Uno scorcio del centro storico di Reggio Emilia

Uno scorcio del centro storico di Reggio Emilia

Esiste cosa più bella che innamorarsi di nuovo della propria città?

A Reggio Emilia ho vissuto, ho lavorato per più di 15 anni e ammetto in modo candido di essermene innamorato davvero soltanto negli ultimi 3 anni.

Perché prima non l’avevo mai davvero ammirata, goduta, scoperta.

Ecco il perché di questo itinerario perfetto per scoprire Reggio Emilia, un assaggio che si trasforma in un pasto completo e variegato.

Non perdiamo tempo però, ci siamo svegliati e siamo pronti per uscire.

Mattina

Il giro che voglio farti fare inizia dall’Arco di Porta Santa Croce, l’uscita della città verso la bassa reggiana, verso il nord. La porta risale al XII secolo, anche se poi è stato cambiata e ristrutturata nei secoli successivi, fino alla metà del 1800.

Era una gabella e si può notare dalle due porte nell’arco, una di uscita e una di entrata, in modo da poter controllare meglio gli arrivi e le partenze.

L’Arco di Porta Santa Croce

L’Arco di Porta Santa Croce – Foto di Cristiano Guidetti

Se non hai ancora fatto colazione, un locale interessante e consigliato è La Ghirba Biosteria della Gabella, inserita proprio nella struttura a fianco della Porta di Santa Croce.

Una leggenda, o meglio un racconto passato di bocca in bocca negli anni, narra che per la porta di Santa Croce passò Garibaldi (questo è il fatto storico e documentato) e “battezzò” alcuni bambini presenti (questo il racconto non documentato), che diventarono poi quasi intoccabili e considerati speciali dagli abitanti della zona.

Ecco… parliamo degli abitanti di Via Roma, la strada che parte dalla porta e arriva alla via Emilia. Il popolo giusto, il famoso “Popol Giost” di Reggio Emilia. La povera gente insomma, che però aveva valori altissimi e che ha reso questo quartiere quello che è oggi.

Una cosa da non scordare è che via Roma era anche il Cardo romano della città di Reggio Emilia, strada che incrociava il Decumano, ovvero la più importante via Emilia.

Oggi via Roma ha cambiato pelle, da strada ricca di taverne in cui si ritrovava la povera gente anche per tramare contro il potere, oggi è il quartiere multiculturale della città, il quartiere vivo per eccellenza.

Qualche mese fa una ragazza del sud Italia che ha viaggiato e vissuto a Berlino mi ha detto:

“Quando sono arrivata qui ho ritrovato in parte lo spirito di innovazione artistica e culturale presente a Berlino, un bel mix di persone”.

Percorrila tutta verso la via Emilia, goditi il vociare dei negozi, proprio la mattina raggiunge l’apice questa “vita” di quartiere. Quando sarai arrivato circa a metà di Via Roma la vedrai cambiare e diventare più aristocratica… in fondo ci stiamo avvicinando al centro fisico di Reggio Emilia.

Giunti alla via Emilia, in questo tratto potrai passeggiare sotto i portici, perché anche Reggio il centro storico ha i suoi portici, sullo stile di quelli bolognesi, anche se molto meno estesi. Qui siamo nella zona dei negozi, qui si viene storicamente per fare “la vasca”, ovvero la passeggiata quasi distratta e rilassata lungo la via.

Un consiglio: Nella parte ovest della via Emilia, appena passata Piazza del Monte, considerato oggi il centro della città troverai la Libreria dell’Arco e, se anche non sei interessato all’acquisto di libri, entra a dare un’occhiata a questo palazzo storico. Si sviluppa su più piani e lo sguardo tende ad allontanarsi dagli scaffali e dai tavoli con i libri in vendita per ammirare le stanze labirintiche, quasi fosse una biblioteca più che una libreria.

Prima di pranzo c’è sicuramente ancora tempo da dedicare alle piazze più importanti della città, magari a qualche museo qui nei dintorni e la piccola guida “cosa vedere in una giornata a Reggio Emilia” ci può aiutare a fare un bel programma di visite.

A pranzo rimani in centro storico, se non vuoi nulla di impegnativo il mio consiglio è quello di fiondarti dentro uno dei tanti forni e assaggiare focacce, l’erbazzone (la torta salata più famosa del reggiano), magari salumi e formaggi, ormai sono tante le realtà che permettono di fare pranzi veloci all’interno del negozio.

Un indirizzo storico, molto amato è il Panificio Melli, in Piazza San Prospero 5/H, sotto i portici. Istituzione nella produzione di prodotti da forno, ora come dicevo permette di mangiare nel negozio e propone anche piatti tipici.

Se invece preferisci rilassarti in un ristorante rustico che fa cucina tradizionale segnati l’Osteria Vineria Guerrina, in via Migliorati 2, laterale della Via Emilia, non distante dalle Libreria dell’Arco.

