spettacolo a Broadway oppure a pattinare.

Per i locali io ho dato un’occhiata a questi link:

http://gothamist.com/2013/09/11/the_7_best_jazz_clubs_in_nyc.php

http://www.smokejazz.com/

http://www.ny.com/clubs/jazz/

http://www.timeout.com/newyork/live-music/best-jazz-clubs-in-nyc

Non è per niente semplice districarsi ti avverto. In primis capire chi vuoi andare ad ascoltare. Non ti resta che entrare nel sito internet di un locale, segnarti qualche nome e cercare informazioni sull’artista ascoltandone un pezzo. Alcuni siti hanno già all’interno qualche canzone da poter ascoltare.

I biglietti. In realtà spesso non si paga l’entrata ma un posto al bar che in genere non è prenotabile on line e che non significa un posto a sedere ma l’opportunità di entrare, ascoltare e bere qualcosa! La prima consumazione può essere gratuita ma non è affatto detto.

Pagando di più si può acquistare un posto al tavolo, in questo caso il posto a sedere è assicurato ma non è compresa la consumazione che è obbligatoria; spesso più di una. In genere è sempre prenotabile on-line. Qualunque sessione scegli devi arrivare in tempo anche se hai prenotato il posto a sedere. Spesso la fascia oraria di arrivo è già stabilita e scritta sul sito.

Lo spirito del Giorno del Ringraziamento mi coinvolge: ringraziare qualcuno o essere grati per qualcosa mi sembra una gran bella esperienza festosa.

Articolo di
Silvia Balcarini