Uno dei vicoli di Ostuni, la città bianca

Uno dei vicoli di Ostuni, la città bianca – Foto di Cristiano Guidetti

La Puglia, essendo regione di mare, subisce il “problema” classico: 3 mesi estivi in cui è affollata un po’ ovunque grazie alle sue spiagge e quasi tutto il resto dell’anno in cui, soprattutto noi italiani, la snobbiamo.

Errore molto grave. La Puglia è una regione da godere 365 giorni l’anno.
C’è il periodo primaverile con il risveglio della natura – in realtà mai ferma in queste terre – e le giornate che si allungano.
C’è il periodo autunnale, con l’olio nuovo e la vendemmia.
C’è il periodo delle feste natalizie, con i mille eventi legati a ricorrenze religiose, che caratterizzano i borghi sul mare e anche nell’entroterra.

Io, per ora, ho provato il periodo autunnale e fidati: non potrai fare il bagno vista la temperatura dell’acqua, ma i colori e i profumi saranno un bel diversivo. Intanto ti consiglio 5 cose da fare tra Bari e i borghi vicini.

Street Food a Bari Vecchia

Una delle cose che dovrebbero essere inserite tra i beni patrimonio dell’umanità. Sì, intendo proprio lo street food del centro storico di Bari, chiamata da tutti Bari Vecchia.

Passeggiare tra questi vicoli stretti, che sono vissuti e intrisi di storia ma ancora oggi decisamente vitali. Il colore ocra delle case, i profumi del bucato steso che si mischia a quello del cibo, le signore che anche a novembre stanno sedute all’esterno delle abitazioni a chiacchierare con le amiche, le tende bianche che danno su ingressi/tinelli in cui si intravedono mani esperte che preparano orecchiette almeno 12 ore al giorno.

Prima o poi uscendo da una di queste stradine ti ritroverai davanti alla Basilica di San Nicola, amata e stracolma di simbologia, di storie. Ma te ne parlerò in futuro… ora siamo qui per mangiare!

Quali sono le specialità che devi assaggiare?

Prima di tutto la focaccia barese, con i pomodorini e le olive, unta, profumata, morbida. Il Panificio Fiore in Str. Palazzo di Città, 38 è uno dei luoghi culto.

La focaccia barese

La focaccia barese – Foto di Cristiano Guidetti

Le sgagliozze e le popizze (o pettole). Qui è più difficile dare un indirizzo, le trovi sparse, sono signore che friggono davanti a casa e tu puoi fermarti e comprare da chi preferisci. Le sgagliozze sono sottili fette di polenta fritta – sì, uno degli street food baresi più amati è proprio la polenta, strano ma vero. Le popizze sono invece frittelle di pasta e possono essere mangiate salate oppure zuccherate. Segui l’odore di fritto e non ti sbaglierai.

Le popizze calde

Le popizze calde – Foto di Cristiano Guidetti

I panzerotti, quelli originali con pomodoro e mozzarella e mille altri tipi. Anche in questo caso si tratta di pasta fritta e ripiena. Un cibo meraviglioso e pericoloso allo stesso tempo, la temperatura all’interno del panzerotto raggiunge livelli da ustione e in più il ripieno può uscire e sporcarti. Insomma… c’è tutta una scuola dietro al saper mangiare al meglio un panzerotto.
Un indirizzo da segnare: Cibò in Piazza Mercantile, 29 sempre pieno e con decine di tipologie di panzerotti.

I panzerotti di Cibò a Bari

I panzerotti di Cibò a Bari – Foto di Cristiano Guidetti

Un altro consiglio: vuoi provare qualcosa di diverso e originale? Un giro di Bari Vecchia sui risciò di Velo Service. Sono ragazzi simpatici, disponibili e preparati. E soprattutto sarà un modo divertente per scoprire il centro storico, senza perdere nessuno degli angoli più caratteristici.

=> Velo Service

I risciò dei ragazzi di Velo Service

I risciò dei ragazzi di Velo Service – Foto di Cristiano Guidetti

Ostuni

Abbarbicata su tre colli della Murgia, a 218 metri di altezza è chiamata anche Città Bianca per via del colore delle abitazioni del centro storico. Il colore è dovuto alla calce che veniva (e viene) posta sulle facciate. È un colpo d’occhio assurdo, arrivare dalla costa e iniziare a salire tra ulivi e muretti a secco, per poi trovarsi davanti questo borgo bianco.

Un vicolo di Ostuni o siamo in Grecia?

Un vicolo di Ostuni o siamo in Grecia? – Foto di Cristiano Guidetti

Andando fuori stagione troverai una cittadina tranquilla, se hai la fortuna di passeggiarci al mattino, almeno fino alle 11 sarà quasi deserta e tu avrai la possibilità di goderla davvero. Ogni tanto si apriranno scorci sulla costa – a 8 chilometri circa – ti sembrerà di essere su una terrazza naturale. I colori degli alberi e dei fiori di alcune abitazioni, a contrasto con il bianco dei muri fanno il resto.