Pomeriggio

Dopo pranzo, nel primo pomeriggio ti voglio portare al limite esterno della città, un’oretta e non di più per mostrarti la Stazione nuova di Reggio Emilia. Sì, hai letto bene, ti voglio mostrare una stazione ferroviaria, ovvero la Mediopadana, stazione importante per l’alta velocità e… opera d’arte contemporanea.

La stazione Mediopadana a Reggio Emilia, opera di Calatrava

La stazione Mediopadana a Reggio Emilia, opera di Calatrava – Foto di Cristiano Guidetti

È stata disegnata e progettata dal famoso architetto Santiago Calatrava, vera e propria “archistar” mondiale. Sicuramente avrai visto almeno alla televisione o in fotografia una delle sue opere, come la Città delle Arti e delle Scienze a Valencia (la sua città d’origine), il trampolino olimpico di Barcellona o il Turning Torso, grattacielo futuristico di Malmö in Svezia.

A Reggio Emilia, insieme alle “Vele”, i ponti che puoi ammirare nella zona vicino all’ingresso dell’autostrada, la stazione Mediopadana, con il suo bianco accecante rappresenta come dicevo, l’espressione di un’arte contemporanea che sicuramente colpisce.

Puoi raggiungerla dal centro storico con i bus della linea 5 e della linea 9. Il mio consiglio è quello di fare un giro in stazione, muoverti verso il parcheggio – è la location dove puoi scattare le foto migliori alla stazione – e rientrare poi in centro città sempre con i bus.

La seconda parte del pomeriggio ti porto verso Corso Garibaldi, un bel viale alberato, strada tra le più amate dai reggiani.

Se ti dicessi che qui scorreva un fiume? Sembra impossibile, ma Reggio Emilia, come la maggior parte delle città emiliane aveva una moltitudine di canali e vicino al suo centro scorreva il Crostolo, corso d’acqua poi spostato artificialmente qualche secolo fa e oramai ridotto a torrente che scorre fuori dal centro storico.

Corso Garibaldi è oggi una via di negozi, ristoranti e bar, ma anche di tesori artistici e religiosi come Palazzo Magnani, sede di importanti mostre durante tutto l’arco dell’anno, la Basilica della Beata Vergine della Ghiara, sorta nei primi anni del ‘600 a seguito di miracoli avvenuti in quel particolare luogo, e la Chiesa del Cristo, una delle “piccole” chiese a mio avviso più suggestive di Reggio Emilia.

Basilica della Beata Vergine della Ghiara a Reggio Emilia

Basilica della Beata Vergine della Ghiara a Reggio Emilia

Serata

Ti ho consigliato di trascorrere la seconda parte del pomeriggio in questa zona per un buon motivo… sei a 2 passi dal centro “degli aperitivi reggiani”.

Proprio a fianco della Chiesa dal Cristo, puoi imboccare una piccola strada, via del Cristo appunto, che ti porterà in meno di 100 metri a Piazza Fontanesi, oggi il luogo della movida reggiana.

Piazza Fontanesi a Reggio Emilia

Piazza Fontanesi a Reggio Emilia

Una piazza quadrata su cui sorgeva un monastero poi abbattuto, divenne negli anni zona di mercati e oggi la piazza più alla moda, quasi una piazza dal gusto francese, con i suoi tanti alberi, panchine e tutto intorno negozi di antiquari e soprattutto locali e ristoranti in cui trascorrere la serata.

Consiglio: bellissima e da non perdere per la serata è anche Piazza XXIV maggio (una volta piazza della Legna), adiacente a Piazza Fontanesi, più piccola e raccolta ma “esplosa” negli ultimi 4/5 anni, con l’apertura di diversi locali.

Da provare, per un aperitivo: in piazza Fontanesi la Salumeria San Prospero e in Piazza XXIV maggio la Vineria della Legna o se preferisci una birra il Republic.

Per mangiare qualcosa sono 3 i locali che amo: il Canale Maestro in via del Guazzatoio (proprio qui scorreva appunto il Canale più importante di Reggio Emilia), Bottega 39 in Piazza XXIV maggio, con tapas nostrane e molto più tradizionale ma con una qualità altissima Trattoria La Morina, in Corso Garibaldi 24, qui puoi mangiare anche ottime bistecche.

Se poi vuoi tornare verso la via Emilia, due location perfette per la serata rimangono ormai da decenni, la splendida Piazza San Prospero e Sotto Broletto, il passaggio coperto che la collega a Piazza Prampolini, centro amministrativo della città.

Spero di averti regalato una fotografia della città di Reggio Emilia, un itinerario che tutti possono replicare e che ti permetterà di innamorartene… ne sono certo.

Un saluto,
Cristiano