Una delle spiagge dell’Isola della Réunion

Una delle spiagge dell’Isola della Réunion – Foto di Simon B. presa da Flickr

Sognare per rendere reale.

Continua la serie di articoli inaugurati con la Nuova Caledonia, possiamo definirli la condivisione con i miei lettori di quelli che sono i miei desideri più forti. E per un blogger di viaggio quali possono essere questi sogni se non mete da raggiungere?

Di nuovo in mezzo a un oceano, questa volta quello Indiano, e di nuovo un’isola non troppo grande ma così ricca di possibilità che al solo volerle elencare tutte già mi prudono le dita mentre batto sulla tastiera, come se volessi andare veloce per non dimenticare nulla.

Manca il nome… io sogno Réunion. O meglio per essere precisi, l’isola della Réunion

Qualche informazione pratica per orientarci e soprattutto raggiungerla

Siamo sotto la linea dell’equatore per cui troviamo le stagioni giusto l’opposto delle nostre, ad esempio l’estate va da novembre ad aprile. Ma io qui andrei tutto l’anno se volete la verità.

La troviamo tra il grande Madagascar e Mauritius e fa parte dell’Oltremare francese (ergo: lingua ufficiale il francese appunto). Proprio a Mauritius è molto vicina e allo stesso tempo molto diversa, anche se appartiene allo stesso gruppo di isole, le Mascarene.

Per il viaggio all’Isola della Réunion serve un passaporto con almeno 6 mesi di validità dalla data di rientro, ma se non si fa scalo in paesi fuori dall’Unione Europea si può viaggiare con la sola carta d’identità valida per l’espatrio. E questo è un gran vantaggio, in pratica non serve il visto.

Dicevamo della sua diversità dalle isole vicine, l’Isola della Réunion è vulcanica e possiede più di 200 microclimi. Anche la tipologia di turismo e di viaggiatori che arrivano qui è differente; insomma… non solo coppie in luna di miele per intenderci. E c’è la possibilità di organizzarsi un percorso completamente autonomo, magari noleggiando un’auto appena arrivati.

Le rocce vulcaniche dell’Isola della Réunion

Le rocce vulcaniche dell’Isola della Réunion – Foto libera da diritti

Questa differenza è dovuta soprattutto alle parecchie attività outdoor che l’Isola della Réunion offre, te ne voglio parlare tra poco ma un primo accenno dovevo farlo.

Ora seguimi e sogna con me:

I monti (vulcani) a Réunion

Il vulcano Piton de la Fournaise all’Isola della Réunion

Il vulcano Piton de la Fournaise all’Isola della Réunion – Foto di Serge Gelabert

Ti dico solo che il Monte Piton de Neiges raggiunge i 3.707 m.s.l.m., si tratta di un vulcano spento dalle cui erosioni sono nate altre meraviglie dell’isola (anche per questo devi avere pazienza per qualche riga).

Finita qui? Noooo, ancora ancora più scenografico il più basso Piton de la Fournaise, sui 2.600 m.s.l.m., ma vulcano attivo e vera e propria attrazione con le sue colate laviche visibili in tutta sicurezza.

Cioè, in un’isola dalle dimensioni poi nemmeno troppo grandi, piazzata in mezzo all’Oceano Indiano trovi ben due vulcani appuntiti che raggiungono altezze importanti e uno dei due è pure attivo e raggiungibile e puoi godertelo in tutta sicurezza. Questa è una fortuna sfacciata.

La natura impressionante all’Isola della Réunion

La natura impressionante all’Isola della Réunion – Foto libera da diritti

 

I “Circhi”

I “Circhi” (le Cirques), sono quelle erosioni di cui ti parlavo prima. Formano grandi caldere spente che diventano meraviglie naturali. Le più importanti e scenografiche, Cilaos, Salazie e Mafate, veri e propri canyon inseriti tra il Patrimonio mondiale dell’Umanità e situati ai piedi del vulcano spento Piton de Neiges.

In pratica ti ritrovi davanti a enormi aperture ricche di gole e rialzi.

I circhi, uno degli spettacoli dell’Isola della Réunion

I circhi, uno degli spettacoli dell’Isola della Réunion – Foto libera da diritti

Il mercato di Saint-Paul

La mia è una malattia vera e propria, amo i mercati. Gli odori e i colori di un mercato locale sono sempre parte fondamentale di un mio viaggio. E spulciando informazioni e consigli nei siti in lingua francese e inglese ho trovato ricorrente il mercato di Saint-Paul. I giorni che ho segnato sono il venerdì tutto il giorno e il sabato, ma solo il mattino. Sul lungomare della cittadina troverai banchi di frutta e verdura dai colori accesi, coltivatori e artigiani locali si susseguono e – come posso solo immaginare – risvegliano appetiti incredibili.

Perché la parte migliore della visita a un mercato è proprio l’assaggio dei prodotti tipici! All’Isola della Réunion il mix delle culture ti proporrà piatti dal sapore francese vicini ai samosa indiani ad esempio. Una goduria per il palato.

Il Rum

Sono un amante del rum, ancora di più di quello agricolo, prodotto direttamente dalla canna da zucchero e non dalle vinacce della stessa. Proprio come si fa all’Isola della Réunion, luoghi in cui già in passato si sacrificava la produzione dello zucchero per ottenere un rum più puro e diretto.

A Saint-Pierre è visitabile La Saga du Rhum, una distilleria/museo in cui tutti i sensi sono coinvolti, dall’ascolto della storia, ai sentori aromatici, per arrivare ai rumori della produzione – è ancoro tutto attivo – e chiudere con la visione e la degustazione del prodotto finale. Un’esperienza vera e propria.

Sport e attività all’aria aperta

Uno degli scorci meravigliosi all’Isola della Réunion

Uno degli scorci meravigliosi all’Isola della Réunion – Foto di Serge Gelabert

Eccoci finalmente, lo avevo anticipato a inizio articolo: l’Isola della Réunion è un’isola naturalistica e sportiva. Per il solo trekking sono presenti più di 900 km di sentieri mappati (impazzisco solo a pensarci), tutta la costa ovest è perfetta per lo snorkeling con decine di lagune e baiette con spiagge di sabbia nera annessa. Boucan Canot e Saint-Leu sono perfette per i surfisti più o meno esperti. Percorrendo i sentieri e le gole intorno ai “circhi” nominati prima le possibilità di fare canyoning sono parecchie e se sei amante di uno sport che unisce terra e acqua qui stai in paradiso. E sempre per via della conformazione di questi luoghi le arrampicate e le pareti attrezzate sono diffuse. Chiudo citando pure il parapendio, deltaplano e paracadute… personalmente non li proverò, ma non si sa mai che tu invece sia un appassionato.

La laguna all’Isola della Réunion

La laguna all’Isola della Réunion – Foto libera da diritti

Osservazione delle balene

Per essere fighi lo possiamo chiamare whale whatching e qui tra giugno a settembre raggiunge i massimi livelli, si può assistere anche alla nascita delle balenottere. I grandi del mare passano dall’Isola della Réunion e iniziano con le loro danze nuziali producendo uno spettacolo assurdo. La maggior parte delle escursioni partono da Saint-Gilles-les-Bains, centro a nord ovest dell’isola.

Dove dormire

Trovare un alloggio sull’isola non è difficile, sono parecchie le soluzioni, si va dai grandi hotel con spa e coccole varie, fino alle piccole case coloniali e ai B&B caratteristici. In pratica tutte le tipologie di portafogli qui si trovano bene. Inoltre la moneta è l’euro, e ci permette di fare subito confronti sui costi senza errori dovuti al cambio.

Un saluto,
Cristiano