La passeggiata di una sabato mattina in una Ostuni quasi deserta mi ha riconcigliato con il mondo e rilassato. Lo consiglio come terapia.

Polignano a Mare

Che il borgo di Polignano a Mare sia un gioiello non sono io a doverlo dire, ti basta guardare le fotografie in rete. Qui la particolarità non sono le spiagge, Polignano è arroccato sul mare. Durante tutto l’anno il centro viene chiuso alle auto durante i weekend e passeggiare diventa bello e piacevole. Una particolarità del centro storico è quello di poter passeggiare tra le tante scritte, aforismi, passi di poesie o di grandi romanzi, impresse sui muri, sulle scale, un po’ ovunque. Una bella idea che aiuta la cultura a tramandarsi e rende originale un borgo già molto bello di suo.

Una delle viste notturne su Polignano a Mare

Una delle viste notturne su Polignano a Mare – Foto di Cristiano Guidetti

Non perderti le terrazze che si aprono e ti permettono di ammirare il mare impetuoso che si infila nella grotte marine di questa zona. Il momento migliore per godere lo spettacolo naturale che Polignano a Mare offre è proprio il tramonto, quando i colori rendono tutto più morbido e dolce.

Alberobello

Lo conosciamo tutti: è il paese dei trulli. Costruzioni uniche e ormai famose in tutto il mondo. Proprio per questo motivo Alberobello è preso d’assalto dai turisti nei periodi più gettonati. E proprio per questo motivo una visita fuori stagione permette di ammirarlo in modo completo e senza calca.
Ad Alberobello i quartieri dove sono posizionati i trulli sono due: Quartiere Monti e Aia Piccola.

I trulli del quartiere Monti ad Alberobello

I trulli del quartiere Monti ad Alberobello – Foto di Cristiano Guidetti

Monti è quello più ampio e visitato. È patrimonio UNESCO e qui troverai negozi, gastronomie, ristoranti. Troverai i trulli più importanti e conosciuti, tra cui la chiesa trullo, o meglio la chiesa a forma di trullo dedicata a San’Antonio.

I trulli ad Alberobello

I trulli ad Alberobello – Foto di Cristiano Guidetti

Un’idea per mangiare qualcosa in questa zona è fare una degustazione all’Enoteca Tholos, in pieno rione Monti. Io mi sono trovato benissimo, sono simpatici e disponibili nel raccontare le loro eccellenze di prodotti, come l’olio, il vino, i formaggi.

=> http://www.trullodelgusto.it/index.php/it/

Aia Piccola, a mio modo di vedere, è il quartiere da non perdere assolutamente. Qui è tutto meno curato e tirato a lucido, alcuni dei trulli sono anche diroccati o pericolanti.
Ma come tutte le cose meno curate si percepisce anche l’autenticità profonda. È una possibilità anche per fuggire dalle masse di turisti se capiti da queste parti nei mesi estivi. In più, da Aia Piccola avrai la visione di Monti dall’alto e per gli amanti delle fotografie è uno dei punti migliori in assoluto da cui scattare.

I trulli ad Aia Piccola, Alberobello

I trulli ad Aia Piccola, Alberobello – Foto di Cristiano Guidetti

Cooking Lesson (ovvero: imparare a cucinare le specialità pugliesi)

Dopo tanto mangiare e degustare perché non sporcarsi le mani e portare a casa un po’ di sapere in più sulla cucina pugliese? Ormai le realtà che organizzano corsi di cucina di qualche ora sono tante. Io ho avuto la fortuna di imbattermi nell’associazione Dire Fare Gustare, che propone, all’interno della bellissima Masseria San Pietro vicino a Conversano, appuntamenti di diverso tipo, a seconda della stagione e della richiesta.

=> Dire Fare Gustare

Le specialità pugliesi preparate in Masseria San Pietro

Le specialità pugliesi preparate in Masseria San Pietro – Foto di Cristiano Guidetti

Io ho partecipato al corso di cucina pugliese con cena degustazione annessa – in pratica si mangia ciò che si cucina – e la durata è di circa 3 ore o qualcosa di più, anche perché poi ci si ferma a chiacchierare su ciò che si è fatto (o non fatto 😀 )

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Quelle che hai letto sono soltanto 5 idee su cosa fare in Puglia, se ti trovi nella zona di Bari e dintorni anche fuori stagione, ma come puoi immaginare le possibilità che offre questa regione sono tantissime.

Una soluzione per avere tutto in un solo portale, in modo da organizzare al meglio: hotel, esperienze, escursioni, trasferimenti è la realtà di Italica Incoming.

=> Italica Incoming

Un saluto,
Cristiano